1. Chi nun more se rivede

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1. Chi nun more se rivede.

"A Cupido,
li mortacci tua,
cambia lavoro"

-Pischello.

Tra i modi di dire romani è forse il più noto al di fuori di Roma, ma nel caso non lo sappiate il significato di "pischello" è "ragazzino." La storia di questo termine è molto complessa, a partire dalla sua etimologia. Pasolini, in particolare, usava una sfumatura ben precisa di "pischello", che secondo lo scrittore e regista di "Ragazzi di vita", indicava ragazzi di strada, con un particolare stile di vita e modo di fare.

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(Ricordate di lasciare una stellina per supportarmi🌟)

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Due settimane dopo.

«Giulia! Ilenia! Svegliatevi!».

La voce di mia madre la mattina è insopportabile. Apre le tende della camera facendo sì che la luce del sole sia diretta verso la mia faccia e quella di mia sorella. Io e Ile dormiamo nella stessa camera. Abbiamo la stanza più spaziosa della casa, fornita persino di una cabina armadio. I miei genitori non hanno voluto separarci e da un lato è stato meglio così, questo ha sicuramente contribuito a creare tra di noi un rapporto così stretto. Dall'altro lato avrei voluto un po' più di privacy.

Ilenia si alza subito dal letto. È sempre stata la più mattiniera delle due.

«Non ho voglia! Io non ci voglio andare più a scuola!», dico io coprendomi il viso con il lenzuolo. Nonostante sia settembre e faccia ancora caldo, io dormo coperta, altrimenti non riesco a prendere sonno e perché probabilmente verrei rapita dai mostri nascosti sotto al letto.

«Ah si? Va bene».

Detto questo mia madre, Francesca, si allontana dalla stanza.

Io mi scopro lentamente e mi metto a sedere. È proprio quando si arrende che bisogna avere più paura. Decido quindi di alzarmi dal letto e lavarmi la faccia per svegliarmi. 

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