36. Un'altra bugia

1.5K 75 14
                                    

"Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto,
e se così fosse... mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire."
-William Shakespeare

Arrivo davanti a casa di Alexis e suono il campanello con le mani che tremano perché non so cosa aspettarmi... una parte di me crede che il mio ragazzo sia completamente incapace di farmi una cosa del genere, una parte di me, invece, è terrorizzata dal passato e dal fatto che anche Alexis mi abbia già mentito una volta. Lo so, l'ho perdonato e non dovrei più pensare a questo, ma al momento è davvero difficile essere lucida.

La sua voce rieccheggia presto dal citofono, invitandomi a entrare appena sente che sono io, così salgo le scale, preferendole all'ascensore, in modo tale da avere più tempo per pensare. Purtroppo però, arrivo comunque troppo velocemente al piano dell'appartamento di Alexis, il quale mi sta già aspettando nella soglia della porta d'ingresso.

"Piccola, che succede?" si avvicina a me e mi circonda la vita con le braccia, lasciandomi un tenero bacio sulla guancia. Quasi mi viene da piangere a sentire il suo calore e pensare che potrebbe finire tutto qua e così... "Sei molto pallida."

Scioglie l'abbraccio e mi prende per mano, portandomi così dentro l'appartamento. Io lo seguo in silenzio, osservando ogni sua mossa e chiedendomi se lui potrebbe davvero mai farmi male. Il tradimento è davvero una delle cose più meschine e imperdonabili da fare in una coppia, perché tradisci la fiducia di chi ti ama ogni giorno, e perché ti prendi gioco di lei fingendo di amarla come se niente fosse. Io ci sono già passata una volta, farei volentieri a meno che succeda ancora.

"Dobbiamo parlare, Alexis." mi siedo sul bracciolo del divano, sentendo le gambe farsi molli all'improvviso, prima che cada a terra. "Ho visto una cosa, ma prima di trarre conclusioni affrettate mi sono diretta qua. Voglio una spiegazione da te, perché ti amo e perché mi fido."

Lui annuisce serio e sembra quasi confuso, come se non sapesse cosa aspettarsi dalle mie parole, poi molla la mia mano e, prendendo una sedia da accanto al tavolo, la mette davanti a me e si accomoda. I suoi occhi azzurri agganciano i miei e come sempre devo lottare per non perdermici dentro. "Dimmi, Emi, non tenermi sulle spine."

"Faccio prima a fartelo vedere." afferro il mio cellulare e gli mostro le foto, con le mani che tremano visibilmente. Vorrei mostrarmi calma, ma non riesco. Il fatto è che io non voglio perdere Alexis, io sto così bene con lui, come non mi era mai successo prima, e perderlo sarebbe come se mi strappassero una parte di me, quella che mi fa sorridere ed essere una persona più solare e vitale. "Eccole."

Lui afferra il mio cellulare e osserva attentamente le foto che lo ritraggono accanto alla ragazza. Vedo le sue sopracciglia inarcarsi e poi lo vedo scuotere appena il capo, mentre un piccolo sospiro abbandona le sue labbra. Non riesco a decifrare questa reazione, cosa che mi spaventa.

"Dove le hai trovate?" Il suo tono è quasi apatico, mentre alza lo sguardo sul mio e riesco quasi a vedere i suoi pensieri che navigano vorticosamente.

"Me le ha mandate un numero sconosciuto." la mia voce non sembra nemmeno mia per quanto trema "Allora?"

Lui sospira ancora una volta e questo suo modo di fare non mi tranquillizza per nulla. Questo suo essere quasi arreso mi fa tremare dalla testa ai piedi, come se un brivido mi avesse investito in pieno, il brivido che mi dà consapevolezza che queste foto hanno una spiegazione che non mi piacerà.

"Allora lei è la mia ex." lo dice come se sapesse che mentire ora peggiorerebbe le cose, mentre i battiti cardiaci del mio cuore accelerano all'istante. "Ci siamo visti qualche giorno fa a Milano, perché lei e il suo ragazzo hanno appena rotto e mi ha chiesto di incontrarci, aveva bisogno di parlare. È qua per qualche settimana, per lavoro, e io a Milano per lei sono la persona più vicina a un amico."

Semplicità||Alexis SaelemaekersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora