12. Te do 'na pallonata

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12. Te do 'na pallonata.

" 'A vita è come na partita a cricket.
Come cazzo se gioca a cricket?"

-Pijottà

Meno celebre del termine "piotta", "pijottà" è in ogni caso un verbo molto usato dai romani. Entrambe le parole hanno a che fare con il numero 100, questo è sicuro, sull'etimologia ci sono invece poche certezze. Luigi Matt dice che il termine "piotta" è entrato a far parte della quotidianità romana a partire della seconda metà del Novecento e che le prime tracce letterarie le si trovano in Pasolini, ma è difficile definire un quando e un come. Ad ogni modo, c'è poca discussione sul significato di pijottà, che vuol dire "andare velocemente", "sbrigarsi" (letteralmente sarebbe "andare a 100 all'ora").

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(Ricordatevi di lasciare una stellina per supportarmi🌟)

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«Giulia!». La voce potente di mia madre mi fa sussultare.

«Ilenia!». Urla ancora spalancando la finestra e aprendo le tende.

Mi porto il lenzuolo fin sopra la testa per evitare che la luce mi accechi, e per convincermi del fatto che possa dormire ancora un po'.

Il rumore delle lenzuola a poca distanza da me mi fa intendere che Ilenia, senza protestare, si stia alzando, diretta verso il bagno.

«Giulia! Alzati! Ma ti rendi conto che sei grande e potresti comprarti una sveglia?», mi rimprovera la voce squillante di mia madre, mentre mi scopre il corpo, facendomi venire la pelle d'oca.

«Non la sentirei comunque!», le urlo di rimando, ma vedo solo la sua figura scomparire oltre la porta in legno bianco.

Mi stropiccio gli occhi e lascio che la luce di questo nuovo giorno mi illumini. Fisso lo sguardo sul soffitto e penso a quello che è successo appena due sere fa. Dopo aver pianto tutta la notte, stretta tra le braccia di mia sorella, il mattino seguente ho raccontato tutto a Ilenia e le ho fatto giurare di non dire nulla ai nostri genitori. Ho ricevuto un milione di messaggi e chiamate dalle mie amiche che volevano che raccontassi ogni dettaglio di quello che è successo, ma ho deciso di fare loro una descrizione molto generale. Adesso mi sento meglio però. Mi sono alzata con una nuova consapevolezza: sono libera.

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