*scusate gli errori♥️*Lasciamo la serata verso le due, in macchina nessuno fiata. Isaac al mio fianco dorme stravaccato sul sedile, costringendomi a stringermi di lato, non lo sveglio neanche per farlo spostare, tanto fra poco saremo a casa. Davanti, Chase fuma una sigaretta, mandandomi contro il vento freddo della notte con il suo finestrino aperto, e Peter al suo fianco non dice nulla, tanto che è concentrato alla guida. Le sue mani sul volante non hanno mai smesso di stringerlo, il che mi fa rabbrividire e pregare che non mi chiami nuovamente nel suo ufficio. Questa volta posso dire di non aver fatto niente che possa avergli recato fastidio.
A parte parlare con Blake. Non importa, non potevo e non volevo ignorarlo. Infondo essendo nello stesso tavolo perché mai avrei dovuto farlo?
Mi ha dato non poco fastidio come i miei fratelli questa sera abbiano provato a infastidirlo, dalla sua mascella contratta ho notato quanto si stesse trattenendo. Mi aspettavo una sua qualche reazione però, ma la sua indifferenza mi ha colpita e incuriosita.
È così che gestisce le cose? Ignorando il problema sul nascere? O accantona la vicenda per poi vendicarsene in un altro momento?
Fatto sta che ha saputo gestire bene la situazione. E poi sono più sorpresa che lui sia venuto, continuo ancora a chiedermi il perché, il pomeriggio sembrava abbastanza deciso di non voler venire e che niente gli avrebbe fatto cambiare idea. Beh è un po' strano in effetti, non riuscirei a capirlo neanche se avessi in mano un manuale di istruzioni.Guardo fuori, vedendo la città ora quasi del tutto deserts e dormiente, poche persone camminano sui marciapiedi e ogni tanto incrociamo una macchina dal lato opposto.
Vorrei che la mia vita fosse come la notte, calma e silenziosa, dove il silenzio è accompagnato da qualche rumore ogni tanto. Qualcosa di appena percettibile che non disturba tutto il resto, quella quiete che culla la mente dei più stanchi, di chi sta posando la testa sul cuscino, di chi guarda una serie tv sotto le coperte, di quegli abbracci forti e pieni di parole non dette. Lo stesso abbraccio che questa sera Kenzie mi ha dato quando siamo state in bagno; ha preferito non chiedere ma con il suo gesto mi ha fatto capire che lei sarà sempre lì, pronta ad aiutarmi e a prendersi cura di me.
E lo apprezzo molto, se non ci fosse almeno lei che sa cosa sto passando, non saprei che fare, perché quei pezzi rotti rimarrebbero lì senza che nessuno può aiutarmi a rimetterli al proprio posto. Lei invece con tutto quello che fa; non solo li rimette a posto, ma prende la mia mano e mi tira per non far cadere tutto il resto.Mi faccio forte, mi convinco che posso resistere e andare avanti finché non andrò via, ma esattamente quanto posso sopportare ancora? E per quando tempo?
A volte mi passano per la mente pensieri strani, pensieri che non sono da me, della mia persona. Solo che sembrano essere l'unica via d'uscita al momento, anche se non farei mai una cosa simile.Scuoto la testa scacciando via i miei pensieri e riporto l'attenzione alla strada, notando che siamo arrivati a casa e che Peter ha appena spento l'auto. Sposto la gamba di Isaac da sopra le mie e apro lo sportello scendendo.
«Sveglia tuo fratello.» sento la voce di Peter.
Guardo Chase per capire se ha parlato con lui, ma quando vedo che va verso casa, capisco che è a me che l'ha detto. Annuisco semplicemente in risposta e chiudo lo sportello facendo il giro della macchina e apro lo sportello dove Isaac è appoggiato con la faccia.
Lo tengo su dalla spalla e lo scuoto un po', «Isaac siamo arrivati svegliati.» lo guardo spazientita, svegliare Isaac Campbell ci vuole più di un cannone puntato vicino l'orecchio.
In risposta però mugola spostandomi la mano e si gira stringendosi le braccia al petto. Ora lo faccio cadere a terra!
Sbuffo sonoramente e prima di colpirlo controllo che Peter è andato via.
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La luce fuori dal tunnel.
ChickLit𝟷° ʟɪʙʀᴏ ᴅɪ ʟʟғᴅᴛ Ogni ostacolo va superato a testa alta, senza mai farsi abbattere da ogni circostanza. Bisogna essere più forti di ogni cosa che incontreremo ogni giorno, ricordando che solo noi sappiamo chi siamo, che solo noi sapremo affrontar...