12. Chi poteva immaginare che l'esame di ammissione all'UA fosse così difficile?

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"Wow, sei incredibile Kacchan!"

"Spero che quando otterrò il mio quirk sarà bello come il tuo..."

"Diventerai l'eroe migliore di tutti! E io sarò sempre lì accanto a te."

Katsuki si svegliò e percepí immediatamente le lacrime rigargli le guance. Ogni mattina la stessa storia. Da quando il nerd si era... Katsuki faceva sempre lo stesso tipo di sogni sul suo amico d'infanzia.

Alcuni erano semplicemente tristi come quello di questa notte, a ricordargli quanto quel bambino fosse buono e puro prima di tutto il resto. Ma alcune notti Katsuki non era così fortunato.

Per un mese intero dopo l'incidente, l'unico sogno che aveva fatto era stato di lui che saltava. Rivedeva tutto quello che lo aveva portato a quel gesto e ogni volta che chiudeva gli occhi non vedeva altro che Izuku a pezzi e senza vita. Dopo un po' aveva smesso di svegliarsi urlando e si era limitato a singhiozzare in silenzio quasi tutte le notti.

I pensieri lo perseguitavano costantemente...

"Stai zitto Deku! Nessuno vuole essere amico di un perdente inutile come te."

"Non sarai mai bravo quanto me Deku, non è possibile e basta, sei troppo patetico."

"Tu non sei niente e lo sarai per sempre, perché non fai un favore a tutti e ti butti, così non dovremo più avere fare con le tue stronzate?"

Perché? Perché ho dovuto dirglielo? Perché ho dovuto essere così coglione e distruggere l'unica cosa buona della mia vita?

Sono davvero patetico...

Seduto qui a dispiacermi quando Izuku è morto. Ed è stata colpa mia.

Katsuki sapeva che non era ancora neanche lontanamente l'ora di alzarsi, ma se fosse tornato a dormire, allora avrebbe solo fatto gli stessi sogni-o incubi. Quindi decise di alzarsi e farsi una doccia, in modo da non fare così schifo, tutto sudato.

L'acqua era fredda, ma non troppo, non voleva prendersi il raffreddore. Non con gli esami di ammissione alla UA così vicini.

Anche questa era una cosa che era cambiata dopo... tutto quello che era successo. Katsuki si rifiutava di farsi la doccia se non fredda o di mangiare o bere qualsiasi cosa fosse calda. Il suo quirk si basava sul sudore prodotto dal suo corpo, e quindi aveva deciso che non avrebbe sudato. Finora non era andata molto bene, ma proprio non riusciva a convincersi a usare il suo quirk a meno che non fosse assolutamente necessario.

Non faceva altro che riportargli alla mente i ricordi di lui che tormentava e maltrattava Izuku, e ne aveva già abbastanza nella sua testa, non aveva bisogno di altri promemoria.

Una volta finita la doccia, iniziò a fare dei compiti di scuola. Era già molto più avanti di tutti gli altri, perché quella era una delle cose su cui si impegnava quando pensava troppo. Lo aiutava a distrarsi, almeno per un po'.

Aveva deciso che avrebbe comunque provato a diventare un eroe, ma non doveva più essere il migliore. Era quell'ambizione che lo spingeva a trattare male tutti quelli che erano intorno a sé, e Katsuki non voleva più essere quel tipo di persona. Voleva essere qualcuno di cui Izuku potesse essere orgoglioso, voleva essere il Kacchan che lui aveva sempre visto nonostante tutto.

Katsuki sarebbe diventato migliore. Non aveva intenzione di farsi perdonare per il passato, e non ci stava provando, era solo che non poteva rimanere così-non lo avrebbe fatto. Si rifiutava di essere qualcuno che distruggeva gli altri e li spingeva al suicidio. Voleva essere migliore. Voleva essere come Izuku.

Desperately Departing || My Hero AcademiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora