33. Fantasma del passato

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"Tutti hanno sofferto. Chi ne fa argomento per vantarsi.
Chi per avanzare pretese. Chi per giustificarsi.
E chi non ne parla mai.
Perché ha sofferto davvero."
-Fabrizio Caramagna

È passata circa una settimana dalla visita di mia madre e, da allora, abbiamo passato insieme qualche pomeriggio mentre non lavoravo. È difficile stare con lei, sento ancora addosso i segni della sofferenza per tutto ciò che abbiamo passato, ma so che piano piano mi passerà.

Non sono sola. Ho i miei amici, che non mi hanno lasciato sola nemmeno per un secondo durante questi giorni. E poi ho Alexis. Lui mi è stato vicino e mi ha dimostrato di tenere a me e di voler solamente il meglio. Mi ha fatto capire che non ho sbagliato a darci un'altra possibilità, nonostante avessi paura che potesse farmi ancora male.

Doriano aveva ragione, temevo di perdonarlo per colpa del mio passato. Ero bloccata in un limbo a causa della sofferenza che ho provato. Bloccata dalla paura, ma non posso lasciare che quel dolore mi rovini anche la prospettiva di un futuro felice, mi ha già condizionato troppo anni fa. Ora basta, mi merito di essere felice, mi merito di vivermi questa relazione fino in fondo, riniziando daccapo.

"Sai Emi, stavo pensando che è arrivato il momento che tu venga allo stadio a vedermi, e magari dopo la partita possiamo unirci agli altri e cenare tutti insieme!" Alexis si accomoda accanto a me sul divano e mi posa una mano sulla coscia, mentre parla del progetto che aveva pensato. "Olivier sarebbe felice di presentarti sua moglie, soprattutto sarebbe felice di non sentirmi più parlare di te che non mi vuoi. L'ho fatto in continuazione. Tutti ti conoscono in squadra, senza nemmeno averti mai visto."

Rido per le sue parole e mi perdo a osservare i suoi occhi azzurri, sono così limpidi che mi ci perdo dentro ogni volta. "Beh, sono sicura che abbiano fatto in modo che trovassi il coraggio di venire da me più volte." e nonostante all'inizio mi incazzavo terribilmente per questa sua insistenza, sono consapevole che se avesse lasciato perdere ora ci saremo completamente persi e non saremo qui.

"Mi hai odiato per questo." me lo ricorda con un pizzico di divertimento, mentre mi sposta un ciuffo di capelli e me lo incastra dietro l'orecchio. "Ma io sapevo che noi siamo fatti per stare insieme, certe cose le senti a pelle. E io ho sentito che eri la persona giusta per me, quando hai iniziato a parlare sul sedile della mia auto. Io lì ho capito che non ti avrei più voluta lasciare."

Sorrido intenerita dalle sue parole e mi perdo ad ascoltare il suo bellissimo accento. Mi fa impazzire il modo in cui parla. È davvero attraente il suo modo di parlare, ma allo stesso tempo lo rende molto dolce.

Poso la mia bocca sulla sua e lo bacio dolcemente, mentre lui ricambia all'istante. La sua mano accarezza i miei capelli e, con una mossa rapida, mi fa sedere su di sé. Io porto le braccia intorno al suo collo e approfondisco il bacio. Dopo qualche secondo diventa più passionale e meno dolce, facendomi tremare il cuore e persino l'anima.

Sposto le mani sul suo petto e lo accarezzo, infilandole sotto la maglia nera che ha addosso per poter accarezzare direttamente la sua pelle. Mi era mancato così tanto, tutte queste emozioni che mi investono quando sono con lui mi erano mancate terribilmente.

"Ti amo, Emi..." Lo sussurra appena, ma riesco a sentirlo chiaramente. Sento i brividi sulla pelle cosa che non migliora quando aggancio i suoi occhi. "Riprendo a respirare ora che sei qui. Torno a essere l'Alexis di una volta... anzi direi che sono una versione migliore perché tu mi rendi migliore."

"Ti amo anche io... e sono felice di essere qua ora." gli sfilo la maglia e la lancio in una parte a caso della stanza "Sono qua perché è evidente che da quando ti conosco, non posso stare lontano da te. Siamo fatti per stare insieme. E ora non ho più paura di dirtelo." bacio dolcemente la pelle sulla sua spalla, mentre lui stringe forte i miei fianchi. Dopodiché affonda il viso sul mio collo e ispira profondamente il mio profumo, quasi come se si stesse drogando di me.

"Non ti lascerò mai andare. Mai più. Non rovinerò più le cose con te. Questo è il nostro nuovo inizio."

Sento il cuore andare veloce per le sue parole e per le sue carezze, ritrovandomi a sorridere in modo naturale, senza quasi accorgermi. Lui mi fa stare bene. Mi fa sentire a mio agio. Mi fa sentire a casa. Ed è tutto così naturale. È stato così dal primo momento nella sua auto. E il fatto che ora posso bearmi nuovamente di quelle magiche sensazioni, mi fa desiderare di avere tutta la vita disponibile da condividere con lui. Perché è ciò che voglio ora ed è ciò che voglio nel mio futuro.

Nonostante la paura di farmi male, voglio lui, perché senza lui tutto perde colore, e non voglio mai più vivere in bianco e nero.

*****

Non riesco a smettere di osservare Alexis mentre ride spensierato e in modo naturale. È così a suo agio mentre chiacchiera con Olivier e Theo, e capisco bene quanto sia legato alla sua squadra e ai suoi compagni. Anche in campo, oggi, ho visto quanta grinta ci mette. Ho capito chiaramente quanto ama il suo mestiere, un mestiere che è anche la sua passione più grande.

Mi sono davvero divertita allo stadio. Le ragazze e mogli degli altri mi hanno accolta in modo molto caloroso, e subito mi hanno coinvolta in tutti i loro discorsi, addirittura invitandomi già a uscire con loro settimana prossima, visto che avevano organizzato una giornata senza figli e senza uomini, e io ovviamente ho accettato.

Quelle con cui ho parlato di più sono la fidanzata di Theo e la moglie di Giroud, anche perché essendo ora al ristorante ho avuto modo di conoscerle meglio. Sono davvero due ragazze in gamba e sono molto simpatiche, spero possa nascere una bella amicizia, anche se mi sento un po' una bambina in confronto a loro che già hanno dei figli e una famiglia.

Alexis mangia un cucchiaino di tiramisù e poi posa la mano sulla mia gamba, in modo così naturale che il cuore inizia a martellarmi velocemente nel petto. Mi piace uscire fuori a cena con lui, mi piace soprattutto dopo i problemi iniziali dove restavamo sempre a casa solo noi, per ovvi motivi. Ma ora che non ci sono più segreti tra noi, mi mostra alla luce del sole e, addirittura, lo fa con fierezza. Mi ha presentata a tutti come 'la sua fidanzata', e i suoi occhi brillavano ogni volta che lo ripeteva. Mi fa sentire così speciale tutto questo che, quasi, mi sembra di star vivendo un sogno.

Improvvisamente, però, la mia attenzione viene attirata da qualcuno che ha appena fatto il mio nome. Mi gelo all'istante, riconoscendolo in pochi secondi, e alzo lo sguardo.

I miei occhi si posano sulla figura alta del ragazzo che è in piedi davanti al nostro tavolo e mi sta osservando con un misto di meraviglia e shock, quasi come se non si aspettasse certamente di trovarmi qua, ma la cosa non migliora quando il suo sguardo si posa per qualche secondo su Alexis e poi sugli altri calciatori seduti al mio tavolo.

"Esmeralda, sei proprio tu?" la sua voce mi fa provare una strana sensazione alla bocca dello stomaco e i ricordi di noi mi piombano addosso tutti insieme. Sia i ricordi belli dell'inizio, sia i ricordi più brutti. Tutto torna a farmi visita. Quel cassetto che ho cercato di tenere chiuso, si apre all'improvviso, e tutte le immagini di noi saltano fuori e si posano davanti alla mia vista, facendomi fare un salto al passato. "Non ci posso credere!"

Lo esclama con stupore, quasi come se fosse estremamente felice, quasi come se potesse permettersi di mostrarsi così davanti a me. E mentre lui continua a guardarmi con gli occhi fuori dalle orbite, io deglutisco e stringo forte la mano di Alexis, il quale fa intrecciare le nostre dita e mi fa sentire la sua presenza, senza nemmeno sapere cosa stia succedendo.

Era troppo bella la mia vita in questi giorni... il destino doveva per forza rovinare la mia tranquillità, e ha deciso di farla con uno dei fantasmi del mio passato. Il mio ex storico che mi ha completamente distrutta. Questo è decisamente uno scherzo di cattivo gusto.

Semplicità||Alexis SaelemaekersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora