𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚:
"Non voler soffrire": questo è il motto che Giulia Rossi si è imposta per proteggere se stessa. Vivere a Roma, circondata da una famiglia che la adora e dalle sue tre inseparabili amiche, non basta a cancellare il dolore che l'ha segnata...
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25. Io e Cesare? Manco pe' sogno!
"Quanno me dicono fidate, me viè sempre in mente mi madre quanno me diceva viè qua che nun te faccio niente."
-Adavede
Letteralmente significa "devi vedere", in realtà viene usato per ribadire o confermare quello che è appena stato detto.
🦋
(Ricordatevi di lasciare una stellina per supportarmi🌟)
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«Sono contenta per Ginni», dice Marta con tono tranquillo. Ormai le vacanze natalizie si avvicinano e la situazione di Ginevra è migliorata grazie all'aiuto di sua madre. I suoi genitori stanno attualmente divorziando. La signora Bartoli ha provato a parlare con il marito, senza però ottenere alcun risultato. Sembra quindi che le due donne potranno contare solo l'una sull'altra. Dopo il riavvicinamento di Ginevra con sua madre, solo una settimana dopo, hanno sporto denuncia nei confronti di Matteo Socci.
La polizia ha iniziato subito a indagare sul ragazzo. Servono ulteriori prove, poi si potrà procedere all'arresto.
Sperando che basti...
Il padre di Ginevra continua a lavorare nello studio legale Socci, arrivando addirittura a schierarsi contro la sua stessa famiglia. Matteo ha provato varie volte a "parlare" con Ginevra, ma lei ha proceduto a tenere le debite distanze iniziando con il cancellare il suo numero di telefono. Anche la famiglia di Matteo gli ha sconsigliato di avvicinarsi ulteriormente alla ragazza e spera che la polizia non trovi prove sul male che ha fatto a Ginevra, o lo studio legale del padre verrà travolto dallo scandalo.
«Sì, ma non riesco a stare tranquilla. Per quale motivo servirebbero altre prove!», esclamo alzando la voce.
«È assurdo, lo so, speriamo solo che Ginevra non debba più vedere quel pezzo di merda», conclude Luna.
