34. Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo?

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34.Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo.

"Ricorda: mejo esse sinceri e 'ncazzati
che farsi e sorridenti."

-Abbozzà

Verbo fondamentale perché usato spessissimo: vuol dire "sopportare pazientemente, tollerare, subire passivamente".

🦋

(Ricordatevi di lasciare una stellina per supportarmi🌟)

[  ▶︎ ] 𝗦𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗹'𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗶 "𝗗𝗮𝗻𝗰𝗶𝗻𝗴 𝘄𝗶𝘁𝗵 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝗴𝗵𝗼𝘀𝘁" 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝗵𝗮 𝗔𝗹𝗲𝘅 𝗦𝗹𝗼𝗮𝗻

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[ ▶︎ ] 𝗦𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗹'𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗶 "𝗗𝗮𝗻𝗰𝗶𝗻𝗴 𝘄𝗶𝘁𝗵 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝗴𝗵𝗼𝘀𝘁" 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝗵𝗮 𝗔𝗹𝗲𝘅 𝗦𝗹𝗼𝗮𝗻. (﹙˓🎧 ˒﹚)

Si dice che il tempo guarisca qualsiasi ferita, che tutto passi, che nulla è irreparabile.

Che cazzata.

Semplicemente si impara a convivere con il dolore, con la sofferenza, con il rimorso. Ci si abitua a soffrire, sempre. Non si perde la memoria di ciò che ci ha fatto stare male, di ciò che ci ha segnato. Le ferite, i tagli e le schegge di vetro sono ancora lì. Conficcate in profondità, nella mia pelle. Ho deciso di lasciarle lì, di imparare a conviverci.

«Cesare, ci sei?».

Ci sono? Sì, ci sono, eppure vorrei che ci fosse anche lei con me.

Annuisco alla mia psicologa, seduta di fronte a me con il suo solito taccuino nero stretto tra le esili dita, sempre lo stesso da un anno e mezzo a questa parte. Nessuno, a parte Tommaso e i miei genitori, sa che sono in cura presso la dottoressa Ferrari, l'unica a quanto pare in grado di leggere le mie emozioni. L'unica che sa che io sto ancora male. Molto.

«Raccontami cosa è successo, hai anticipato il nostro appuntamento. Da cosa dipende?», domanda calma sistemandosi sul naso gli occhiali dall'enorme montatura nera che tanto la caratterizzano.

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