Mi sveglio il mattino dopo, girandomi nel letto per sfuggire dai raggi del sole, apro gli occhi e guardo avanti a me, ritrovandomi davanti la foto che ieri sera guardavo. Blake con la madre.Sono ancora assonnata, tanto da sbattere diverse volte le palpebre per mettere a fuoco bene ciò che sto guardando. Sul mio viso non può che spuntare istintivamente un sorriso. Erano belli, i loro sorrisi erano molto belli, si vedeva che lui fosse un bambino felice con sua madre.
Non c'è risveglio migliore che guardare la loro foto. Rimango sotto le coperte per non so quanto tempo a fissarla, ad ammirare quel bambino sorridente fra le braccia della madre.
Nel letto sono sola, non so quanto lui si sia alzato, ma ho capito che non fosse più al mio fianco nel momento che non ho più sentito il calore del suo corpo vicino al mio.
Ieri, nonostante abbia fatto le sue solite battute, ho apprezzato come si sia preso cura di me. Non me lo sarei mai aspettata da lui, sopratutto con il rapporto burrascoso che abbiamo, ma infondo non penso si sarebbe comportato diversamente. Non è la prima volta che mi aiuta.Reputi ancora che sia cattivo? Mai pensato, penso solo sia uno stronzetto presuntuoso, ma mai pensato che fosse cattivo.
Dopo ieri mattina, nella mia testa si è creata un immagine di lui diversa, di un Blake che non conosco, che non ho mai conosciuto. Sono certa che abbia le sue ragioni per essere arrabbiato con il mondo e la foto difronte a me, è sicuramente uno di essi.
Mi incuriosisce sapere di più su di lui, sapere perché si comporti come se niente intorno a lui avesse importanza. Come se guardasse tutto con giudizio o indifferenza.
Cosa ha dovuto passare sin da bambino.Sono curiosa ma non indagherò, non sono cose che mi riguardano e non penso neanche che a lui faccia piacere che io ficcanasi il naso in giro. Non lo sopporta e questo l'ho intuito bene.
Non dimenticherò mai il suo sguardo, nell'ufficio del padre, quando ho preso il suo diario. Quella volta mi ha spaventata, il suo sguardo era arrabbiato e mi sono sentita piccola e in colpa.
«Non cambia mai.» mormoro tra me e me e mi tiro su, sedendomi nel letto e mi stiracchio.
La pancia tira un po', ho un livido e da male, sono certa che passerà tra un paio di settimane. Peter ha il piede pesante e io sono troppo magra per sopportare un urto simile, ma credo che nessuna fisicità avrebbe sopportato una scarpa sullo stomaco.
Farò fatica a mangiare nei prossimi giorni, il mio stomaco si rifiuterà, ma non mi porterò al punto da non mangiare per un giorno intero. Non voglio svenire nuovamente, sopratutto per non spaventare Kenzie e Travis.Sospiro pensando a loro e a come dovrò dirgli di quello che è successo, non posso tenerglielo nascosto, non di nuovo. Ma non posso neanche dirglielo ora, devo trovare un modo più tranquillo per dirlo ad entrambi.
Temo la loro reazione, sopratutto quella di Mackenzie. Si sentirà in colpa per avermi portata alla festa e si sentirà maggiormente in colpa pensando che tutto sia successo a causa sua.Non voglio far soffrire la mia amica, ne vederla stare male al solo pensiero. Peter lo avrebbe fatto in qualsiasi modo, festa o no, avrebbe trovato qualsiasi scusa per sfogare la sua rabbia su di me.
Per non parlare della reazione di Travis, per quanto sia imprevedibile non so come comportarmi con lui. Kenzie è razionale, prima di fare una sciocchezza ci pensa bene, anche se pure lei ha gli scatti impulsivi, ma sa bene che non voglio faccia una mossa verso Peter. Anche Travis lo sa, questo è vero, ma non è Kenzie, basta solo vedere come ha reagito con il fratello dopo che ha capito cosa fosse successo con lui.
«Che gran casino.» sbuffo alzandomi dal letto e vado in bagno.
Deciderò sul da farsi nel corso della giornata, non andrò a scuola e non andrò neanche a casa. La mia porta è chiusa a chiave e non noterà nessuno la mia assenza. Peter sa bene che solitamente mi chiudo al suo interno e non esco finché non sono io a deciderlo. Non se ne crea neanche un problema se non lo faccio, dopo la visita nel suo ufficio, torna come sempre ad ignorarmi, come se niente fosse successo.
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La luce fuori dal tunnel.
ChickLit𝟷° ʟɪʙʀᴏ ᴅɪ ʟʟғᴅᴛ Ogni ostacolo va superato a testa alta, senza mai farsi abbattere da ogni circostanza. Bisogna essere più forti di ogni cosa che incontreremo ogni giorno, ricordando che solo noi sappiamo chi siamo, che solo noi sapremo affrontar...