Capitolo 16

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Venerdì è arrivato e con lui si finisce la mia prima settimana di scuola, ad essere sincera me l'aspettavo più noiosa ma invece mi sono divertita un sacco sarà per le nuove amiche o perché l'ho vissuta come un adolescente nella media ma mi è piaciuta. In questo momento siamo sedute in circolo sul pratino del campo a riposarci, abbiamo appena finito un allenamento faticoso. Oggi abbiamo montato una coreografia di prova con una canzone a parer mio molto bella.
Prendo la borraccia di fianco a me e mi giro verso le mie amiche
"Ragazze per caso sapete il titolo della canzone della coreografia?" Chiedo
"Cooosa! Non conosci quella canzone? È love me like you do la colonna di cinquanta sfumature" mi spiega Brianna stupita
"Non so cosa sia"
"Eh no così non va bene devi rimediare assolutamente, ti spiego in breve: sono tre libri e tre film, io ti consiglio di leggere i libri sono molto meglio, dicevo...il protagonista è uno stra figo da paura e la protagonista all'inizio sembra una tonta uscita da non so dove ma poi tira fuori le palle ed è fantastica dovresti vedere come non si fa mettere i piedi in testa...fantastico"
Scoppio in una risata fragorosa, il modo di parlare di Bri è molto buffo ma la capisce chiunque
"Sul serio devi leggere quei libri" ribadisce seria
"D'accordo lo farò" rispondo e subito dopo vedo daddy entrare nel campo
"Ciao ragazze" saluta educato come al solito, mi alzo in piedi e prendo il borsone
"A domani ragazze, Emery sbrigati a farti quella benedetta doccia che ti aspetto" dico
"Si certo sta tranquilla"
"Ciaooo" salutano in coro le altre.
Arrivata a casa butto il borsone per terra ed inizio a spogliarmi mentre mi dirigo verso il bagno lanciando i vestiti in giro dove capita, in bagno l'unica cosa che faccio è legarmi i capelli ed aprire l'acqua per poi buttarmi sotto la doccia. Mentre mi asciugo e decido cosa mettere mi viene in mente un particolare...ho fatto la doccia da sola non me l'ha fatta daddy, ora si infurierà, di corsa esco dalla mia camera e corro giù per le scale sicura di trovarlo in cucina
"Delilah quante volte ti ho detto di non correre per le scale"
vado in cucina e allaccio le braccia dietro il suo collo
"Scusa mi dispiace" dico dandogli un bacio a stampo
"L'ultima volta sei caduta" mi ricorda stringendomi a se
"Ehi aspetta ma sei completamente nuda"
"Si sono corsa giu per questo, appena sono entrata sono corsa a farmi la doccia senza neanche pensare che magari avresti voluto farmela tu" spiego
"Non ti preoccupare non fa niente...per oggi ma la prossima volta voglio fartela io"
"Certo"
Ci guardiamo negli occhi per qualche istante per poi baciarci, mi attacco alle sue labbra senza lasciarlo andare, in un attimo mi ritrovo attaccata al bancone della cucina con daddy addosso, le sue mani vagano sul mio corpo fino a raggiungere i glutei li prende in mano e li strizza per poi darmi una lieve sculacciata che mi fa sussultare e staccare dalle sue labbra
"Devi sistemare tutti i vestiti che hai lanciato in giro e poi devi andarti a vestire Emery sarà qui a momenti" dice daddy interrompendo il momento, come sempre d'altronde
"Sempre il solito guastafeste perché non vuoi pomiciate con me? Cosa ho fatto di male? In fondo sono la tua ragazza" rispondo scostandolo da me e andando a sistemare. Daddy mi segue e osserva ogni mio movimento.
Mi piego per raccogliere la maglietta e proprio in quell'istante mi tira una sculacciata, non mi muovo e con voce decisa dico
"Prova a rifarlo un'altra volta e non la passerai liscia"
Ricevo un altra sculacciata e mi rimetto dritta, non ho neanche il tempo di parlare che vengo presa come un sacco di patate
"Dove mi stai portando?" Chiedo ridendo
"A vestirti perché sei tutta nuda e a pomiciare"
Rimango di sasso a quelle parole l'ha detto davvero?.
Saliamo in camera mia, mi posa sulla sceivania e mi mette un perizoma ovviamente rosa, si posiziona tra le mie gambe e si avvicina sempre di più a me fino a far incontrare le nostre labbra. Schiudo le labbra per consentirgli l'accesso alla mia bocca, lo stringo a me e lo racchiudo tra le mie gambe, le sue mani salgono sul mio busto fino a raggiungere i seni, faccio un gemito strozzato e scivolo sulla scrivania
"Daddy li mio equivale è precario"
"Appoggia le mani sulla scrivania, dietro di te piccola"
Faccio come dice e riprendiamo il bacio, daddy mi bacia il collo e continua a stuzzicare i miei capezzoli, sento le mie mutandine bagnarsi e mi struscio su di lui facendogli capire che voglio di più
"È troppo presto" sussurra al mio orecchio continuando il suo movimento
"No...daddy io.." proprio in quel momento mi squilla il telefono
"Dio che palle" dico scendendo dalla scrivania
"Delilah le parole" mi ammonisce daddy, non rispondo e vado verso il letto, è Emery

'Pronto'

'Delilah sto partendo ora da casa tra quindici minuti sarò da te'

'Perfetto a dopo'

'A dopo vita'

"Daddy...vorrei rimanere un attimo da sola per favore" dico girandomi verso di lui
"Perché piccola?" Chiede confuso
"Ecco...io mi sono b-bagnata e quindi vorrei un attimo per calmarmi" dico d'un fiato.
Senza dire niente daddy si avvicina a me e mi toglie le mutandine per poi prendermi in braccio e posarmi sul bidet, apre l'acqua e mi lava accuratamente ma la cosa non aiuta, con la punta delle dita sfiora la mia parte più sensibile e io gemo lo rifà e gemo di nuovo
"Ancora" sussurro
Ripete il gesto con la stessa delicatezza delle due volte precedenti procurandomi brividi su tutta la schiena
"Piccola starei qui a farti gemere per ore ma la tua amica sarà qui a momenti" mi dice calmo.
Scendiamo giù in salotto per andare ad aprire a Emery, nella cucina è sparito il seggiolone e con daddy abbiamo deciso di mostrare ad Emery una finta cameretta nel caso mi chiedesse di vederla.
"Ciao, benvenuta nella mia nuova casa" saluto aprendo la porta
"Casa!? Direi che questa è una villa e pure bella grossa" dice entrando
"Vieni siediti pure sul divano devo aggiornarti su tante cose"
"Ciao Emery benvenuta nella nostra casa" saluta daddy sbucando dalla cucina
"Giusto per prima cosa le presone importanti, lui è Philip il mio tutore è fantastico anche se un po' rigido con le regole"
Emery gli porge la mano e lui la stringe sorridendo
"Molto piacere Philip, dunque...immagino che quando hai adottato Delilah la direttrice ti abbia avvertito che non aveva un caratterino proprio tranquillo ma...Delilah ti ha mai raccontato di tutti gli scherzi che ha fatto?"
"Oh andiamo smettila Em" dico cercando di persuadere Emery dallo spiattellare tutti i nostri scherzi a daddy, insomma...mi ci gioco le chiappe letteralmente
"No a dire il vero no so solo di quando le avete gettato la farina addosso" risponde daddy a Emery
"A si?! E quale delle tante?" Dice per poi scoppiare a ridere
"Emery non è divertente" quasi urlo cercando di fermarla.
Ci siamo accomodate sul divano ed è inutile dire che non sono riuscita a fermare Emery, sta parlando da due ore raccontando tutto quello che ho fatto all'orfanotrofio
"[...] una volta avevamo tappezzato l'ufficio della direttrice con tutte puntine è stato un lavoro meticoloso ci abbiamo messo tutta la notte ma alla dine ce l'abbiamo fatto, un altra volta abbiamo messo un cuscinetto rumoroso sotto la sedia della direttrice insomma un classico e per finire lo scherzo secondo me più bello: avevamo trovato una piscina montabile nello sgabuzzino e indovina...l'abbiamo montata improvvisando un festino e invitando tutti i ragazzi dell'orfanotrofio, c'era la musica a palla e con quella abbiamo attirato la direttrice appena è arrivata due ragazzi l'hanno presa in braccio e gettata nella piscina" finisce il suo racconto con una risata
"Se non ti spiace dovrei dirti una cosa importante" attiro l'attenzione di Emery
"Oh si scusami dimmi tutto"
"L'altro giorno mi ha chiamato mia nonna e mi ha chiesto di andare a pranzo da lei, ovviamente ho accettato sono mesi che non vedo mia nonna"
"O mio dio è una notizia fantastica ma...hai un vestito adatto?"
"Ehm si insomma ho l'armadio pieno di vestiti" risponde titubante
"Cos'è quella risposta? Evidentemente non sei sicura e questo significa solo una cosa: SHOPPING!"
"Non so se..." non finisco la frase che vengo interrotta da daddy
"È un ottima idea già so che staresti ore davanti all'armadio dicendo che non hai niente nonostante l'armadio pieno"
"D'accordo torno subito" dico salendo al piano superiore, entro in camera mia e prendo quei pochi soldi che mi sono avanzati cinquanta euro dovrebbero bastare, quando mi giro trovo daddy di fronte a me
"Quelli non ti servono prendi questa" dice porgendomi una carta
"È una carta che accede al mio conto puoi comprarci quello che vuoi" spiega
"Grazie daddy" sussurro per non farmi sentire.
Stiamo girando per il centro commerciale da un ora ormai, ho appena trovato il vestito nel negozio da cui siamo uscite in questo momento
"Emery secondo te dovrei comprare i libri che mi diceva oggi Brianna?" Chiedo
"Bhe direi di si se dice che sono fighi sarà vero di solito i suoi consigli sono sempre veri"
"Allora dobbiamo andare in libreria" sentenzio
"Certo ma prima devo dirti una cosa, domani Brianna ci ha invitate a casa sua devi assolutamente venire"
"Prima di risponderti devo sentire Philip, lui non è molto permissivo"
"Cerca si fare il possibile" mi supplica Emery
"Farò il possibile" prometto per poi entrare in libreria.
Sono tornata a casa e la prima cosa che ho fatto è stata correre in camera mia per nascondere i libri, sperando che daddy non li trovi. Sono sul fasciatoio e come di prassi daddy mi sta mettendo il pannolino
"Daddy devo chiederti una cosa" dico interrompendo il silenzio
"Ti ascolto"
"Domani sera posso andare a casa di Brianna?" Chiedo timorosa di una risposta negativa
"Delilah non lo so devo pensarci, sei sempre fuori casa e oggi non hai nemmeno dormito il pomeriggio, adesso andiamo a cena e poi domani deciderò" mi prende in braccio e mi porta in cucina lasciandomi con il dubbio.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora