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Isabell

Appena ho sentito le loro voci subito ho capito che la situazione sarebbe sfuggita di mano, sopratutto alle parole meschine di Travis.
Ho paura, sgomento, sono triste. Ma allo stesso tempo sono incazzata, non accetto quello che sta dicendo di Kenzie.
A tutto c'è un limite e quando saremo soli gli parlerò.

Ora l'unica cosa che posso fare al momento è quello di fermarli, qualcuno deve pur farlo! I ragazzi sono degli idioti ad ascoltare il coach, non è così che risolveranno le loro questioni. Non ammazzandosi con i pugni.
Contraddittorio da parte mia, lo so, ma un conto è dare un pugno ad una cogliona che non chiude la bocca, un altro è darlo al proprio migliore amico, e per cosa? Per una cosa che riguarda la vita privata di uno dei due?

Tutto questo non sarebbe successo se io avessi parlato prima con Travis, se non avessi aspettato troppo tempo per metterlo al corrente di ciò che avveniva fra le mura di casa mia. Ma ora la cosa sta degenerando troppo su cose, che a lui, non dovrebbero minimante interessare.

Sta veramente sbagliando questa volta.

Mi avvicino a loro per fermarli, so che potrei farmi male semmai sbagliassero un colpo, ma non importa. Non li lascerò così, non starò a guardare senza fare niente.

«Travis!» lo richiamo.

Non vado troppo lontana, una mano si posa sulla mia testa, facendovi pressione sopra e fermando la mia marcia, successivamente la sua voce mi raggiunge.

«Tu stai ferma qui piccola furia.»

Giro la testa verso di lui, e mannaggia a me che lo faccio. Il suo braccio tatuato pende sulla mia testa e il suo dorso nudo si scaglia contro di me.
Indossa solo i pantaloni e nella mano sinistra tiene la maglietta.
Il suo corpo è ancora bagnato, deve essere da poco uscito dalla doccia, e i suoi capelli sono appiattiti sulla sua fronte, gocciolanti. Donandogli quell'aria sexy e dannata che si porta da sempre dietro.
I suoi occhi sono scuri, puntati sui due ragazzi che continuano a picchiarsi.

Contrae la mascella e fa un passo in avanti, fa un cenno verso i ragazzi e afferra poi Bradley per il colletto della maglia, «non si può più fare la doccia in santa pace.» mormora infastidito mentre tira via il biondo.

Prima che Travis possa approfittarne dell'allontanamento di Bradley e colpirlo di nuovo, Blake lo spinge nuovamente a terra, poggiando un piede sul suo petto.

«Stai fermo.» lo ammonisce.

Sussulto per il suo tono rude e pure per l'impatto di Travis che viene sbattuto nuovamente a terra. Fisso i miei occhi sul teschio davanti a me e come questo sembra sorridere mentre le braccia di Blake sono impegnate a tenere lontani entrambi.

«Lasciami.» sputa Bradley, dimenandosi dalla presa ferrea di Blake. Lui non lo lascia e lo spinge verso i gemelli.

«Portate via, lui e la Dixon.» ordina ai gemelli.

I gemelli non se lo fanno ripetere due volte e prendono Bradley trascinandolo via, facendo anche un cenno a Kenzie di andare.

Mi giro verso di lei, avvicinandomi, «ci sentiamo dopo okay?» le dico, toccandole il braccio. Mi dispiace non andare con lei.

Annuisce e mi da un bacio sulla guancia, «scusa Bell, non volevo assistessi a tutto questo, comunque si, ti chiamo dopo.» si scusa e poi si allontana raggiungendo i ragazzi.

La luce fuori dal tunnel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora