𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚:
"Non voler soffrire": questo è il motto che Giulia Rossi si è imposta per proteggere se stessa. Vivere a Roma, circondata da una famiglia che la adora e dalle sue tre inseparabili amiche, non basta a cancellare il dolore che l'ha segnata...
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8. Lui è 'a ferita mia.
"Er dolore fisico se sopporta, è quello ar core che nun se regge"
-Scapoccià.
La capoccia è la testa e chi scapoccia sta perdendo la testa, cioè sta impazzendo.
🦋
(Ricordatevi di lasciare una stellina per supportarmi🌟)
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Un mese prima...
«Ma Giulia...ancora con quello skateboard?»Sono appena arrivata davanti casa mia dopo essere andata a trovare i miei nonni a casa loro.
Ad aspettarmi c'è Flavio con indosso una maglietta a maniche corte nera, pantaloni color cachi e scarpe da ginnastica, tutto rigorosamente delle migliori marche esistenti sul mercato.
Con un gesto del piede prendo lo skateboard in mano e a passo spedito mi dirigo verso l'alta figura del mio ragazzo. Il suoi capelli neri sono in perfetto ordine e l'accenno di barba rigorosamente rasato.
«Ciao anche a te», dico semplicemente posandogli un bacio leggero sulle labbra.
«Quante volte ti devo dire che quell'aggeggio non ti si addice?», continua a protestare senza salutarmi e senza ricambiare il bacio.
«Che ci fai qui?», chiedo mentre inizio a cercare nella borsa le chiavi di casa.
«Volevo farti una sorpresa». Mi volto verso di lui a guardarlo e vedo che si sta grattando nervosamente il retro della nuca. Noto immediatamente che c'è qualcosa che non va.
«Sicuro di stare bene?», domando avvicinandomi al suo viso.
«Giulia! Volevo solo farti una sorpresa! C'è qualcosa di strano in questo?», sbotta all'improvviso mettendosi sulla difensiva.
