Capitolo 6

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Dopo che il ragazzo ha parcheggiato ci avviamo verso casa sua ed entriamo. Davanti a me c'è un piccolo ingresso e poi un salotto
"Prima non mi sono presentato, piacere Alan"
dice porgendomi la mano
"Delilah"
rispondo ricambiando il gesto
"Immagino che sarai stanca, seguimi" dice
lo seguo fino ad una stanzetta con: un letto singolo, un armadio, una scrivania e un bagno.
"Questa è la camera degli ospiti puoi dormire qui stasera"
io annuisco e ringrazio per l'ospitalità.

Il sole entra dalle serrande che mi sono dimenticata di chiudere la sera prima, mi alzo e vado in bagno per lavarmi e vestirmi. Mentre esco dal bagno trovo Alan nella stanza
"Buongiorno"
dico sorridendo
"Buongiorno Delilah, la colazione è pronta"
mi informa
"Oh ehm grazie non ce n'era bisogno, arrivo tra cinque minuti"
dico,
lui esce mentre io sistemo i miei vestiti e rifaccio il letto.
Quando scendo in cucina trovo un cornetto al cioccolato ed un cappuccino, mi siedo su uno sgabello e addento il mio cornetto
"Allora è buono?"
Chiede Alan sorridendo
"Si molto"
rispondo con la bocca piena
"Come ci sei finita in mezzo ad una strada in piena notte?"
Mi domanda
"Ecco bhe sono finita in una situazione che non mi piaceva molto e quindi ho deciso di andarmene"
confesso
"Mi dispiace che ti sei trovata male se vuoi puoi restare anche per stanotte non è un problema"
dice
"Grazie mille davvero".
Mentre finisco la mia colazione Alan mi informa che sarà fuori tutto il giorno per lavoro.

Quando arriva l'ora di pranzo decido di scendere qui sotto e andare a comprare un beagle con philadelphia e prosciutto, finito di mangiare mi siedo sul divano e guardo un po' di tv finché non arriva l'ora di cena e Alan non è ancora arrivato, mi alzo dal divano e vado in cucina ma quando arrivo decreto che non ho fame e così salgo in camera e mi metto a letto.

Philip's pov

Ormai è sera e Delilah manca da tutto il giorno, non ho la più pallida idea di dove si sia cacciata ne il motivo per il quale se ne sia andata ho fatto di tutto per trovarla ma niente ho chiamato tutti i miei contatti e sono anche andato dalla polizia ma è stato tutto inutile.
Mi chiedo perché se ne sia andata così senza un motivo, mi sembrava che si stesse adattando bene ma evidentemente mi sbagliavo.
Mentre sto andando a dormire mi viene in mente che manca solo una persona da chiamare.

Alan's pov

Sono appena rientrato distrutto da un'altra giornata di lavoro, mi tolgo la giacca la butto sul divano e allargo la cravatta, stasera ho fatto tardi più del solito. Normalmente torno a casa verso le otto ma oggi sono tornato alle dieci. Mentre apro il frigo per prendere qualcosa da mangiare il telefono squilla e sul display c'è il nome del mio amico Philip
"Ehy amico da quanto tempo ma che fine hai fatto?"
Dico
"Alan c'è un problema ecco vedi circa due settimane fa ho preso in adozione una ragazza ma è scappata. Ieri sera è andata a dormire e stamattina quando mi sono svegliato non l'ho trovata"
mi informa
"Per caso si chiama Delilah?"
Chiedo al mio amico
"Si oddio non dirmi che l'hai trovata"
dice felice
"Si è qui da me, l'ho trovata ieri notte che vagava da sola. Ora dorme puoi passare a riprenderla domani"
lo informo
"Dio grazie al cielo ci vediamo domani" ricambio il saluto e attacco.
Che stanchezza non ci credo che Philip abbia adottato una ragazza e che questa sia scappata che giornata.

Delilah's pov

Quando mi sveglio la mattina dopo mi rendo conto che non posso restare qui un'altra notte, Alan è stato fin troppo gentile con me.
Mi vado a preparare e poi scendo in cucina
"Giorno Alan"
saluto
"Buongiorno"
ricambia
"Ieri sera mi ha chiamato un mio amico, Philip lo conosci vero?"
domanda
"Allora saprai tutto immagino, tranquillo me ne andrò oggi"
dico
"Si mi ha detto tutto e a proposito ti passa a prendere dopo pranzo"
mi informa
Io annuisco e mangio la mia tazza di cereali.
Sono molto agitata so che quando tornerò a casa dovrò fare i conti con Philip e la cosa non sarà per niente semplice probabilmente mi punirà ma non mi interessa se non altro ci ho provato.

A pranzo non mangio ho lo stomaco chiuso, passo tutto il tempo sul letto di quella che è stata la 'mia' camera per due giorni fin quando non suonano il campanello. Scendo con tutta la mia roba, ovvero uno zaino, e mi preparo a quello che sta per succedere. Alan apre la porta e Philip entra
"Lei dov'è?"
Chiede serio
"Eccomi sono qui"
rispondo andandogli in contro
"Bene noi andiamo"
dice Philip all'amico che annuisce
"Ancora grazie per avermi ospitato Alan" ringrazio
Ma non faccio in tempo a salutarlo che Philip mi prende per un polso e mi trascina alla macchina
"Sali e comportati bene, non sei nella condizione di farmi arrabbiare ancora" tuona.
Io impaurita annuisco e in silenzio salgo in auto.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora