Desperately Departing || My Hero Academia

24. "HoW dO yOu KnOw WhAt'S gOoD fOr mE?" "THAT'S MY OPINION!!!"

Katsuki fece il suo ingresso in classe per la prima volta dopo l'attacco all'USJ. La scuola aveva cancellato le lezioni per il resto della settimana e oggi era il primo giorno di rientro per tutti. Era strano.

Aveva sentito parlare di quello che era successo al loro insegnante e ad alcune delle altre persone rimaste ferite, ed era preoccupato, doveva ammetterlo, ma si chiedeva come sarebbe stato oggi. Era scontato che tutti sarebbero stati un po' nervosi considerando quello che avevano appena passato, ma non sapeva se anche il professor Aizawa sarebbe tornato così presto. Da quello che aveva sentito, era stato ferito abbastanza gravemente da quella creatura.

Tuttavia, quando Katsuki vide il loro insegnante entrare in classe, senza niente a dimostra dell'attacco, a parte alcuni graffi e lividi che stavano ancora guarendo sul suo viso e una piccola cicatrice appena sotto l'occhio destro, in qualche modo non ne rimase affatto sorpreso. Sembrava proprio una cosa che l'eroe avrebbe potuto fare.

"Buongiorno classe. Spero che vi siate presi del tempo per riposare e recuperare le forze sia fisicamente che mentalmente, ma è ora di tornare al lavoro. Prima che qualcuno di voi me lo chieda, sto bene, quindi non voglio sentire nessuno di voi preoccuparsi, perché sono perfettamente in grado di insegnare. Detto questo, è ora di continuare."

Tutti si irrigidirono in attesa di quello che avrebbe detto, e quando le parole 'festival dello sport' uscirono dalla sua bocca, la classe esplose nel caos.

Katsuki si ritrovò a sorridere per l'emozione al pensiero dell'evento. Il festival dello sport era qualcosa che aveva seguito e da cui era ossessionato sin da quando era un bambino che sognava di andare alla UA. Pensava che fosse così bello vedere tutti gli studenti competere e guardare il vincitore arrivare primo.

Ecco come Katsuki voleva essere. Il migliore. Il vincitore. Quella parte non lo aveva abbandonato, era ancora troppo competitivo per il suo bene e si sforzava con tutto se stesso per fare il meglio che poteva, ora cambiava solo il fatto che ci provava in un modo migliore. Cosa di cui era molto felice.

Grida di eccitazione risuonarono tutt'intorno, fino a quando una mano si alzò di scatto e il professor Aizawa fece lampeggiare i suoi occhi rossi zittendo tutti. "Dimmi Iida."

"Mi scusi se mi premetto, signore, ma non crede che sia rischioso ospitare il festival dello sport visto quello che è appena successo?" Chiese la voce severa del rappresentante di classe.

Era chiaro che anche molti altri studenti la pensavano allo stesso modo, ma avevano troppa paura per dire qualcosa.

"Se devo essere sincero con te, ho votato contro l'idea di continuare con il festival, ma Nezu crede che dobbiamo mostrare la nostra forza perseguendo come al solito e dimostrare che un attacco villain non è sufficiente per abbatterci. Sono però riuscito a rimandarlo di un po', in modo che abbiate più tempo per riprendervi e prepararvi." Sospirò, "So che è difficile, ma voi ragazzi siete appena sopravvissuti ad un vero attacco villain. Avete il vantaggio dell'esperienza, quindi quando sarete là fuori, mi aspetto che tutti voi facciate del vostro meglio e mostriate a tutti quanto la classe 1-A è forte."

"Esatto!" Yaoyorozu scattò in piedi e alzò il pugno in aria. "È giunto il momento di dimostrare al di là di ogni dubbio quanto siamo forti e resistenti!"

Scoppiano cori di sì e grida di assenso, e immediatamente tutti erano entusiasti del festival.

In passato, Katsuki sarebbe stato entusiasta di dimostrare la sua forza e la sua superiorità sugli altri, ma quello non era più il suo obiettivo. Non doveva più essere il migliore, non importava quanto sua madre fosse in disaccordo e quanto lui lo volesse. Quando aveva quella mentalità, aveva ferito molte persone. Non importava chi fossero o cosa provasse per loro, erano sulla sua strada e doveva superarli per arrivare in cima.