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BEATRICE'S POV
Sto preparando da mangiare insieme ad Alex quando, mentre prendo lo zucchero per il tiramisù di questa sera, qualcuno mi sorprende da dietro, pizzicandomi con le mani sui fianchi.
Salto in aria, facendo ridere Alex e il mio ragazzo che mi afferra per una mano, facendomi avvicinare al suo petto.
«Non sai le madonne che avrei tirato se fossi stato qualcun'altro» dico, cercando di riprendere fiato, ridendo.
«Devo parlarti»
Le mie sopracciglia si corrucciano. Non mi sarei mai aspettata questa risposta.
«C'è qualcosa che non va?» il suo viso si rabbuia, mentre si morde l'interno guancia.
«Io...vi lascio soli» ci informa Alex, poggiando lo straccetto che usava per pulire, vicino al lavello, per poi andare verso la sua camera.
«Chri...» sposto la testa da un lato cercando i suoi occhi «Ti prego, mi fai preoccupare»
C'è un secondo di silenzio che mi sembra interminabile, poi lui riprende parola.
«Ti spiego tutto fuori» ha il tono della voce basso e tremolante, mentre, prendendomi per il polso, ci avviamo verso il cortiletto sul retro.
«Ah, prendi una coperta...fa freddo»
Sta facendo il distaccato e quando si comporta così c'è davvero qualcosa che non va.
«Ok» rispondo semplicemente, recuperando la prima coperta che trovo.
Quando arrivo fuori lui è già seduto, i suoi occhi persi nel vuoto.
Mi avvicino, sedendomi al suo fianco e aprendo la coperta, per poi poggiarla sulle nostre gambe.
«Allora?» chiedo, cercando di sembrare più calma possibile.
Lui si sistema sul divanetto, alzando un braccio per poi metterlo intorno al mio collo.
Sposto lo sguardo verso di lui che ha gli occhi al cielo. Rimango a fissarlo per un po', sperando che dica qualcosa, ma niente. Dopo quasi un minuto in cui sono rimasta ferma ad aspettare cede, sbuffando, mentre si massaggia gli occhi con le dita.
È peggio di quanto mi sono immaginata o sta succedendo tutto nella mia testa? Magari è solo uno scherzo?
«Bea...io...» ogni parte del suo corpo trema, impedendogli di finire la frase.
Vedendolo in difficoltà, prendo il suo viso tra le mani e gli accarezzo le guance con i pollici.
Ma passano pochi secondi che sposta lo sguardo verso il basso, sospirando.
Non riesce neanche più a guardarmi in faccia. Ho fatto qualcosa che non andava?
«Chri...» non mi escono le parole. Ho troppa paura. Il pensiero di...perderlo...proprio adesso, che stava tornando tutto alla normalità...non voglio pensarci, farebbe troppo male.
«Tu...» la sua voce, quasi un sospiro, un filo di vento, si fa sentire dopo tanto silenzio «Sai quanto ti voglio bene» per la prima volta, senza che sia io a obbligarlo, mi guarda negli occhi.
«Certo che lo so...» l'unica cosa che non so è cosa sto provando in questo momento.
«Ci eravamo promessi di rimanere insieme...» continua.
«Per sempre» concludo, sperando di dire le parole giuste.
Si sente solo il vento sugli alberi e il rumore continuo della città che si muove attorno a noi, mentre la sua testa si abbassa di nuovo, verso l'erba verde del giardino.
«Non avrei dovuto farti una promessa che non potevo mantenere»
No...
«Cosa?» mi si blocca la voce.
«Bea...» torna a guardarmi, gli occhi minacciano lacrime, i suoi come i miei.
«Non possiamo più stare insieme»
La mia vita va in frantumi.
Il cuore smette di battere.
Una lacrima scende lenta sulla guancia.
Le mani tremano. Come le labbra.
«Cosa?» Non può succedere per davvero, no!
Fa che sia uno scherzo, un bruttissimo scherzo, ma pur sempre uno scherzo.
«Chri cosa stai dicendo?» ormai non ci vedo più dalle lacrime.
«Non avrei mai voluto farlo...» si giustifica scuotendo la testa, rispostando lo sguardo verso terra.
«Allora...perché?» non lo posso accettare. Non può essere vero.
«Almeno guardami!...» alzo la voce, facendolo leggermente sobbalzare sui cuscini «Ti prego...»
Nessuna risposta.
Silenzio.
Solo e solamente silenzio.
«Chri...no-non può finire così» dimmi che c'è un'ultima speranza. Anche solo un modo per non farla finire così.
Lui alza la testa ma senza incontrare i miei occhi, mordendosi il labbro inferiore, credo per non mettersi a piangere.
«Mi dispiace»
Due parole.
Ma fanno più male di qualunque altra cosa.
Si tira su dal divano, facendosi forza con le braccia. Poi si volta verso di me, pietrificata e con le labbra tremolanti, senza dire altro.
Apre la porta, entrando in casetta.
Nei due secondi che seguono sento solo la serratura chiudersi e gli occhi bruciare, come se ci avessero versato sopra dell'acido.

Spazio autrice
Lacrime, lacrime e ancora lacrime genteeee!!
Mi odiate vero?
Le madonne ora le state tirando giù voi, vi sento da qui.
*risata malefica*
Ora vado altrimenti mi ritrovo con un* di voi che mi insegue con una pala.
Adios<33
(il capitolo è un pò corto, ringraziatemi, altrimenti avreste allagato casa)

TᴜʀʙᴏJR /𝐶ℎ𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑎𝑛 𝑆𝑡𝑒𝑓𝑎𝑛𝑒𝑙𝑙𝑖/ ᵃᵐⁱᶜⁱ21/22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora