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Il giorno dopo
BEATRICE'S POV
«Ehi Bea, vieni, dobbiamo andare in studio»
Alzo lo sguardo dal quaderno su cui stavo scrivendo per ammazzare il tempo e incrocio lo sguardo di Carola, alle sue spalle c'è anche Luigi.
«È successo qualcosa?» chiedo, riponendo le mie cose dentro al cassetto al fianco del letto.
«Pensavo di si, ma Luca ha altre idee»
Mi tiro su, facendo forza con le braccia, afferro il giubbotto che avevo lasciato sulla sedia e, insieme ai due - ormai, non più - piccioncini, vado a passo svelto verso la cucina.
Lì trovo, oltre a Luca, anche Calma, Gio, Michele e Leo.
Penso proprio di sapere a cosa alludeva Luca vedendoli così, tutti insieme, ma non voglio crearmi aspettative.
Quando siamo tutti pronti usciamo, avviandoci verso lo studio.

«No raga, sicuro è per la squadra» nel tragitto casetta-studio Luca non aveva mai smesso di parlare «Se non è così, guarda, ti faccio le pulizie per una settimana» ora stava puntando Gigi che, col suo solito sorriso, cercava di farlo tacere, allungando il passo per seminarlo.
«Ok Luchino, però adesso taci. Dobbiamo entrare» lo ammonì Caro, risultano comunque dolce, non aggressiva.
Lui sorrise imbarazzato, mettendosi una mano dietro la nuca e sistemandosi il berretto giallo, poi Calma aprì il portone degli studi ed entrammo uno dietro l'altro.

«Buongiorno»
«Ciao ragazzi»
Non feci in tempo a mettere la testa fuori dall'arco blu che ci separava dal palco del pomeridiano che le voci di Rudy e della maestra Celentano risuonarono forti e sicure nelle mie orecchie.
«Buongiorno» salutai io di rimando, per poi cercare il banco col mio nome dove mi sedetti.
«Probabilmente avete capito il motivo per cui siete qui, giusto?» chiese il mio prof, rivolgendosi a noi con un grande sorriso. Noi annuimmo «Beh, un bello squadrone, cosa dite?»
Ci mettemmo a ridere, mentre i miei occhi cadevano su ognuno dei ragazzi presenti, come per studiarli ulteriormente uno ad uno.
«Siamo molto felici di lavorare con voi» prese poi parola la maestra «Siete dei talenti, perciò vi faremo sudare molto perché sappiamo che avete i giusti strumenti per stupire e far innamorare il pubblico» fui felice di sentire quelle parole, era una persona dalla quale avrei voluto avere approvazione «Voi comunque continuerete a darmi del lei ovviamente»
«Anche io maestra?» intervenne Rudy, mettendola sul ridere.
«Umh...no, tu no. Ti dò questo privilegio»
«Mh, grazie Alessandra»
Lei fece segno di approvazione con la testa, poi si rivolse nuovamente a noi. In particolare a una di noi.
«Dai Carola, scendi»
La ballerina, presa alla sprovvista, si alzò in piedi e corse al centro del piccolo palco.

Ad uno ad uno, scendemmo tutti, rivivendo attraverso un piccolo filmato il nostro percorso qui dentro e ricevendo i complimenti da entrambi i professori.
«Bea, dai, vieni giù»
Presa da un leggero attacco d'ansia mi alzai dal banchetto e, prendendo il microfono, andai a posizionarmi al centro dello studio, in attesa che il monitor facesse partire il video sul mio percorso.

'Facciamo entrare Beatrice'
La mia figura, piccola e impacciata, apparve sul palco.
"Di sé scrive: Quando canto è come se non pensassi, mi libero da tutti i pensieri negativi. È come una cura"
Poi ci fu un taglio e si vide l'asta nera comparire davanti a me, mentre le mie mani tremolanti stringevano il microfono, cercando di non farlo cadere a terra per l'emozione.
Quando sentì la mia voce, la voce di sei mesi fa, capì quanto fossi indietro rispetto agli altri.
Anna, ricordo, aveva detto che 'non ero granché'. E aveva ragione: l'intonazione era giusta, si, ma il mio non era un canto armonioso come poteva sembrare al primo ascolto quello di Luca o Luigi. Ero imperfetta e non avevo profondità. Le parole di Ultimo risultavano, alle mie orecchie, prive di quella magia che lui riusciva a dargli e di quel senso di vuoto che ti si apriva nello stomaco mentre cantava, come recitando poesie.
Non so su che base Rudy mi scelse, cosa avesse percepito di così speciale in quel momento, ma vedendomi adesso capisco che sono migliorata, diventando quasi un'altra persona.

«Allora, ti va di cantarci qualcosa?» mi chiese Rudy, mentre mi mordevo il labbro inferiore.
«Si, certo»
Cosa c'era di meglio se non fare quello per cui vivevo? Quello con cui riuscivo finalmente ad esprimere me stessa?
Cantai 'Poesia senza veli'.
E questa volta la pelle d'oca la sentii anche io.

Qualche ora dopo
CHRISTIAN'S POV
Ero insieme a Serena e Nunzio quando aprii la porta della sala relax, trovando al suo interno Alex, Sissi e Aisha.
In quel momento la mia testa non poté che pensare una cosa: eravamo in squadra insieme!
Il sorriso di Alex formò come al solito dolci fossette, bucandogli le guance; corsi ad abbracciarlo, stringendolo a me e scompigliandogli i capelli.
Vidi Serena andare verso Aisha, e Sissi unirsi al loro abbraccio. Nunzio mi diede una pacca sulla spalla, iniziando a ridere ad alta voce.
Quando mi staccai dal mio compagno di stanza, recuperai in fretta il borsone e tutti insieme camminammo, felici, verso lo studio per incontrare di persona Raimondo e Lorella.

Quando passai il varco tra studi e palco con in spalla la mia sacca vidi, finalmente, i volti dei due professori super sorridenti ed entusiasti.
«Ciao ragazzi» ci salutò Lorella, mentre Todaro ci guardava con aria fiera «Felici di questa scelta?»
«Si, certo» rispondemmo noi, mentre cercavamo il nostro nome al bordo dei banchi.
Quando trovai il mio mi sedetti mettendomi bene a posto maglia e capelli, un tic nervoso che arriva quando sto un po' in ansia.
«Noi siamo super felici di poter lavorare con voi; spero sia un sentimento reciproco» continuò Raimondo. Noi annuimmo, poi vidi il suo sguardo cadere sui miei occhi.
«Dai Christian, scendi»
Il cuore prese a battere più forte e spostai il borsone da una parte per non pestarlo mentre scendevo i gradini. Mentre correvo giù Raimondo alzò le braccia, facendo vedere i bicipiti e io feci lo stesso, mettendomi a ridere, un po' per l'imbarazzo un po' per divertimento.
«Ho un video per te» disse poi, passandosi indice e pollice sul mento e guardandomi con occhi piccoli ma orgogliosi.
Alzai lo sguardo al monitor e quello che vidi mi fece fare un salto indietro nel passato.

'Ora, categoria ballo'
Il me di sei mesi fa entrò nello studio con faccia tesa e poco sorridente.
'Lui è Christian. Ha 18 anni e vive in provincia di Bergamo. Di sé scrive: "Quando ballo provo gioia, divertimento e ossigeno. È qualcosa senza la quale non potrei vivere. In poche parole è il mio ossigeno"
Ripenso a quando ho scritto quelle parole, a quanto fossi convinto della loro verità...
I miei pensieri vennero interrotti da un taglio del video che venne portato all'inizio della coreografia che avevo portato quel giorno.
Vedermi ballare in modo così acerbo rispetto a come mi sento e mi vedo adesso mi fece capire che i sacrifici che avevo fatto per arrivare fino a qui erano serviti, eccome.
Ricordo che Raimondo mi aveva detto che anticipavo la musica e che non finivo bene i passi, che dovevo respirare di più e prendermi il mio tempo. Guardando questo video capì quanto aveva ragione.
Alla fine vidi la mia faccia stupita e incredula immersa nei palmi delle mie mani e la maglia bianca col mio nome davanti a me.

«Allora? Cosa mi dici?»
Rimasi qualche secondo a pensare, ma l'unica parola che mi sembrava giusta in quel momento era 'grazie'.
Cercai di sforzarmi visto che solitamente rimanevo sempre in silenzio e quello che mi uscì mi piacque più di quanto potessi immaginare.
«Volevo ringraziarti perché mi hai aiutato sempre...sempre, e...adesso darò il meglio. Non voglio tornare a due settimane fa, ora si pensa solo ad adesso»
Il sorriso che mi apparve sul viso dopo quelle parole mi illuminò gli occhi.
«Non si molla!» esultai, poi, alla fine.
«Mai» mi seguì Raimondo, mostrando ancora una volta i bicipiti; io feci lo stesso, poi andai a posto, passando una mano sui capelli ancora scompigliati di Alex.

Spazio autrice
So che sono indietro e che dovrei mettermi in pari, ma preferisco scrivere dei bei capitoli recuperando più avanti, più che pubblicare roba senza anima e striminzita. Spero che questa scelta non vi dia fastidio, lo faccio solo perché ci tengo davvero tanto alla riuscita di questa storia.
Comunque...spero vi sia piaciuto questo piccolo capitolo "pre-serale".
Bacioni<333
(spero di non aver commesso troppi errori)

TᴜʀʙᴏJR /𝐶ℎ𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑎𝑛 𝑆𝑡𝑒𝑓𝑎𝑛𝑒𝑙𝑙𝑖/ ᵃᵐⁱᶜⁱ21/22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora