"E tra di noi non ho capito mai cos'è successo.
Il tuo silenzio ha rovinato tutto e il mio orgoglio poi ha fatto il resto."
-Emma MarroneAlexis
Faccio avanti e indietro nel soggiorno del mio secondo appartamento, aspettando che Esmeralda arrivi.
Mentre uscivo da Milanello, ho ricevuto un suo messaggio in cui mi diceva che aveva assolutamente bisogno di vedermi. Visto che stamattina è andata via con aria sconvolta e piena d'ansia, le ho detto di raggiungermi immediatamente a casa mia.
Anche io sono stato in ansia tutta la mattina, non mi è piaciuto per nulla vederla preoccupata in quel modo e ho sperato che mi contattasse per dirmi che fosse tutto ok, ma dal suo messaggio non mi è sembrato per nulla così. Spero solo di sbagliarmi e che stia venendo da me solo per scaricare la tensione e non per darmi chissà quale brutta notizia.
Sento suonare al citofono e, immediatamente, mi avvicino alla porta per aprire, visto che non può che essere lei. I suoi occhi castani, arrossati e gonfi, mi appaiono davanti e mi accorgo subito che deve aver passato diverso tempo a piangere, nonostante cerchi di nasconderlo regalandomi un mezzo sorriso. "Emi, che è successo? Doriano sta bene?" mi avvicino a lei e le prendo le mani tra le mie, per un attimo la vedo quasi trasalire, ma poi annuisce, riprendendosi. "Entra, così poi mi spieghi."
Intrecciando le nostre dita, la tiro delicatamente verso l'interno, poi chiudo la porta e le presto nuovamente la mia attenzione. La osservo mentre guarda l'appartamento con sguardo quasi assente, così le poso la mano sul viso e la faccio girare verso di me. "Alexis, se c'è una cosa che non mi piace, quella è la falsità. Non mi piacciono le persone che ti danno tutto in apparenza, ma non aspettano altro che pugnalarti. Non mi piacciono le persone che giocano con te senza nessun senso di colpa..."
Inarco un sopracciglio, confuso dalle sue parole, mentre mi chiedo cosa possa essere successo di così tanto grave al suo migliore amico. "Qualcuno ha fatto del male a Doriano?"
Lei scuote la testa e si libera dalla mia presa, iniziando a camminare per il mio soggiorno, in silenzio per qualche secondo. Passa le dita in modo leggero su un vaso che è sta sul tavolino accanto alla tv, poi si gira leggermente verso di me, appena per far scontrare i nostri occhi. "Questo posto è molto carino, comunque."
"Ok... ma cosa c'entra questo con Doriano? Emi, che sta succedendo? Sei strana e mi stai facendo preoccupare."
Lei sembra quasi non mi stia ascoltando, la sua mente continua a viaggiare verso chissà dove. Ha lo sguardo sempre più assente, mentre continua a passeggiare per il soggiorno, facendomi innervosire ancora di più. Sbuffo rumorosamente e poi mi avvicino a lei, bloccando la sua camminata isterica. Immediatamente alza lo sguardo su di me e vedo i suoi occhi luccicare, quasi stesse cercando di trattenere le lacrime. "Alexis, mi puoi ripetere dove lavori?" lo chiede quasi con un filo di voce, ed è così che inizio a pensare che non sia successo nulla a Doriano e che il suo umore sia dettato da tutt'altro motivo.
"Faccio il benzinaio..." non faccio nemmeno in tempo a finire la frase che la sua mano si solleva per aria e poi finisce con rabbia sulla mia guancia destra, facendomi sussultare. Mi allontano immediatamente da lei e mi porto la mano sul punto che mi ha colpito, rendendomi così conto che sa ogni cosa. Non so nemmeno cosa dire per provare a giustificarmi, visto che mi ha appena messo alla prova e io le ho mentito ulteriormente.
"Non ti fai schifo nemmeno un po'?" me lo chiede con ribrezzo, mentre alcune lacrime le scendono sul volto "Almeno smettila di raccontarmi ancora bugie. Smettila, so tutto. Non ci credo che mi hai mentito in questo modo senza farti problemi. Non solo non mi hai detto la verità su chi sei, hai pure imbastito tutta questa cazzata dell'appartamento? Non è tuo questo posto, vero?"
STAI LEGGENDO
Semplicità||Alexis Saelemaekers
FanfictionEsmeralda è una ragazza semplice che per mantenersi fa la cameriera in un bar di Milano. Ha una vita ordinaria e pochi amici, ma si reputa felice e soddisfatta per ciò che ha. Una notte, mentre torna da lavoro, viene seguita da dei ragazzi ubriachi...