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contenuto per adulti

Era garantito che la reazione di Harry al comportamento strano di Jinx avrebbe portato la tensione intorno a noi. Non sprecai tempo a pensare che Jinx fosse il problema, ma nella testa di Harry lo era, ed era anche una minaccia per il suo amore per me. Cercai di non lasciare che il suo comportamento autoritario fosse un peso, dato che lui era una persona che prendeva il controllo molto velocemente.

"Come ti senti? Piuttosto affamata?" Commentò mio padre durante la cena. Il tavolo era lungo e lucido fino a splendere perfettamente. Lui era seduto in fondo ed io di fronte a lui.

Alzai lo sguardo dopo aver quasi inalato il mio cibo. Più velocemente mangiavo, più volevo mangiare. Stavo morendo di fame, notando a malapena la mancanza della volontà di mangiare in quegli ultimi giorni.
Ero solo contenta che ne fossi capace.

Intorno alla stanza c'erano delle guardie, una di loro era Harry. Si era appoggiato al muro, le sue braccia erano incrociate sul petto. Un apparecchio era situato intorno al suo orecchio. Indossava una camicia nera, fresca e pulita, pantaloni neri e scarpe nere. L'intera squadra aveva di nuovo il suo abbigliamento.

Spostai lo sguardo sul mio piatto quasi vuoto. "Sto bene, grazie." La mia risposta fu breve e rapida. Ma appropriata, altrimenti avrebbe pensato che fossi arrabbiata o che stessi nascondendo qualcosa. Quindi, mi comportai come se andasse tutto bene.

Non che non mi fidassi di mio padre. Lo stavo facendo solo perché, per una volta, stavo cercando di fare la cosa giusta. Con le immagini di Harry che mi pugnalava alle spalle e di mio padre che rinunciava a me per il bene dei suoi soldi e del suo potere...non pensavo proprio che quello che stavo facendo in quel momento fosse giusto.

Scappare non avrebbe risolto niente. Molto probabilmente, sarei stata catturata dopo poche ore dalla mia fuga, per poi essere portata da Fray stesso. Almeno con Harry, sapevo che ci fosse la possibilità che sarei stata al sicuro.

Il tintinnio delle posate ed il silenzio teso apparvero di nuovo.

Lui annuì lentamente, prendendo un tovagliolo e pulendosi gli angoli della bocca. "Molto bene, allora. Come va con la lettura e lo studio?"

Desideravo potergli dire la verità con rabbia. Che la mia versione di leggere e studiare era stata avvolta dalle coperte mentre Harry mi dava piacere e mi faceva sua. Sarebbe stato davvero uno sfogo...letteralmente.

"Bene," risposi con leggerezza, prendendo la forchetta e separando il salmone dal purè di patate. "Come sta mamma?" Gli chiesi improvvisamente.

Smise di picchiettare gli angoli della bocca, riposando il tovagliolo sulle sue gambe con un'espressione severa.

"Sai bene che non parlo con lei. Non so cosa stia facendo quella donna, e nemmeno tu dovresti preoccupartene," disse freddamente.

Mi morsi duramente l'interno della guancia. Con la mascella serrata, dissi, "Sai bene che lei è mia madre. Ho il diritto di avere sue notizie."

"Non voglio sentire --"

"Certo che non vuoi! Non vuoi mai. Le mie parole sono tutti i corpi morti per i quali sei responsabile," gli feci coraggiosamente notare, pentendomene subito.

Si alzò, la sua sedia non fu silenziosa come i corpi presenti nella stanza. Mi irrigidii quando annunciò, "Tua madre è una stronza debole ed emotiva. È fuggita!...e mi ha lasciato con te e Paige, perché era negligente. Lei è stato un errore, e non posso sopportare che gli errori mi distraggano. E chiudi la bocca prima che tu ne subisca le conseguenze."

Mio padre camminò verso di me ed afferrò così forte la mia mascella che sibilai. Le mie labbra si unirono in una linea mentre alzava la mia testa per fare in modo che lo guardassi. Ero troppo infuriata e addolorata per controllare le mie azioni potenzialmente lunatiche.

Dust Bones (Punk Harry Styles) [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora