Capitolo 14

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"Daddy"
dico scuotendolo ma niente
"Daddy daddy avanti alzati"
dico stavolta urlando e scuotendolo più forte
"Devi alzartiiii oggi è il mio primo giorno di scuolaaa"
urlo saltandogli addosso
"Ok scimmietta mi alzo"
si arrende alzandosi.
Nel frattempo io mi fiondo nella mia stanza e mi preparo, dopo una lunga discussione daddy mi ha permesso di non portare il pannolino a scuola a patto che facessi colazione come da prassi ed io ho felicemente accettato. Dopo circa quaranta minuti sono pronta e scendo giù per le scale con le scarpe in mano e correndo
"Delilah ti ho detto mille volte di non correre per le scale, se cadi ti ci do il resto" urla daddy dalla cucina
Appena finisce la sua ramanzina inciampo sull'ultimo gradino e finisco carponi per terra. Alzo di poco la testa e incontro con lo sguardo le scarpe di daddy
"Ehm...scusa?!" Provo a dire cercando di addolcirlo
"In piedi. Sulle mie ginocchia. ORA." Tuona minaccioso andando a sedersi sul divano. Mi prende per un braccio e mi strattona sulle sue ginocchia
"Punto 1: dovevo lavarti e togliere io il pannolino.
Punto 2: i vestiti li dovevamo scegliere insieme
Punto 3: ti ho detto una miriade di volte di non correre giù per le scale.
I patti erano chiari Delilah e tu non gli ai rispettati" dice autoritario
Io tremo sopra di lui aveva ragione e se mi puniva faceva bene in fondo era quello che meritavo ma non volevo lo facesse proprio il primo giorno di scuola.
"Sc-scusami sono stata una stupida, ero presa dalla foga del momento e dalla novità prometto che lo faccio più scusami daddy" mi scuso realmente pentita, lui per risposta mi tira uno sculaccione e mi gira mettendomi a sedere sulle sue gambe
"Ti è andata bene che è il primo giorno di scuola e non voglio punirti altrimenti a quest'ora saresti con il sedere in fiamme capito?"
"Si daddy ti chiedo di nuovo scusa per le mie mancanze" abbasso la testa e gioco con le mani, daddy mi tira su il mento e mi da un bacino sulla guancia
"Ora basta essere tristi è un giorno importante, accoccolati a me e bevi tutto il latte" e così faccio.
Finito di bere mi vado a lavare i denti e metto scarpe e cappotto
"Forza daddy dobbiamo andare altrimenti faremo tardi" dico battendo i piedi a terra come una bambina
"Bimba sai che mancano venti minuti prima del suono della campanella e per arrivare a scuola impieghiamo cinque minuti?" Chiede ridendo e mettendosi a sua volta il cappotto
"Si lo so ma non voglio fare tardi"
"D'accordo allora andiamo".
Usciamo di casa e salgo in macchina di fianco a lui, un'altra cosa sulla quale lui ha acconsentito è togliere il seggiolino dalla macchina per accompagnarmi a scuola, è stata una dura lotta ma alla fine ce l'ho fatta.
Arrivata davanti all'istituto vedo la mia migliore amica, Emery.
"Daddy daddy c'è Emery" dico quasi urlando
"Piccola chi è Emery?" Chiede non capendo
"È la mia migliore amica! Non puoi capire quante ne combinavamo alla preside di quel posto" spiego per poi scoppiando a ridere
"Ne voglio sapere di più di questa storia" dice trattenendo una risata, annuisco e mi attacco alla sue labbra.
Il bacio da casto che doveva essere si fa più intenso e lui affonda la sua mano nel mio fianco per poi strizzarmelo, vorrei che questo momento non sia infinito ne voglio sempre di più ma Philip si stacca bruscamente
"Devi andare a scuola" mi ricorda severo
"Ok ma dopo riprendiamo la questione" ribatto ed esco dalla macchina.
Corro verso Emery e mi ci fiondo letteralmente addosso abbracciandola
"Emery! Mi sei mancata così tanto in questi mesi" dico stritolandola, guadagnandomi un occhiataccia da parte di quelle che dovrebbero essere le sue amiche
Lei si gira e ricambia l'abbraccio
"Delilah che sorpresa che ci fai qui?" Chiede quando ci stacchiamo
"Questa domanda dovrei fartela io" rispondo ridacchiando
"Devi raccontarmi tutto" la incito
"Ok bhe da dove iniziare...." pensa a voce alta, si gira verso il suo gruppetto e dice
"Ragazze ci vediamo dentro faccio fare il giro della scuola a Delilah"
"Allora dicevo, due giorni dopo che sei andata via è arrivato un ragazzo e mi ha adottata, sono stata travolta dalla mia nuova vita che non ho pensato a nessuno tranne me, volevo scriverti ma il tuo ultimo accesso risaliva al giorno dell'adozione quindi ho pensato avessi cambiato numero o non so cosa" mi spiega brevemente.
La sua ultima frase mi fa pensare, il mio telefono chissà che fine avrà fatto sicuramente ce lo avrà Philip da qualche parte, da quanto sono stata impegnata ad essere una baby girl e a seguire tutte le regole mi sono completamente dimenticata dell'esistenza del mio telefono.
Emery mi fa fare il giro della scuola e mi accompagna fino al mio armadietto che è di fianco al suo, prendo il foglio con scritto il mio programma di lezioni e mi dirigo nell'aula di italiano. La lezione procede bene e così anche le restanti quattro, ora sono al mio armadietto per prendere tutti i libri quando mi raggiunge Emery
"Ehi Delilah tu non fai nessuno sport?" Mi chiede
Chiudo il mio armadietto e la guardo confusa
"Bhe vedi se vuoi puoi iscriverti ad uno sport quello che più ti piace c'è di tutto io per esempio faccio cheerleading" spiega sorridendo
"Oddio veramente? Wow ne parlerò con da-Philip e ti farò sapere, ora devo scappare sarà sicuramente qui fuori" saluto Emery
"È un'ora di lezione dopo il pranzo" mi urla dietro mentre esco dal l'edificio.
Trovo daddy parcheggiato fuori dalla scuola e salgo in macchina
"Ciao" dico per poi attaccarmi alle sue labbra come stamattina, ovviamente è Philip a staccarsi dal bacio e io per l'ennesima volta sbuffo
"Daddy e se io volessi di più? Ci hai mai pensato?" Chiedo guardandolo
Lui ingrana la marcia e parte
"Mi staresti dicendo che vorresti di più? Che vorresti fare sesso?" Mi chiede a sua volta
"Non sto dicendo che voglio...bhe ecco hai capito sto dicendo che magari potrei volere di più che non sia di più di più" dico cercando di spiegarmi
"Delilah voglio farla breve, mi stai dicendo che vorresti fare sesso orale ma è troppo presto per il sesso giusto?" taglia corto Philip
"Bhe...è tutta una supposizione non sto dicendo niente" dico con voce tremante
"Piccola vorrei finire il discorso a casa con calma" dice chiudendo il discorso.
Arrivati a casa saliamo in camera mia cosicché daddy mi metta il pannolino e mi cambi, daddy mi fa sedere sul bordo del fasciatoio e mi spoglia completamente
"Aspettami qui vado a prenderti qualcosa di comodo" dice uscendo dal bagno.
Philip torna con una tuta rosa ed una maglietta bianca, mi guarda con attenzione sento il suo sguardo bruciare sul mio corpo, cerco di coprire i seni con le braccia e stringo di più le gambe
"Piccola...non credo tu sia pronta per fare niente, guardati ti stai coprendo con le braccia, vedi se facessimo qualcosa saresti nuda o mezza nuda davanti a me e non potresti coprirti"
Distolgo lo sguardo e daddy mi veste con attenzione
"D-daddy sc-scusa non volevo farti arrabbiare ti-ti prego perdonami" sussurro a testa bassa
Daddy mi mette due dita sotto il mento e parla
"Piccola è tutto okay ma basta con questa storia" dice prendendomi in braccio
"Ecco vedi....ho paura che tu possa stancarti di me" confesso stupendo anche me stessa
"Cosa!? No! Delilah ascoltami bene io non potrò mai stancarmi di te, mai!" Mi promette guardandomi negli occhi.
Scendiamo in cucina per pranzare e mentre mangiamo stiamo tutti e due in silenzio, mi sento che questo è il momento giusto per fargli la fatidica domanda, blocco la sua mano quando sta portando la forchetta alla mia bocca
"Ehm dovrei...dovrei chiederti una cosa, ecco a scuola ci sono tante attività e mi piacerebbe entrare nella squadra di cheerleader" dico d'un fiato
"Voglio saperne di più, se iniziassi a fare qualche sport staresti di più fuori casa avresti più impegni e meno tempo per studiare, esigo ottimi voti con la scuola non transigo"
Posa la forchetta sul piatto e mi guarda
"Per ora so solo che la lezione dura un'ora ed è dopo il pranzo, sarei occupata fino alle 14.40 dopo di che ho tutto il pomeriggio per studiare" Tento di convincerlo
"Non sono solo gli allenamenti ma anche le partite tutti i venerdì e per le gare? Dovresti saltare la scuola. Mettiamo che tornassi alle 14.40, devi fare la doccia e lavarti i capelli ci vuole almeno un'ora e sono già le 15.40 a quel punto sei stanca quindi fai il riposino e dormi per un'altra ora sono già le 16.40 da li devi studiare tre ore minimo e si faranno le 18.40, riusciresti a tenere il ritmo?"
È stata più corta di quanto pensassi, sta già tirando le somme
"Si daddy sono sicura che terrò il ritmo" affermo sicura
"Allora d'accordo, voglio che ti informi di più e sappi che sarò più severo"
Faccio un sorrisone e mi butto tra le braccia di daddy o almeno per quanto mi è permesso dal seggiolone.
Finiamo di pranzare e mi butto sul divano pronta a poltrire per tutto il giorno, mente sono impegnata a godermi il mio far niente mi arriva una sculacciata
"Signorina i compiti" mi richiama daddy
"Si da il caso che oggi è il primo giorno ed io non ho neanche l'ombra dei compiti, quindi non farò niente" dico non degnandomi di alzare la testa, d'un tratto una domanda mi torna alla mente
"Daddy che fine ha fatto il mio telefono?" Chiedo
"È nel mio ufficio perché?"
"Bhe...lo rivorrei indietro"
"D'accordo aspettami qui lo vado a prendere" acconsente
"Prima di dartelo vorrei stabilire delle regole, lo porterai a scuola ma lo userai solo per due ore a casa"
"Ok ma...perché ci tieni tanto alle regole?" Chiedo
"Ti danno fastidio?"
"Non troppo ma le punizioni si" dico
"Da quando ti ho punito hai infranto le stesse regole?" Chiede conoscendo la risposta
"No"
"Visto a qualcosa servono" dice facendomi l'occhiolino e cedendomi il telefono.
Lo accendo e le uniche notifiche che ho sono di mia nonna...cazzo penserà mi sia successo qualcosa, apro la sua chat

"Buongiorno sole anche oggi la solita giornata?"

"Sole tutto apposto? Ti ho chiamato ma non hai risposto"

"Delilah sono due giorni che non rispondi al telefono è successo qualcosa?"

"Sole oggi è un mese che ti chiamo giornalmente e non rispondi spero che non ti sia successo qualcosa"

Questi sono solo tre dei messaggi che mi ha inviato, mi alzo di scatto dal divano e faccio il suo numero
"A chi chiami?" Chiede daddy
"Mia nonna, sarà preoccupatissima"
Uno...due...al terzo squillo risponde

'Delilah! O mio dio sei proprio tu?'

'Si nonna in carne ed ossa, scusa se non ho più risposto ma sono stata molto impegnata negli ultimi due mesi'

'Impegnata? E per cosa piccola mia?'

'Ecco vedi...sono stata adottata! Ho avuto molto da fare con la mia nuova vita e mi sono letteralmente dimenticata del telefono'

Decido di andare in cucina per avere un po di privacy

'Adottata!? Ma è fantastico, come si chiama la famiglia?'

'Bhe ecco...non è una famiglia è un ragazzo si chiama Philip'

'Un ragazzo! E dimmi com'è?'

'Lui...è fantastico nonna non potevo chiedere di meglio'

'Ascolta che ne dici se domenica veniste a pranzo da me? È tanto che non ci vediamo e con l'occasione mi fai anche conoscere questo Philip'

Vedo daddy sbucare dal salotto facendomi capire che è il momento per attaccare

'Certo nonna, ora devo andare ci sentiamo domani'

Non le do neanche il tempo di salutarmi che attacco il telefono, guardo daddy con sorriso enorme per poi parlare
"Domenica andiamo a pranzo dalla nonna! Ti prego dimmi che possiamo andare?" Chiedo speranzosa
"Se ti rende felice ci andremo e poi hai già detto di si"
Salto tra le braccia di daddy decisa a non lasciarlo per tutto il giorno
"Delilah vorrei che mi raccontassi della tua vita...perché se hai una nonna non sei andata a vivere con lei?"
Ci sediamo sul divano e inizio la mia storia
"Quando avevo tre anni abbiamo avuto un incidente nel quale i miei sono morti sul colpo sono stata l'unica sopravvissuta. Ero piccola e non capivo molto bene cosa stava succedendo, un giorno sono stata presa e portata in orfanotrofio non volevo starci volevo andare da mia nonna ma la sorella di mia madre ovvero mia zia me lo ha impedito, le scelte erano due o con lei o in orfanotrofio ed io ho scelto l'orfanotrofio. Li sono cresciuta e ho vissuto finché non sei arrivato tu e mi hai salvato. Fine"
Ho deciso di farla breve non mi piace riaprire ferite e spero che daddy non sia troppo curioso
"Sono....sono stanca potrei andare a dormire?" Chiedo
"Si certo"
Mi prende in braccio e mi porta nella culla, inutile dire che mi addormento subito.
Mi sveglio con daddy accanto a me come sempre d'altronde
"Non ti annoi a stare qui senza fare niente?" Dico non la voce impastata dal sonno
"Ben svegliata, dimmi chi ti dice che non faccio niente? E poi non potrei annoiarmi mentre ti vedo dormire"
Aww è così dolce a volte
"Vieni ora facciamo un bagno la vasca è già pronta"
Mi prende in braccio e mi porta nel suo bagno, mi spoglia completamente e poi si spoglia anche lui lasciando solo i boxer. Entriamo nella vasca e io mi accoccolo al suo petto mentre lui mi lava.
Passa la spugna sulle spalle poi sui seni con delicatezza, passa alla pancia e poi all'intimità sussulto e mi sposto leggermente
"Ehi tutto ok?" Chiede premuroso
Annuisco e lui passa alle gambe.
Ci laviamo con lentezza e precisione fin quando Philip non mi stoppa
"Penso che siamo abbastanza puliti"
Esce dalla vasca mettendosi un asciugamano in vita e togliendosi i boxer ovviamente non mi ha fatto vedere niente, mi tira fuori dalla vasca e mi avvolge in un altro accappatoio.
Mi asciuga e mi cambia per poi asciugarmi i capelli con attenzione, mentre lo fa mi ritorna in mente il pensiero di stamattina...io lo amo ed amo tutti i suoi gesti nei miei confronti.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora