𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚:
"Non voler soffrire": questo è il motto che Giulia Rossi si è imposta per proteggere se stessa. Vivere a Roma, circondata da una famiglia che la adora e dalle sue tre inseparabili amiche, non basta a cancellare il dolore che l'ha segnata...
Questo è risaputo da tempo. Per quanto si cerchi di sotterrare sotto strati e strati della propria psiche la verità, questa riesce sempre a trovare uno spiraglio, anche minimo, per uscire allo scoperto.
Non si può vivere nella menzogna, non si può portare per tutta la vita il peso di una bugia.
Eppure sembra che l'essere umano sia progettato per questo. Per autodistruggersi, per auto sabotarsi, per godere della propria sofferenza. Non sarebbe più semplice liberarci di quel peso che ci opprime, di quel dolore che dalla mente arriva al cuore e poi alla pancia?
No. Dobbiamo imparare a conviverci con quella bugia, con quella verità non detta, finché non veniamo completamente consumati, o finché quella stessa verità celata finisce per travolgere le persone che ci stanno attorno, quelle che non c'entrano nulla, coloro che diciamo di amare.
Anche Flavio avrebbe potuto dirmi qual era il suo vero obiettivo con me. Usarmi, intrappolarmi, per poi buttarmi via come se fossi solo una qualunque cartaccia sporca.
E quella sua verità, uscita allo scoperto troppo tardi, mi ha travolta, mi ha cambiata. Avevo detto che non mi sarei più fidata di nessuno, ha fatto sì che ergessi delle barriere intorno al mio cuore, dure e resistenti, impedendo a chiunque di sfondarle.