𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚:
"Non voler soffrire": questo è il motto che Giulia Rossi si è imposta per proteggere se stessa. Vivere a Roma, circondata da una famiglia che la adora e dalle sue tre inseparabili amiche, non basta a cancellare il dolore che l'ha segnata...
Come la descrivo questa sensazione? Che nome do al battito frenetico del mio cuore in questo momento? Forse dovrei concentrarmi sul calmarmi e tirare un respiro profondo.
La mia testa è invasa da mille paranoie e il petto sembra esplodermi mentre mi allaccio le scarpe, pronto per uscire.
È domenica, oggi io e Giulia usciamo, andiamo allo stadio.
A vedere la Roma.
Ricevere i biglietti proprio da lei, da Giulia, mi ha fatto toccare il cielo con un dito, ma che dico? Ho raggiunto la luna.
L'ho visto dai suoi occhi, dai suoi sospiri, dal suo sorriso. L'armatura è crollata, nonostante non voglia che me ne accorga, io l'ho visto.
Mi ritrovo a sorridere, ma del resto ci ho fatto l'abitudine.
Mi basta pensare a lei per essere felice.
«Papà, mamma! Io esco!», urlo afferrando le chiavi della Vespa.
«Stai attento!», dice la voce di mia madre, dalla camera da letto.
«E speramo ce porti fortuna 'sta pischella», aggiunge mio padre, accanto alla mamma, mentre è già pronto a collegarsi alla televisione nella loro camera per guardare la partita.