𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚:
"Non voler soffrire": questo è il motto che Giulia Rossi si è imposta per proteggere se stessa. Vivere a Roma, circondata da una famiglia che la adora e dalle sue tre inseparabili amiche, non basta a cancellare il dolore che l'ha segnata...
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43. Euforia spezzata.
"Nun fate la guerra, nun fate manco l'amore... fateve i cazzi vostri."
-Me stai a sgara' li cojoni
Questa espressione, traducibile come "Mi stai rompendo le palle", viene utilizzata per indicare che qualcuno sta diventando particolarmente fastidioso o che i suoi discorsi sono diventati pesanti.
🦋
(Premessa prima di leggere il capitolo. Le prossime righe conterranno altre scene di sesso esplicite🔥, quindi consiglio la lettura solo a un pubblico adulto e consapevole. Se non volete leggere vi consiglio di fermarvi dopo l'ultimo "messaggio" di Cesare a Tommaso e riprendere dopo la divisione delle parti. Lettore avvisato, mezzo salvato👀🔞)
(Ricordatevi di lasciare una stellina per supportarmi🌟)
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Avete presente quando si è talmente leggeri da non lasciarsi turbare dai problemi, dall'ansia, dal rimorso. Quando la mente è un bosco vuoto il cui unico suono è il cinguettio degli uccelli e il soffio del vento, quando l'aria fresca del mattino ti accarezza la pelle e le ciocche dei capelli danzano con essa. Ecco come mi sento, e come vorrei poterlo essere per sempre...
Ieri sera, a cena, Giulia mi ha finalmente rivelato chi va a trovare in ospedale così di frequente e ho scoperto che l'ospedale in cui va è proprio dove ho perso lei. E potrebbe essere altrettanto probabile che sua madre sia la dottoressa che l'ha operata.
Come al solito, il suo ricordo mi causa una fitta al petto come un coltello che penetra nella carne, lentamente, e sembra non arrivare mai al fondo. È conficcato lì, all'altezza del cuore, e continua a farmi male, sempre.
Eppure, nonostante la lama affilata che mi tormenta l'anima e la mente, guardare Giulia, completamente nuda, che dorme accanto a me mentre un raggio di sole le solletica il volto, mi fa sentire in quel bosco lontano, in pace. Anche la notte che abbiamo trascorso è stata serena, nemmeno l'ombra dell'incubo che mi tormenta ogni volta che mi abbandono al sonno.