La luce fuori dal tunnel.

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Questa mattina il risveglio è stato diverso, come se mancasse qualcosa. Guardandomi in torno, nella mia stanza, mi sono sentita inizialmente spaesata, come se la giornata di ieri fosse stata solo un sogno.

Una volta ritornati a casa, Isaac, ha passato la giornata con me, nessuno dei due è andato a scuola. Non abbiamo più preso il discorso Peter, ne Chase. L'unica cosa che gli ho fatto promettere è di ignorare nostro fratello, perché tanto non sarebbe servito a niente litigarci. Chase farà sempre di testa sua.

Mi ha aiutato a sistemare la casa e a preparare la cena. Non si è spostato da me neanche un secondo.

Non che la cosa mi abbia messa a disagio, ma non sono più abituata a stare con lui. Per me ormai era come se si fosse creata una nuova resta, dove io sono rimasta sola.

E immagino dovrò riabituarmi ad avere lui al mio fianco, semmai dovesse mantenere la parola data in macchina. Non ripongo molte speranze sul fatto che lui lo faccia.

Devo solo vedere come si comporterà da oggi in poi.

Mi alzo dal letto e prendo il telefono mandando un messaggio nel gruppo con Kenzie e Travis.

Ieri sera, una volta in camera mia, ho passato ore a parlare con Mackenzie, abbiamo parlato al telefono finché non ci siamo addormentate.

Apparentemente, dalla sua voce, ho creduto stesse bene, che tutto sia okay, ma dubito fortemente che lo sia sul serio. Aiuterò la mia amica a non sentirsi in colpa, le starò accanto come lei ha sempre fatto con me.

Con Travis invece non c'è stata chissà quale grande conversazione per telefono, affatto, in realtà si è affacciato dalla finestra diverse volte in giornata. Ho visto la sua testa castana fare irruzione nella stanza di Blake così tante volte, che alla fine non ho potuto fare a meno di spedirlo in camera sua a dormire.

Capisco bene che siano preoccupati e mi dispiace che la loro paura sia così grande, troppo grande, ma non succederà niente e come promesso troverò una soluzione.

Finalmente! Però trova un modo di farti male comunque, voglio Blake in mutande che mi medica di nuovo.
Perché? Perché esisti?

Mi trascino verso il bagno, spogliandomi e afferrando l'asciugamano pulito dalla scrivania.

Una volta dentro, mi metto sotto al getto d'acqua caldo, lasciando che l'acqua scorra sul mio corpo, mantenendo la temperatura del mio corpo ancora caldo e chiudo gli occhi.

È ancora presto, quindi posso perdere più tempo possibile sotto la doccia.
Non so cosa mettere, ieri sera ho guardato l'armadio per ore, anche mentre ero al telefono con Kenzie e niente sembrava saltarmi all'occhio.

La giornata di oggi, in più, sarà più fredda rispetto alle altre, quindi avevo pensato ad una tuta.

Non posso mettere i jeans, mi darebbero fastidio alle cosce e stringerebbero troppo la pancia, quindi ho scartato l'idea di quelli sin da subito.

Esco dalla doccia, mettendo l'asciugamano intorno al corpo e mi sposto in camera, andando verso la cassettiera per prendere l'intimo. Dopo di che vado verso l'armadio e decido cosa mettere.

Alla fine scelgo quella famosa tuta, poi torno in bagno ad asciugarmi e vestirmi.
Mi sento stanca, ho dormito bene, ma è come se avessi le energie al limite, quasi nulle.