Capitolo 33

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Quando apro gli occhi Philip non è a letto con me, dopo quello che è successo ieri sera mi sento in colpa e sento l'obbligo di scusarmi.

Philip's pov

Alla fine da quando mi sono svegliato non ho più chiuso occhio.
Sono sul tavolo della nostra suite a fare colazione quando vedo davanti a me Delilah...ha lo sguardo basso e gli occhi lucidi e appena me ne rendo conto mi assale una sensazione di fastidio.
"Cosa c'è ora Delilah!? Perché piangi ancora!?" Sbotto esasperato
Lei sobbalza appena sente il mio tono ma non dice nulla alza solo lo sguardo e una lacrima le scende lungo la guancia, scuote la testa e torna indietro chiudendosi in bagno.
Sbuffo. Mi dispiace averla fatta  piangere ma non può piangere per ogni cosa, deve crescere.

Delilah's pov

Chiudo la porta e mi ci appoggio con la schiena lasciandomi andare sul pavimento. Mi ha strillata perché piangevo. Mi ha urlato contro perché mi è scesa una lacrima. Non mi ha chiesto neanche cosa avevo ha solo sbottato. Perché?. Perché fa così?. Perché questo cambio repentino?. È questo il vero Philip Stuart?.
Nella mia testa ronzano domande senza una risposta.
Quando il pavimento inizia ad essere troppo freddo e le mie natiche indolenzite mi alzo e vado ad aprire l'acqua della vasca.
Mi farò un bel bagno e mi darò una sistemata. Mi truccherò, farò i capelli e uscita  a qui indosserò uno dei tanti bei vestiti che Philip ha preso quando...mi ha stravolto la valigia.

Esco dal bagno con l'accappatoio addosso e i capelli bagnati che mi ricadono sulle spalle.
"Oggi andiamo a fare un giro per il centro della città, dobbiamo camminare, metti le scarpe da ginnastica" dice osservandomi
"Ah perché tra i tanti tacchi alti che non sapevo neanche di avere ci sono anche un paio di scarpe da ginnastica?" Chiedo stizzita
"Si, sono tutte bianche" risponde lui.
Scuoto la testa e scelgo i vestiti: una gonna di jeans beige, una maglietta bianca e una giacca a quadri sempre beige. Mi alzo in piedi e torno verso il bagno ma Philip mi blocca
"Vieni qui un attimo" dice sbattendo la mano sulla sua gamba, sgrano gli occhi e lui mi sorride.
Cosa vorrà fare? Vorrà punirmi? No non può punirmi, e con quale pretesto poi? Bhe ce ne sarebbero ma...no non può punirmi. Anche se...da quando deve avere un motivo per farlo? Può punirmi quando vuole, perché vuole e quanto vuole.
Prendo un respiro profondo e mi siedo sul letto accanto a lui
"Non vieni in braccio a me?" Chiede beffardo
"N-no p-preferisco mantenere le distanze"
"Ascolta...mi dispiace ok!? Non volevo farti piangere, ho reagito di istinto senza pensare"
Qualcuno può spiegarmi che razza di scuse nono queste? Anzi qualcuno può spiegarmi che cosa gli succede perché io non lo capisco. Nonostante le mie controversie decido di lasciar perdere e annuisco.
"Tranquillo è tutto ok"
"Sei sicura?"
Annuisco un altra volta e mi alzo
"Ora vado a prepararmi così possiamo uscire"
"Dai aspetta..." dice tirandomi ancora sul letto. Preme le sue labbra sulle mie con forza, mi mette una mano sul fianco e schiude le labbra.
No non posso starci. Prima le finte scuse e ora vuole fare il dolce, mi dispiace ma no.
Mi stacco dolcemente e gli sorrido
"Devo andarmi a preparare e ad asciugarmi i capelli altrimenti prendo il raffreddore" dico alzandomi e chiudendomi in bagno.

******

Per tutto il giorno faccio un po' di fatica a fare finta di niente. Il fatto che le cose siano cambiate e non vadano più come prima mi sembra ormai evidente. Non capisco cosa succede e di conseguenza non so ne cosa fare ne come comportarmi. Siamo sull'orlo di un burrone molto profondo e noi abbiamo un equilibrio precario, da un momento all'altro ci sarà il salto nel vuoto di uno dei due. Per la prima volta sarò la spettatrice della nostra relazione, non farò nulla se non osservare il suo comportamento e assecondarlo in tutto.

Il pomeriggio è stato molto stancante, abbiamo camminato molto più di quanto immaginassi ma mi sono anche divertita tantissimo. Dubai è bellissima e non avrei mai sognato di visitarla.

Essendo l'ultimo dell'anno ho evitato molti litigi e battibecchi apparentemente inutili.
"Philip ancora non mi hai detto cosa faremo stasera" dico appena arriviamo in hotel
"Abbiamo un' gala"
"Hai preso qualcosa di adatto che possa mettermi?" Chiedo preoccupata
"Piccola apri l'armadio"
Vado verso l'armadio e apro le ante, davanti a me trovo un abito lungo celeste. La parte di sopra è composta da tanti fiorellini mentre la gonna è in seta.
Mi giro verso di lui con le lacrime agli occhi, mi viene in contro e mi abbraccia forte
"Shh non piangere, hai pianto abbastanza ora devi solo sorridere" mi sussurra all'orecchio
"Grazie, grazie davvero Philip è stupendo"
"Per te solo il meglio piccola"

Il vestito è perfetto, mi calza a pennello. Philip mi ha aiutata ad indossarlo ed ora siamo davanti allo specchio
"Sei da togliere il fiato" dice dandomi un bacio sulla guancia
Arrossisco e abbasso la testa
"Anche tu" sussurro.
Philip indossa un completo nero con la camicia bianca e un papillon nero.
"Che scarpe dovrei metterci?" Chiedo sperando in un suo consiglio
"Quasi me ne dimenticavo, sono nel loro sacchettino nella parte alta della valigia"
Vado verso la valigia e infilo una mano nella tasca alta.
Quando le tiro fuori non credo ai miei occhi, sono delle Jimmy Choo tutte ricoperte di brillantini, sembrano le scarpette di cristallo di cenerentola.
"Philip sono stupende grazie" dico abbracciandolo
"Sembro una principessa" affermo guardandomi allo specchio
"No tu sei una principessa Delh" ci baciamo e poi usciamo dall'hotel.

La cena era ottima, Philip mi ha anche fatta bere ed ora sono un po' brilla. Ho perso tutte le inibizioni e parlo a ruota libera del più e del meno.
"Piccola dobbiamo andare in terrazza, tra poco scoccherà là mezzanotte"
"Oh okay" dico alzandomi in piedi per poi ricadere sulla sedia
Philip ride e viene dalla mia parte per tendermi la mano
"Piano Delh hai i tacchi alti"
"Me li hai comprati tu" affermo sorridendo
"Si lo so piccola ora andiamo"

Sono appoggiata sulla ringhiera e Philip è dietro di me, appena saliti ci anno offerto due calici di champagne che abbiamo preso subito.
"La vista è stupenda" dico girandomi verso di lui
"Già"
"Cosa facciamo dopo?" Chiedo
"Ma che domanda è?!" Dice scoppiando a ridere
"Dopo aver brindato ci saranno i fuochi d'artificio"
A quelle parole spalanco gli occhi
"Che bello, non ho mai visto i fuochi d'artificio"
"Bhe ora li vedrai" dice sorridendomi.
La musica si ferma e inizia il countdown
"5...4...3...2...1" urliamo tutti in coro
"Auguri amore, ad un nuovo anno tutto da scoprire. Ad un nuovo anno con te e per te che mi hai stravolto la vita" dice avvicinando il bicchiere
"Ad un nuovo anno pieno di emozioni, serenità e felicità. Ad un nuovo anno ricco di sorprese. Ad un nuovo anno insieme alle persone che amo."
I bicchieri tintinnano e noi beviamo felici con nelle orecchie la musica a tutto volume.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora