𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚:
"Non voler soffrire": questo è il motto che Giulia Rossi si è imposta per proteggere se stessa. Vivere a Roma, circondata da una famiglia che la adora e dalle sue tre inseparabili amiche, non basta a cancellare il dolore che l'ha segnata...
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2. Er Principe Azzurro.
"Se c'hai paura de rimanecce male, nun te aspettà niente dalla gente"
-Accollasse
Tra i detti romaneschi, non c'è espressione che riassuma meglio la filosofia del romano medio: accollasse significa "essere di peso", "aggiungersi senza essere stato invitato/a" eccetera. Il verbo "accollare" viene anche usato in senso transitivo ("mi ha accollato sua sorella") e viene anche sostantivizzato ("è proprio un accollo!", che vuol dire "è proprio una scocciatura!"). A un accollo, in genere, si chiede di accannare.
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(Ricordate di lasciare una stellina per supportarmi🌟)
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«Tu!», esclamo incredula.
«Tu!», esclama Luna un secondo dopo.
Marta e Camilla passano lo sguardo da me alla mia amica.
Il ragazzo della Vespa mi sorride. Sembra divertito dalla situazione.
Per favore fa che non faccia parte dei ragazzi che verranno trasferiti nella mia scuola!
«Io? Scusa ci conosciamo?». Questa volta è la voce di Niccolò che parla rivolto verso Luna.
Mi giro verso la mia amica. Adesso capisco la sua reazione. Sembra che da un momento all'altro possa svenire e cadere per terra, ed è per questo che Marta le si avvicina e le posa la mano sul braccio.
Nel mezzo tra lo sconosciuto della Vespa e Niccolò c'è un altro ragazzo più basso, con folti capelli ricci che gli sfiorano le sopracciglia e con occhi grandi e marroni. Le labbra sono carnose e il naso è lungo e sottile. Tra le mani stringe un piccolo quaderno rosso e una penna e guarda con fare interrogativo sia me, sia il ragazzo biondo, sia Niccolò.
Ecco perché lo sconosciuto della Vespa mi era così familiare! Circa un anno fa la nostra scuola ha organizzato una gita scolastica di tre giorni e oltre alle classi del nostro istituto, si sono unite anche quelle del liceo che, a quanto ho capito, frequenta lui.
