34. Il soldi non fanno la signorilità

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"Il passato è come una candela posta a una distanza inadeguata: troppo vicina per renderti quieto, troppo lontana per confortarti."
-Amy Bloom

Il mio ex continua a fissarmi con espressione felice e meravigliata, mentre io vorrei il potere di farlo sparire all'istante, ma purtroppo non si può.

Metto su un'espressione tranquilla, che non faccia intendere quanto in realtà preferirei essere rincorsa da un leone affamato, e annuisco alle sue parole. "Ciao Tommaso, sono proprio io." il tono sarcastico mi esce dalle labbra senza che possa fare nulla per trattenerlo, ma lui continua a sorridere come se non se ne accorgesse nemmeno.

"Mio Dio, sei l'ultima persona che mi aspettavo di incontrare... qui. Insomma, è un posto esclusivo, ma visto da chi sei accompagnata." sorride maliziosamente e poi tende la mano ai tre calciatori al tavolo. Prima saluta Theo, poi Olivier e, infine, Alexis, il quale si presenta come mio fidanzato, quasi a voler tenere Tommaso a distanza. Alexis non sa nulla di me e il mio ex, ma dalla sua espressione sembra aver già capito molte cose.

"Vedi, a volte i casi della vita sono scioccanti. Anche io oggi pensavo di passare una serata solo con i miei amici." uso un finto sorriso mentre pronuncio queste parole, anche se è abbastanza sottile il fatto che non avrei nessuna voglia di parlare con lui, ovviamente non sembra cogliere, o forse fa solo finta.

"Quindi frequenti un calciatore del Milan? Hai capito la mia Esmeralda." mi schiaccia un occhiolino mentre io lo guardo con aria schifata e infastidita. La sua Esmeralda? Penso abbia perso ogni privilegio su di me diverso tempo fa, più o meno quando mi ha tradito con tutte le ragazze che mi si avvicinavano. "Beh, allora puoi farmi anche entrare gratis allo stadio qualche volta, eh?" scoppia a ridere come se avesse fatto la battuta del secolo, mentre tutti noi restiamo in silenzio a guardarlo e ad aspettare che spari la sua ennesima cazzata, ma lui continua a ridere come un cretino, non rendendosi conto che non è persona gradita al tavolo.

"La tua Esmeralda?" gli fa eco Alexis, poggiando la sua mano sulla mia gamba "Non mi ha mai parlato di te da quando ci conosciamo, eppure conosco tutti i suoi amici." il centrocampista del Milan gli parla con finta confusione e finta gentilezza, ma capisco bene che l'atteggiamento di Tommaso lo sta parecchio infastidendo, ma il mio ex non si scompone. Ma lui è così, pensa sempre che possa fare e dire tutto, e pensa pure che gli sia dovuto.

"Ah no? Sono il suo ex, siamo stati insieme quasi tre anni alle superiori."

"Poi l'ho lasciato perché mi tradiva con tutte." aggiungo io con calma apparente, mantenendo un finto sorriso. "Quindi, è evidente che non parli di te... anche perché solitamente nemmeno penso a te."

Alexis stringe forte la mia gamba, quasi per trasmettermi la sua vicinanza, mentre Tommaso scoppia a ridere. Direi che è abbastanza imbarazzante tutto questo davanti al mio ragazzo e a quelli che spero saranno anche miei amici. "Ma dai, Esme, sei ancora arrabbiata per quella vecchia storia? Eravamo solo dei ragazzini." sminuisce il tutto facendo spallucce, poi sposta l'attenzione su Alexis "E guarda un po', altrimenti, se non fosse successo, non avresti potuto fare la fidanzatina del calciatore ricco di serie A, penso che un po' tu mi debba ringraziare."

"Ti devo ringraziare per avermi messo le corna con mezza scuola? Comunque, caso mai non ti fossi accorto, noi stiamo mangiando, perciò..." Lascio intendere il fatto che sia il caso che va via, mentre sento Alexis accanto a me irrigidirsi sempre di più per le parole che escono fuori dalla bocca del mio ex.

"E comunque dovresti portare rispetto quando parli della mia fidanzata. Non so come tu sia abituato, ma a me non piace che si vada in giro a sparare giudizi velati su quello che lei fa o non fa. Al calciatore ricco di serie A sta venendo una forte voglia di prenderti a calci nel sedere, quindi io andrei via al tuo posto. Hai già disturbato abbastanza la nostra cena." Tommaso sbianca leggermente sentendo queste parole di Alexis, ma comunque continua a mantenere sul viso la stessa espressione arrogante, fingendo che non l'abbia minimamente sfiorato.

"Come siamo aggressivi, ma è proprio vero che i soldi non fanno la signorilità. Insomma, ricco quanto mai, ma un cafoncello vero e proprio." fa spallucce con indifferenza, mentre ruba una patatina dal mio piatto e la inizia a mangiare lentamente. Il fatto che pensi di risultare affascinante in tutto quello che fa, lo rende ancora più ridicolo e nauseante. "Comunque, tranquilli che vi lascio godere in pace questa cena. Ho altri programmi che perdere tempo così. Ci si vede in giro, Esme." mi regala un altro occhiolino e poi si allontana dal tavolo, mentre Alexis borbotta nervosamente qualcosa contro il mio ex.

Quando è abbastanza lontano, sparendo dalla mia vista, mi passo la mano sul viso con fare frustrato, mentre Alexis mi obbliga a un contatto visivo, osservandomi con dispiacere e preoccupazione. Basta davvero che i suoi occhi azzurri mi guardino in questo modo per far svanire la rabbia che si era espansa in me e per dissolvere l'imbarazzo che stavo provando per colpa di Tommaso.

"Piccola, stai bene?" porta le mani sui miei capelli e mi accarezza dolcemente "Non ha valore una persona che fa determinate cose. Mi dispiace solo che tu l'abbia dovuto rivedere e rivivere il passato, doveva essere una serata speciale."

"Alexis, a me dispiace solo che abbia insultato te e poi gli altri. Ma la serata continuerà a essere speciale, ok? Non può essere altrimenti quando siamo insieme." gli stampo un casto bacio sulle labbra e lui annuisce, anche se sembra ancora preoccupato per me, ma per fortuna Olivier, come leggendomi nella mente, cerca di ristabilire un'atmosfera tranquilla nel tavolo, cambiando discorso.

Lo ringrazio con un sorriso e lui ricambia, facendomi così capire che ha cercato di allontanare l'argomento 'Tommaso' di proposito, poi provo anche io a prendere parte alla discussione appena iniziata, cercando di levarmi di dosso questo fastidio che provo per l'insolenza del mio ex e per come ha osato parlare ad Alexis.

Lui non sarà nemmeno un millesimo di quello che è il mio fidanzato. Non hanno nulla in comune, e lo dimostra il fatto che lui abbia subito cercato di sminuire il rapporto tra me e Alexis, cercando di farmi apparire come una approfittatrice solo per il lavoro che fa il mio fidanzato, per chissà cosa poi.

Peccato, però, che abbia toppato alla grande stavolta, dato che io non sapevo facesse il calciatore fino a che non l'ho scoperto in malo modo. Peccato che le sue tattiche meschine non abbiano funzionato a scombussolare il nostro rapporto, visto che non sa nulla di noi.

Ma cosa potevo aspettarmi in fin dei conti? Tommaso non è mai stato una brava persona, è solo stato bravo a ingannarmi, facendomi credere che lo fosse, nascondendo il suo vero lato, mostrandosi buono quando invece era il più infimo. Ma è grazie a lui che ho imparato a capire le persone a primo impatto, perché mi ha insegnato a smascherare le persone false e ipocrite, perché per quanto si nascondano, non riescono mai a farlo totalmente, c'è sempre qualcosa che li tradisce e mostra il loro vero 'io'.

Più tardi, quando saremo soli, racconterò bene la nostra storia ad Alexis. Partendo da quando io e il mio ex ci siamo messi insieme, finendo a quando ho scoperto i suoi vari tradimenti e voleva, in tutti i modi, cercare di darmi la colpa, farmi sentire colpevole per qualcosa che aveva fatto lui. Voleva manipolarmi, ma non poteva farlo, visto che lui e il compagno di mia madre agivano nello stesso periodo, perciò ero abbastanza pronta psicologicamente per non farmi manipolare da un amore tossico e sbagliato.

Ma al momento, tutto questo, non ha nessuna importanza. L'unica cosa che voglio è godermi la serata con Alexis e i suoi amici, che mi hanno accolta come se mi conoscessero da una vita. Perché con lui non mi sento in più, mi sento parte di un gruppo e cerca sempre di farmi sentire a mio agio. Perché, per quanto ci siano stati dei problemi tra noi, so che Alexis sa come comportarsi, so che è quello giusto per me e che non mi farà mai del male.

Semplicità||Alexis SaelemaekersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora