Dust Bones (Punk Harry Styles) [Italian translation]

014

Quando le cose erano nelle mie mani, finivo sempre per mandare tutto a puttane. Ero così infuriata per il fatto che lui non mi voleva. Che lui non era interessato a me quanto io lo ero a lui. Sì, aveva ammesso che ero attraente, ma io lo trovavo magnetico in tutti i sensi. Lodavo la sua pazienza e la sua tolleranza, ed allo stesso tempo il suo gene lodevole era irritante.

Paige irruppe nella mia stanza mentre ero sdraiata a pancia in giù, scarabocchiando qualcosa su un pezzo di carta. Non c'era niente di puramente divertente da fare lì. Quel giorno, Harry non si era fatto vedere, e avevo la sensazione che la prossima volta che saremmo stati nella stessa stanza sarebbe stato imbarazzante. Mi ero praticamente buttata addosso a lui.

"Voglio andare a fare shopping," affermò con un sospiro. Alzai lo sguardo dai miei fogli per guardarla, scrutando il suo outfit. Indossava un crop top bianco con una scollatura quadrata e dei pantaloni a vita alta. Scommetto che mio padre aveva speso centinaia di dollari solo per quell'outfit. Paige odiava le sue condizioni, ma si approfittava dei soldi.

I suoi capelli biondi erano raccolti in una coda, il suo delicato eyeliner era applicato perfettamente e le sue ciglia erano ricoperte di mascara marrone. In mano teneva una borsa, e si muoveva sui tacchi dei suoi stivali di marca con un sorriso stampato sul viso.

Per uno o due secondi, mi ero dimenticata che aveva quindici anni.

Con le sopracciglia leggermente aggrottate, posai le mani sul materasso e mi tirai su. "Va bene. Dove andiamo?" Iniziai a chiedere, indossando già delle infradito.

Paige sbuffò, alzando la mano. "Catalina, smettila di indossare quelle infradito. La moda è molto apprezzata ed è uno stile di vita qua in Europa. Tu hai più gusto di me, quindi usalo, per favore. Specialmente se esci con me."

Alzai le sopracciglia. Aveva un carattere così sfacciato e aggressivo. Ribelle e noncurante. La sua sicurezza si distingueva da quella degli altri.

"Apprezzerei che tu la smettessi di comportarti come se avessi trent'anni."

"Non ho intenzione di tenere il broncio perché ho quindici anni e non ho amici. Ho altro in mente, non ho tempo per essere una santarellina innocente di quindici anni," commentò, alzò un sopracciglio mentre inspirava, gonfiando un po' il petto. "Allora...papà e io abbiamo discusso alcune cose, e lui mi ha proposto di andare a fare shopping oggi. Niente budget."

"Meraviglioso," mormorai, questa volta frugando nell'armadio. Tirai fuori un crop top nero senza spalline insieme a un giacchetto in jeans che avrei arrotolato ai gomiti. Poi tirai fuori dei jeans stretti neri. Dopo aver rimosso i miei vestiti attuali, indossai un paio di zeppe marroni.

Paige mi esaminò. "Vedi, molto meglio."

Annuii d'accordo. Nonostante mi sentissi più comoda in un paio di pantaloni larghi e infradito, mi sembrava di sentirimi più in pace con il mio aspetto quando indossavo qualcosa a un livello più alto. Paige mi condusse fuori dalla mia stanza e mi portò nell'ingresso principale dell'enorme casa.

Ecco che apparve l'uomo che si era complimentato con il mio aspetto durante la conversazione con Harry. Indossava vestiti neri, i suoi capelli scuri erano tirati indietro, il che definiva la forma del suo viso perfetto. Se l'obiettivo di mio padre era quello di separarci dagli uomini in qualsiasi modo oltre al lavoro, allora stava fallendo miseramente.

Paige si lasciò sfuggire un piagnucolio smorzato, mordendosi il labbro. "Lui è Zayn. È responsabile di me quando quel vecchio idiota di cui ti ho parlato non è nei dintorni." Si avvicinò a me per sussurrarmi nell'orecchio. "Veramente ha una personalità, a differenza di quel Harry."

Quando pronunciò il nome di Harry, realizzai che lui era di fronte a Zayn, silenzioso come la notte. Paige aveva una cotta per Zayn, e lo mise subito in chiaro. Nonostante lui fosse più grande di lei di circa sette anni, la lasciai sognare. Mi rifiutai di guardare Harry per paura che mi avrebbe guardata pure lui.