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Zayn.

Aveva gli occhi fissi su di me da un po', i suoi occhi fecero avanti e indietro fra me ed il quadro elettrico dietro il tavolo vicino a me. Era appeso al muro e stava aspettando che i fusibili si bruciassero. Sfortunatamente, per Harry, dovevo far saltare un fusibile. Tutto in un secondo, inspirai bruscamente e sparai al quadro il più velocemente possibile.

Quella fu la prima pallottola.

Le luci si spensero immediatamente. Ogni uomo presente in quella stanza iniziò a sparare. La mancanza di luce tradì la maggior parte di loro. Varie gole bruciavano dalle urla di dolore o dalle grida determinate e arrabbiate che mi fecero venire il voltastomaco. Sentii un movimento accanto a me. Dei liquidi vennero spruzzati. Fu in quel secondo che mi accorsi che Harry stava lanciando le bottiglie piene di vapore tossico.

Mi accovacciai quando avvolse le sue grandi mani attorno alla mia vita, coprendo il mio corpo con il suo. Raggiungemmo molto velocemente il retro delle tende rosse di velluto. Quasi mi ruppi le caviglie quando i tacchi che sostenevano il mio peso fallirono nel farmi mantenere l'equilibrio. Mentre varie pallottole volavano nella grande sala da ballo, colpendo i muri e creando delle macerie, io e Harry fummo abbastanza fortunati da schivarne molti.

Era stata un'idea di Zayn. Saremmo potuti scappare, beh, io e Harry, se avessi sparato all'oggetto elettrico. La sua priorità principale non era tenermi al sicuro, ma fare in modo che l'organizzazione rimanesse in vita mentre mio padre era introvabile. Ma la sua arguzia e la mia precisione avevano salvato le possibilità di sopravvivere di nuovo.

Senza ulteriori indugi, io ed Harry fummo di nuovo fuori, in mezzo al calore della brezza. Non riuscivo a sentire bene, ma forse era a causa della mia adrenalina. Mi fermai per un breve istante e mi liberai dei tacchi. Il dolore nelle mie ossa era potente e dovetti sbarazzarmi della causa di esso per continuare.

Non sapevo quanti uomini morirono quella sera. Sapevo che erano tanti, ma speravo che Zayn e Liam non fossero stati uccisi. Ma ero sicura che fossero vivi, erano entrambi molto forti ed esperti. In quel momento, però, Harry aveva altri piani.

Accelerò mentre l'auto sfrecciava lungo la strada. Nel frattempo, il cuore mi batteva nelle orecchie, il mio sangue era caldo e l'adrenalina aumentava eccessivamente. Sibilai quando mi mossi sul sedile, tentando di guardare dietro di noi per eventuali visite sgradite.

Mi alzai il vestito, spostando la parte che rivelava la mia coscia sinistra. Con il labbro fra i denti ed il respiro pesante, vidi la chiazza di sangue sporcare il tessuto nero. Un auto suonò il clacson così forte che mi ripresi dal mio stato di trance. Ero stata sfiorata da una pallottola. Solo sfiorata.

Riposai il tessuto al suo posto, lo tenni fermo ed ignorai il dolore che al momento era lieve. L'avrei sentito dopo che il mio livello di adrenalina fosse diminuito.

"L'ho vista," sbottò lui, i suoi occhi verdi non lasciarono mai la strada. Oltrepassando macchine e motociclette, serrò la mascella e mi guardò per un istante. "Ha bisogno di essere curata, adesso."

Io dissentii. "Sto bene. Qualcuno potrebbe starci seguendo. Tutti sanno che sono qui."

"Andiamo all'ospedale. Il mio istinto mi dice che loro pensano che ti stia nascondendo di nuovo. Non cercheranno nei posti più ovvi," spiegò Harry con rabbia. "Ed ho bisogno che tu faccia silenzio e che collabori. Se non fossi stato così fottutamente gentile, tutto questo non sarebbe mai successo."

"Lui sapeva dove mi trovavo. Mentre tu eri lì, lui aveva due teorie," lo informai severamente e velocemente. "Uno, sarei rimasta nel nascondiglio che lui conosceva. Due; mi avresti portata con te. Scommetto che l'edificio dove ci siamo fermati a dormire è completamente distrutto ed è evidente che sono stati loro."

Dust Bones (Punk Harry Styles) [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora