Alexis
Sento suonare al campanello dell'appartamento che ho affittato e mi dirigo immediatamente ad aprire, visto che immagino siano Emi e Doriano. Ieri, alla fine, quando mi ha chiamato, le ho detto che ero libero per cenare con lei e con il suo migliore amico e, che se le avesse fatto piacere, avremmo potuto organizzare a casa mia visto che non c'era mai stata. Ha accettato subito, in maniera entusiasta, e io mi sono smosso immediatamente per trovare un appartamento arredato e umile, cosa che per fortuna sono riuscito a fare in giornata.
Appena apro la porta, i miei occhi si posano sulla figura della donna che mi sta letteralmente facendo uscire fuori di testa da quando l'ho incontrata, e sorrido senza riuscire a trattenermi, poi sposto lo sguardo sul ragazzo dietro di lei e saluto entrambi cordialmente, per poi invitarli a entrare.
"Scusate il disordine, ma non ho avuto molto tempo di sistemare perché sono tornato da lavoro da poco." mento, indicando il tavolo su cui ho posato i sacchetti della spesa "Comunque io sono Alexis, tu devi essere Doriano, Esmeralda mi ha parlato tanto di te." gli porgo la mano e lui, prontamente, me la stringe.
"Finalmente ti conosco, iniziavo a pensare che fossi solo frutto dell'immaginazione di Esmeralda." ridacchia, in modo quasi falso, e io mi obbligo a fare lo stesso, nonostante senta una leggera ansia prendersi gioco di me. Ho davvero paura di ciò che potrebbe succedere? Avanti, Alexis, piantala, non accadrà nulla.
"E invece esisto eccome." mi indico con fare teatrale, mentre Emi si avvicina a me e mi stampa un dolce bacio sulla guancia, facendomi rilassare all'istante. Lei non ha idea del potere che ha su di me, non lo immagina nemmeno. Basta che faccia un piccolo gesto come questo per sistemare le cose dentro di me. "Comunque ho cucinato una pasta ai funghi e un'insalata di pollo, spero che vi piaccia. Non ho pensato di chiedere se c'è qualcosa che magari non mangiate o che..."
Entrambi annuiscono, dicendomi di stare tranquillo, poi Emi si offre per aiutarmi a sistemare la spesa e per aiutarmi ad apparecchiare. Provo a rifiutare, ma lei insiste e inizia a darmi una mano nonostante non sia d'accordo, perciò mi arrendo e, per qualche secondo, mi soffermo a osservarla mentre si lega i capelli in modo disordinato, un piccolo gesto che la rende maledettamente sexy ai miei occhi, ma poi ritorno con i piedi per terra quando sento Doriano parlarmi.
"Alexis, hai un aspetto familiare, dov'è che lavori? Magari ti ho visto lì!" mi giro verso di lui, sentendo la sua domanda, e per poco non faccio cadere la scatola dei cereali che ho tra le mani, mentre penso velocemente a cosa rispondere.
"Non penso che tu mi abbia visto a lavoro, mi ricorderei di te." faccio spallucce come a minimizzare il tutto, mentre lui si passa la mano tra i capelli, portandoseli all'indietro con fare pensieroso "Magari assomiglia a qualcuno." accenno una risata e lui, dopo qualche secondo, annuisce in modo impercettibile, sorridendo a sua volta.
"Sì, certo, può darsi. Esme mi ha detto che sei in Italia da due anni." perché sente il bisogno di farmi domande e sapere tutto su di me? "Sono stato in Belgio qualche anno fa, per circa due settimane, per un progetto con la scuola. Devo dire che mi sono trovato bene, è un bel posto. Come mai ti sei trasferito?"
Sento il respiro farsi più corto e l'ossigeno nella stanza sembra diminuire a ogni secondo che passa, mentre lui continua a farmi domande a cui io non posso rispondere senza aggiungere ulteriori bugie alla mia storia. "Scusami, ma non mi piace tanto parlare di questo." lui fa per ribattere, ma per fortuna Emi si mette in mezzo, mettendo fine a questa tortura.
"Dori, ti prego. Siamo qua per passare una bella serata con Alexis, non per fargli il terzo grado." i due si scambiano un'occhiata che non riesco a decifrare, come se stessero comunicando in modo telepatico, poi Doriano distoglie lo sguardo da lei e, riniziando a guardare me, fa un cenno con il capo.
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Semplicità||Alexis Saelemaekers
FanfictionEsmeralda è una ragazza semplice che per mantenersi fa la cameriera in un bar di Milano. Ha una vita ordinaria e pochi amici, ma si reputa felice e soddisfatta per ciò che ha. Una notte, mentre torna da lavoro, viene seguita da dei ragazzi ubriachi...