16. Immagina di adottare uno Shinso selvatico

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"Beh, dovrebbe arrivare a momenti. Mentre aspettiamo," Il vigilante tese a Shinso la mano, "piacere, sono Serpentine."

"Immaginavo." Shinso la strinse fiaccamente, come se temesse che dei movimenti improvvisi avrebbero potuto fargli male. "Ehm, grazie... per aver steso quel tipo."

Il vigilante guardò il delinquente ancora privo di sensi, "Chi, lui? Oh, è stato un incidente, ma sono contento di essere stato d'aiuto. Perché ti stava importunando, comunque?"

"Non ne ho idea. Niente di nuovo però," Il ragazzo con i capelli viola, che sembrava stanco quasi quanto Izuku, rispose tenendo le mani in tasca e rifiutandosi di incrociare il suo sguardo.

Sembrava avere la sua stessa età, ed era magrolino. Faceva un po' paura con quelle ombre sul viso, ma secondo Izuku aveva un aspetto davvero figo. "In che senso?"

Lui guardò il vigilante, non si era aspettato che continuasse la conversazione. Quella sarebbe stata l'occasione perfetta per smettere di parlare con Shinso, quindi perché non l'aveva fatto? Non aveva senso. "Niente, non preoccuparti. E non devi parlarmi per forza, sai?"

Izuku si lasciò cadere vicino al criminale privo di sensi e batté lo spazio per terra accanto a sé, "Vieni a sederti." Allungò le gambe e iniziò a giocherellare con uno degli elastici per capelli che aveva al polso. "Dimmi tutto, in che senso non era niente di nuovo?"

Hitoshi obbedì alla richiesta del vigilante con esitazione. Stava davvero per avere una conversazione a cuore aperto con Serpentine? Davvero? Beh, non che dovesse andare da qualche parte, e di certo non voleva tornare a casa.

"No non è niente, è solo che-" Incrociò gli occhi verdi del vigilante, che sembravano squarciargli l'anima, e smise di cercare di evitare l'argomento. In qualche modo sapeva che anche se l'avesse fatto, non sarebbe andato molto lontano. "A volte mi prendono di mira."

Izuku fece un verso di comprensione da dietro la mascherina, sapeva come ci si sentiva. "Perché?"

"Il mio quirk. Dicono che è un 'quirk da villain' e che non potrò mai diventare un eroe con un quirk del genere. Fa davvero schifo perché è da quando sono piccolo che voglio diventare un eroe e ho persino fatto l'esame d'ammissione per il corso eroi alla UA, ma non l'ho superato perché il mio quirk non è abbastanza forte fisicamente."

"E scommetto che questo non ha fatto altro che aumentare le voci."

"Già..." sbuffò Shinso, ripensando a quanto erano aumentati gli atti di bullismo poco prima di finire le medie. Spesso tornava a casa con gli occhi neri e con lividi dappertutto e i suoi genitori adottivi ignoravano completamente la cosa. Il suo padre adottivo era persino arrivato a dire che se lo meritava, una sera a cena. "Ma ultimamente sta migliorando."

"E cosa ne pensa la tua famiglia?"

Merda. Hitoshi non voleva esattamente parlare dei suoi problemi familiari con uno sconosciuto a caso, anche se era un vigilante emergente. Lo conosceva a malapena! "Oh, niente di che..." Serpentine guardò Hitoshi con la coda dell'occhio e lui capì che la sua bugia non aveva funzionato come avrebbe voluto.

Riprovò, "Questa famiglia è molto meglio dell'ultima in cui sono finito. Non mi picchiano e mi forniscono tutto ciò di cui ho bisogno."

"A me sembrano cose basilari di umana decenza. Hanno almeno provato a fare qualcosa per fermare i bulli?"

"Uhm," Cos'era questa conversazione? Perché era così interessato alla vita di Hitoshi? "Non-non esattamente... ma va bene così! Non è colpa loro se ho un quirk così 'cattivo'. Sono solo felice che mi abbiano accolto e che continuino a prendersi cura di me."

Desperately Departing || My Hero AcademiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora