CHRISTIAN'S POV
Dopo quello che è successo ieri ho cercato di tenere le distanze un pò da tutti, soprattutto da Beatrice che, però, penso abbia capito che c'è qualcosa che non va.
Stamattina mi sono svegliato e sono andato in cucina a preparare latte e cereali per entrambi. Lei è arrivata dopo pochi minuti ed è venuta verso di me con la forza di un tenero zombie appena sveglio. Si è seduta al mio fianco, le nostre schiene rivolte verso le gradinate, e gli ho passato la scatola dei cereali. Lei ne ha fatti tuffare una buona parte dentro il latte, poi ha fatto per ripassarmi la scatola ma non ha lasciato la presa.
Ci siamo ritrovati a tenerla in due, guardandoci negli occhi.
«Cosa c'è?» avevo paura di quella domanda, ma decisi di farmi coraggio e chiedere lo stesso.
«Dovrei farti la stessa domanda»
Quella risposta mi spiazzò e rimasi con le labbra socchiuse non sapendo che parole usare.
«È da due giorni che ti vedo così e la cosa non mi piace» continuò lei. Io abbassai lo sguardo per evitare il contatto visivo.
«Non sorridi più, non scherzi più, non mangi più...» sottolineò le ultime parole.
Mi guardai, toccandomi braccia e gambe. Avevo perso anche quel poco di peso che ero riuscito a mettere su e la cosa non mi piaceva affatto, ma dopotutto come facevo a mangiare se la testa era costantemente da un'altra parte e un buco nello stomaco mi bloccava la digestione?
Sentì il cuore battere forte e la gola seccarsi.
«Chri, ti prego, dimmi cos'hai»
La sua mano si poggiò sulla mia spalla, mentre l'altra salì fino al viso, accarezzandomi la guancia fredda.
Fui obbligato a guardarla negli occhi.
Respirai profondamente pronto a dirle la verità, pregando tutte le divinità possibili che non si mettesse a piangere.
«Me ne vado. Ho decido di abbandonare la scuola»
Le sue pupille presero a vibrare così come le sue labbra. Nel silenzio della cucina potevo sentire il sangue scorrermi nelle vene, mentre i suoi occhi si riempivano pian piano d'acqua salata.
«Non riesco più a stare bene qui dentro»
Pensavo che si mettesse a piangere, senza smettere più, invece fu più forte di quanto potessi immaginare.
«Quindi lascerai tutto?»
«Non riesco più ad esprimermi Bea...» lei mi zittì, mettendomi l'indice sulle labbra.
«Stai solo passando un momento difficile. La danza è la tua vita, lo so, non puoi mollare a pochi passi dell'obiettivo» l'ascoltai, perso nei suoi occhi e le sue parole, che risuonavano familiari alle mie orecchie «Sei stato attaccato, ma io so che sei più forte di quello che stai facendo vedere»
La sua mano scese lentamente, liberando spazio per le mie parole.
«Non è vero. Pensavo di essere forte. Non lo sono»
Mi alzai, obbligato dalle gambe che necessitavano di muoversi, e presi a camminare in tondo, davanti ai nostri due sgabelli.
«Hai fatto tanti sacrifici...tre anni di casting» sospirò riportando la mia mentre agli anni passati «Sappiamo cosa pensano la Celentano e Veronica, è dall'inizio che ti dicono le stesse cose...»
«Appunto è proprio questo a fare male!» alzai la voce, gesticolando. Lei si tirò su dallo sgabellino con le mani e venne verso di me.
«Noi gli faremo vedere che si sbagliano»
Il mio viso, rosso e oscurato dalle tende della cucina che impedivano al sole, appena alzatosi in cielo, di entrare, rilassò i muscoli, facendosi accarezzare dalla mano piccola e calda di Beatrice.
Istintivamente l'abbracciai, facendo legare i nostri corpi pieni di brividi, causati forse dalla paura, forse dall'adrenalina.Il giorno della puntata
Bea mi ha convinto a rimanere e gli altri ragazzi mi hanno supportato da dietro.
Ho già parlato con Raimondo che, però, a detta sua, mi pensava più forte di come mi sono mostrato. Ha detto anche, però, che è felice di poter tornare a lavorare 'veramente' con me e io non vedo l'ora di salire sul palco dello studio, prendere quella maglia dorata e indossarla, mostrando a tutte le persone che non credevano in me, che valgo davvero qualcosa. Voglio riaccendere quella luce che avevo trovato a inizio anno e far battere il cuore alla gente che mi guarda ballare.
Mancano pochi minuti all'inizio della registrazione e siamo ancora dietro alle tende blu della regia.
Sto fremendo per l'emozione, chiuso nella giacca marroncina che mi servirà per l'esibizione della gara di versatilità.
Qualcuno da dietro ci spinge ad entrare. Faccio in respiro profondo, buttando fuori l'aria dalla bocca, e vado a sedermi al mio posto.
Mentre sto salendo gli scalini i miei occhi si fermano sul mio nome, scritto sulla tesserina bianca che contraddistingue il mio banco.
Christian
Mi ritorna alla mente il giorno in cui sono stato preso...poi, penso ad adesso. Ho fatto un grandissimo percorso e un'enorme crescita qui dentro. Sono pronto a dare il mio massimo.
Mi faccio forza e con due passi svelti mi siedo con lo sguardo rivolto verso i giudici e Maria.
La puntata, come al solito, inizia con una gara di cover, oggi giudicata da Cristiano Malgioglio.
Il primo a scendere è Luca che porta un pezzo di Neffa, 7.5.
Poi Luigi con Povero cuore, 8.5, che riceve tanti complimenti da Cristiano.
Seguono Gio, un 9 che sorprende tutti, Calma, 7-, e Crytical, 8+.
Per ultima tocca a Beatrice.
«Bene Bea, cosa canti?» le chiede Maria.
«Leggi dell'universo, di Tancredi»
Sia la conduttrice che Malgioglio le fanno un cenno con la testa e la sua voce si fonde con le parole."Ti giuro che un giorno ti porterò via con il vento
Dove non c'è l'avidità e lo scorrere del tempo
Non faccio scendere le lacrime ma ho un mare dentro
Andremo via quando si dorme e fuori è tutto spentoE certe volte non so manco dirti più chi sono
Non so perché, con tutti attorno, mi sento più solo
Ripenso a ciò che ho fatto e non trovo niente di buono
Vorrei riuscire a darmi pace ma non trovo il modoNon so stare senza te, tu senza di me
Siamo come Bonnie e Clyde, come Daisy e Gatsby
Se mi chiami e non sto Ok, sono già da te
Sono già da teE allora bye, bye
Tu non sai quello che mi fai, fai
Ci rivedremo forse mai, mai
Restiamo insieme stanotte, tanto chi se ne fotte, anche se è l'ultimaBye, bye
Ti ho detto è meglio se ora vai, vai
Ma non te ne sei andata mai, mai
Le leggi dell'universo sono i treni che ho perso se non ci sei teI nostri sogni buttati per strada
Balleremo mentre il mondo si ferma
Sopra i tetti sospesi a mezz'aria
Come se non esistessimo piùE allora bye, bye
Tu non sai quello che mi fai, fai
Ci rivedremo forse mai, mai
Restiamo insieme stanotte, tanto chi se ne fotte, anche se è l'ultimaBye, bye
Ti ho detto è meglio se ora vai, vai
Ma non te ne sei andata mai, mai
Le leggi dell'universo sono i treni che ho perso se non ci sei te
Se non ci sei te
Se non ci sei te
Le leggi dell'universo sono i treni che ho perso se non ci sei te"In questo momento vorrei solo scendere e andarla ad abbracciare.
«Sei molto brava» comincia Malgioglio «Hai un bel timbro e qualcosa che...non so...mi fa stare bene»
Annuisco a quella frase, senza staccare gli occhi da lei.
«Poi» riprende «Sei molto carina»
Sorrido, mentre penso alla prima volta in cui l'ho vista.
«C'è qualcuno che la pensa come te» interviene Maria, guardandomi.
«Christian alzati»
Insieme a me tornarono anche le mie bellissime figure.
Super imbarazzato mi tiro su, mentre il pubblico mi fa coraggio con un applauso.
«Beh Maria, anche lui è molto bello» sorride il giudice.
'Grazie' mimo col labiale, ridendo.
«Ha un bel fascino»
Probabilmente Beatrice sta morendo in mezzo allo studio perché Maria blocca Malgioglio e la fa salire, rossa come un pomodoro.
Si siede al suo banco con il viso tra le mani. È ancora più carina imbarazzata.Spazio autrice
CHRISTIAN È AL SERALE!!!!
SCLEROOOO!!
Sono felicissima che si sia ripreso pk vederlo ballare mi fa stare bene e battere il cuore❤️. Nella coreo che ha fatto nella gara di versatilità è stato stupendo, pieno di energia.
Se ripenso al primo giorno, quando è entrato, mi viene da piangere.
Ho registrato la puntata perché ero fuori casa, per questo non ho scritto tutto il pomeridiano. Finirò di guardarlo a giorni quindi scusatemi se non aggiornerò presto...
Spero che questa parte vi sia piaciuta<33
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TᴜʀʙᴏJR /𝐶ℎ𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑎𝑛 𝑆𝑡𝑒𝑓𝑎𝑛𝑒𝑙𝑙𝑖/ ᵃᵐⁱᶜⁱ21/22
FanficI suoi occhi erano belli come il cielo. I capelli, riccioli scombinati, come nuvole setose, e le mani delicate come l'aria. La sua bocca era la pioggia, umida e intensa, che picchiettava sulla pelle facendo salire i brividi. La sua pelle era come la...