2. Punto Di Rottura

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"Wow, come fai ad avere un aspetto peggiore di ieri?"

La mattinata era iniziata con Izuku che si era svegliato in una stanza vuota e si era permesso di sperare anche solo un po' che forse oggi non sarebbe stato così male come ieri... si era sbagliato.

Hiroto lo strappò via dalla sua colazione e lui e i suoi amici lo trascinarono all'esterno dell'edificio vicino ai bidoni della spazzatura. Una volta arrivati, lo gettarono a terra e risero al commento di Hiroto.

Il suo compagno di stanza si inginocchiò dove si trovava Izuku e gli afferrò i capelli che per fortuna erano meno aggrovigliati del solito grazie al balsamo che aveva usato la sera prima. "Volete sapere qualcosa di divertente? Ho chiesto un po' in giro e ho scoperto una cosa molto interessante su di te."

Oh no. No, no, no, no, non può essere vero. Non era qui da nemmeno ventiquattr'ore...

"La volete sapere ragazzi?" Si girò verso i suoi amici che annuirono con sorrisi sadici in volto. "Ho sentito che il piccolo Midoriya qui non ha un quirk."

Izuku smise di respirare. Aveva avuto il presentimento che fosse questo quello di cui stava parlando, ma aveva pregato con ogni centimetro del proprio essere che fosse qualcos'altro, qualsiasi altra cosa.

Hiroto gli strattonò un po' i capelli e gli alzò la testa, "Non c'è da stupirsi che tu non abbia reagito ieri sera, non puoi."

Le risate riempirono il vicolo e Izuku capì cosa sarebbe successo. Era sempre stato così. Poteva sentire i propri occhi bruciare per le lacrime che iniziavano a formarsi mentre si preparava. Questo ovviamente portò ad altre risate e insulti su quanto fosse debole e patetico.

Deku sei uno stupido piagnucolone.

Se continui a piangere allora ti do qualcosa io per cui piangere davvero!

I ricordi gli riecheggiarono in testa mentre le lacrime fuoriuscivano e gli scendevano lungo il viso.

Izuku odiava se stesso. Odiava il fatto di essere così debole da non riuscire a trattenersi dal piangere di fronte a questi bulli. Odiava di non essere abbastanza forte da respingerli o almeno da provare a difendersi. Odiava dover essere un tale fallimento da non poter nemmeno avere l'anatomia giusta per essere senza quirk, doveva essere lo 0,00001 percento che non aveva l'articolazione del piede ma che era comunque senza quirk. Odiava che la mamma non fosse qui per venire a prenderlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene.

Le botte non furono così male come al solito. La parte peggiore fu il quirk roccia di Hiroto. Da quello che Izuku potè vedere, era in grado di trasformare il proprio corpo in roccia e persino dargli la forma di armi. Al momento usava solo delle grosse mani di roccia per prendere a pugni la gente, ma non ci sarebbe stato da stupirsi nel vedere il suo quirk crescere ed essere usato in quel modo.

Nessuno degli altri ragazzi aiutò troppo con le botte, si erano semplicemente seduti a guardare e ad incoraggiare Hiroto. Alla fine, Izuku fu lasciato accasciato a terra con la sensazione di essere stato investito da un autobus e poi investito di nuovo da un altro autobus. Poteva già percepire i lividi e sapeva che quasi tutto il suo petto e la sua schiena sarebbero stati ricoperti di blu e nero.

Almeno aveva avuto la decenza di non colpire punti facilmente visibili. Avrebbe avuto solo un paio di lividi su braccia, gambe, collo e viso. Probabilmente aveva un occhio nero, ma non era la cosa peggiore che avesse mai avuto e almeno non aveva niente di rotto... o almeno credeva.

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La camminata - o zoppicata - verso scuola fu più lunga di quanto Izuku fosse abituato. L'appartamento suo e di sua madre distava solo circa sei minuti a piedi dalla sua scuola media, mentre da dove si trovava adesso erano almeno venti minuti, e il fatto di non poter camminare correttamente non era certo d'aiuto.

Desperately Departing || My Hero AcademiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora