3. Videochiamata

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"E quando trovi la persona che ti guarda esattamente come vuoi essere guardata, è fatta. Gli occhi non mentono."
-Fonte Tumblr

Faccio un altro tiro dalla sigaretta che tengo tra le dita e poi mi giro verso Eva, la mia migliore amica, che sta osservando la foto profilo di Alexis su whatsapp. La guardo mentre annuisce appena, come in segno di approvazione, poi mi ripassa il telefono.

"Esme, perché non gli scrivi? È dolce, gentile, simpatico ed è pure bello, cosa vuoi di più dalla vita?" me lo chiede quasi con fare scioccato, mentre io osservo la chat vuota e la scritta 'online' appena sotto il suo nome.

Beh, in realtà non so perché non lo abbia ancora fatto. Magari perché temo che la bella serata che abbiamo passato in modo casuale, non si replicherebbe in modo altrettanto fantastico se la organizzassimo. Presumo che abbia paura di rimanere delusa da ciò che nella mia mente è, fino a ora, perfetto.

"Non so... non saprei nemmeno che scrivergli."

Eva mi lancia immediatamente uno sguardo assassino, mentre mi ruba la sigaretta e fa un tiro. La scruto mentre aspira il fumo e poi lo butta fuori, quasi come se stesse pensando attentamente a ciò che deve dirmi. "Non lo trovi da nessun'altra parte un ragazzo così, poi si vede lontano un miglio che ti piace."

Mi acciglio immediatamente sentendo le sue parole e poi scuoto appena il capo "Ma che dici? Non dire sciocchezze. È solo che sono rimasta colpita dal suo modo di fare."

"Solo?" mi deride scherzosamente "Per non parlare del fatto che hai detto tipo una decina di volte che ha gli occhi chiari e che ti hanno trasmesso tanta tranquillità." questo è vero, ma è normale che sia così visto la situazione che ho vissuto e come poi lui mi ha aiutata.

"È carino, ok?" vabbè forse un po' più che carino, ma non è il caso di alimentare la sua teoria sul fatto che lui mi interessi "Ma non saprei cosa dirgli per messaggio. Dal vivo è stato tutto molto naturale."

"Allora chiedigli di rivedervi." lo dice con così tanta naturalezza che per poco non mi va di traverso la mia stessa saliva "Se non avesse voluto accadesse, non ti avrebbe lasciato il numero, non pensi? Magari sta aspettando che tu gli scriva."

Magari sì... o magari no... "Ok, gli scriverò. Però ora dobbiamo rientrare." mi alzo dal gradino e mi pulisco i jeans, visto che è finita la pausa e dobbiamo tornare dentro al bar per continuare il nostro turno di lavoro.

Lei sbuffa annoiata, poi mi tende la mano e io la aiuto a rialzarsi, mentre ridacchio. Dopodiché torniamo dentro, con sottofondo le sue lamentele sul fatto che oggi non ha voglia di nulla se non di dormire fino a tardi. Io mi limito a stare in silenzio, mentre la mia mente inizia a ripercorrere la serata di ieri con Alexis e, senza nemmeno accorgermene, mi ritrovo a pensare cosa succederebbe se ci vedessimo anche oggi e replicassimo una serata simile.

Il solo pensiero di ritrovarmi in auto con lui a chiacchierare mi stringe il cuore in una morsa piacevole...

Mi sistemo dietro il bancone del bar e, appena mi viene fatta la prima ordinazione, mi obbligo a tornare con i piedi per terra, lasciando momentaneamente in stand-by la questione Alexis.


*****

Giro e rigiro il telefono tra le mani mentre continuo a fissare la chat di Alexis. Il suo ultimo accesso risale a qualche minuto fa, perciò questo mi fa intuire che sia ancora sveglio.

Mi stringo nel mio plaid, sentendo un leggero freddo pungermi, poi decido di iniziare a digitare il messaggio. Ho pensato a cosa scrivere durante il viaggio di ritorno a casa e ogni cosa mi sembrava sciocca o scontata, finché non mi è venuta un'idea.

'Stavo pensando al tuo famoso hamburger, penso dovresti farmelo provare.' rileggo e decido di inviare, senza nemmeno scrivergli che questo è il mio numero. Ho come la sensazione che capirà immediatamente e comunque che sono io.

Continuo a fissare il messaggio e, in pochi secondi, le due spunte di whatsapp diventano blu, indicando così che ha visualizzato il messaggio. Sorrido come una cretina e aspetto che inizi a scrivere, invece il suo 'online' si trasforma subito in ultimo accesso.

Per qualche secondo rimango a fissare la scritta che indica che è uscito da whatsapp senza rispondermi e sento una sensazione di disagio avvolgermi completamente. Però, prima che possa farmi chissà quali domande e paranoie, il suo nome appare nel mio schermo, segnando l'arrivo di una videochiamata.

Sussulto e lancio il telefono sul letto, come se fosse una patata bollente. Poi mi giro verso destra e lancio una rapida occhiata allo specchio, per valutare le mie condizioni. Non sono presentabile. Ho delle occhiaie oscene e i capelli legati in modo disordinato come se mi fossi appena svegliata, ma comunque non posso non rispondere dato che gli ho scritto io per prima e che, inoltre, è passato così poco tempo che non posso fingere di non aver visto la chiamata.

Afferro nuovamente il mio cellulare e poi rispondo alla telefonata, mentre il mio cuore accelera notevolmente, e la cosa non migliora quando il suo viso appare davanti ai miei occhi.

"Aspettavo il tuo messaggio, ma pensavo mi chiedessi di uscire, non che volessi solamente sfruttarmi per le mie conoscenze sul cibo." si finge offeso mentre io scoppio immediatamente a ridere.

Lo osservo mentre si sdraia sul divano e poi mette un braccio dietro il collo, come per mantenere la testa un po' sollevata. È così carino in questo momento...

"Mi hai parlato così tanto di questo panino che ora voglio assaggiarlo, prenditi le tue responsabilità."

"Ok ok, mi prenderò le mie responsabilità. Domenica sera potremo mangiare insieme." mi propone con naturalezza "Purtroppo non posso fino ad allora."

Annuisco immediatamente e, senza pensarci su, accetto la sua proposta. Non ho bisogno di aspettare prima di dirgli di sì, so già da ora che voglio rivederlo, inutile nasconderlo.

"Va bene. Sposterò il mio giorno libero, sarebbe dovuto essere domani, ma andrà bene domenica." non sono una che solitamente chiede cambi turno o giorni liberi, perciò non penso ci saranno problemi con la mia richiesta. "Tanto la via di casa mia la hai già."

"Sì, esatto. Comunque dopo aver assaggiato quel panino, mi amerai alla follia, preparati." scherza ridendo e facendo ridere anche me di rimando "Sono felice che tu mia abbia scritto, Emi." il suo tono si fa serio mentre pronuncia la seconda frase e il mio stomaco si stringe esattamente come ieri, appena sento il nomignolo che mi ha attribuito.

Mi sposto un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, con fare imbarazzato, e sorrido leggermente, continuando a osservare i suoi occhi chiari attraverso lo schermo. Non ho idea di come sia possibile, ma mi rasserenano anche in questo modo.

"Non sapevo se farlo." decido di essere sincera "Per il semplice fatto che avevo paura di dare fastidio, poi non so..."

"Quale fastidio? Ogni volta che mi ha squillato il telefono, oggi, pensavo fossi tu." ride con leggerezza dopo avermi confessato ciò, mentre io sento sempre di più le farfalle svolazzare nel mio stomaco. Ma cosa mi prende? Dopo una sola serata insieme poi. "Hai fatto più che bene, altrimenti mi sarei piazzato fuori dalla pizzeria finché non ti avrei rivista."

Scoppio a ridere immediatamente e scuoto appena il capo "Sei proprio indescrivibile."

Si porta la mano sul petto e mi fa l'occhiolino con fare compiaciuto "Direi che questo è un bellissimo complimento e io sono onorato di essere così per te."

E mentre lui scherza e sorride in quel suo modo particolare, io mi perdo immediatamente a pensare che, se continueremo in questo modo, questi sentimenti strani e inaspettati che sento dentro potranno solamente crescere.

Nota: 20:13 ehi raga, come va? Spero bene. Ecco un nuovo aggiornamento, a grande richiesta. Spero vi piaccia.

Detto ciò, vi auguro una buona serata. Baci, Ele🤍

Semplicità||Alexis SaelemaekersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora