Capitolo 41

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Ci stringiamo in un abbraccio e poi lei si gira dando inizio ad una nuova vita.

Delilah's pov

Faccio il primo passo verso l'interno dell'edificio, le mie gambe tremano e le lacrime minacciano di uscire.
Quando sto per fare un altro passo Philip mi afferra per il polso e mi fa voltare.
"Piacere io sono Philip il tuo nuovo tutore" dice porgendomi la mano.
In quell'attimo capisco, capisco tutto. Sorrido e gli stringo la mano
"Io sono Delilah" dico
"Voglio riniziare da capo Delilah, se tu me lo permetterai"
Le lacrime escono dai miei occhi e mi solcano il viso. Annuisco con vigore
"Certo, certo che te lo permetterò"
"Ora non piangere per favore. Devo farti vedere la tua nuova casa, andiamo".
Philip prende la mia valigia e ci dirigiamo alla macchina, mi apre lo sportello e mi sorride
"Prego"
"Grazie" dico mentre salgo a bordo.
Il mio nuovo tutore fighissimo e sexy posa la valigia nel portabagagli e poi sale in auto partendo.

Arrivati a casa mi fa vedere di nuovo tutto l'appartamento o dovrei dire la villa. Noto con un po' di tristezza che in cucina non è più presente il seggiolone, anche le altalene in giardino se ne sono andate e quella che era la mia cameretta da little ora è chiusa a chiave. A dire la verità Philip neanche me l'ha mostrata quella stanza, sono stata io che morendo dalla curiosità ho provato ad aprire la porta.
In compenso però ho sempre quella che era la mia cameretta 'normale' ed è qui che dovrò stare per il prossimo periodo.
Philip era serio quando diceva che sarebbe iniziato tutto da capo, non mi ha neanche sfiorato a parte il grande abbraccio che ci siamo dati non appena arrivati a casa.

Ora sono nella mia camera a sistemare la valigia e ad ammirare tutta la miriade di vestiti che possiedo grazie a lui.
Mentre mi perdo nei meandri dell'armadio sento bussare alla porta.
Mi giro e vedo il mio bellissimo Philip sullo stipite
"Stasera avevo pensato di andare fuori ti va?" Mi chiede
Sorrido e annuisco
"Si con molto piacere"
"Bene allora preparati che tra poco usciamo"
Detto questo se ne va e io inizio a prepararmi.

******

Philip mi ha portata al cinema dove mi ha riempito di popcorn e poi a cena in pizzeria. È stato dolcissimo e molto premuroso, come sempre d'altronde.
Tornati a casa ho dovuto affrontare la triste realtà e cioè che non potrò dormire con la persona che amo.

Philip's pov

La settimana appena trascorsa è stata fantastica, certo all'inizio c'è stato un brutto tracollo ma poi si è risolto tutto per il meglio.
Ho portato la mia piccola al cinema, a cena fuori, a passeggiare per il parco, a vedere le stelle e al mare anche se fa ancora freddo.
Sono stato sempre con lei dalla mattina quando si alzava per andare a scuola fino alla sera quando era ora di andare a dormire. Ogni giorno l'ho portata fuori da qualche parte regalandole fiori e riempiendola d'amore. La parte più difficile è stata sicuramente mantenere un rapporto platonico infatti dopo il terzo giorno che non la baciavo, non la stringevo tra le braccia e non toccavo la sua pelle ho ceduto.
Quella sera eravamo al parco giochi eravamo appena scesi da una giostra e le avevo comprato lo zucchero filato. Lei sorrideva era così felice. Staccai un pezzo di zucchero filato e glielo avvicinai alla bocca che lei prontamente aveva aperto da brava come le avevo insegnato e molte volte ordinato ma quella sera le regole e gli ordini non esistevano.
Misi nella sua bocca lo zucchero filato e lei sorrise ancora masticandolo.
Le porsi il bastoncino e quando lei lo prese facendo toccare le nostre dita ci fu un fremito da parte di entrambi.
Avevamo emanato un energia che era impossibile non sentire.
Prese il bastoncino e fece un passo avanti. Ci guardammo negli occhi e in quel momento ci rendemmo conto che non potevamo più negarlo e fare finta di niente. Uno difronte all'altro sentivamo i nostri respiri che si facevano più pesanti, mi avvicinai e Delilah fece lo stesso venendomi incontro. Ci baciamo per alcuni secondi fu un bacio dolce, leggero e sensuale che al suo interno celava amore.
Quella sera tornati ha casa ho provato a starle lontano ma non ci sono riuscito. Lei era nella sua camera e stava per mettersi a letto, ho bussato e le ho detto di venire di là con me lei felicemente ha accettato e mi ha seguito in silenzio fino in camera. L'unica cosa che ha detto è stata sussurrare un 'buonanotte'.
All'inizio pensavo che sarebbe finita lì, a quel piccolo bacio e poi sarebbe successo più avanti ma la mattina dopo per cambiare idea mi bastò guardarla abbracciata a me con indosso un pigiamino di seta mentre si stiracchiava e si svegliava.
Ci guardammo negli occhi per un po' finché lei non sussurro un flebile 'probabilmente non dovrei farlo' e posò dolcemente le sue labbra sulle mie.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora