"Shoto."
Il ragazzo si trovava nell'ombra del corridoio buio dopo la sua vittoria nel secondo evento. Avevano vinto per un pelo, infatti l'unico motivo per cui la sua squadra era arrivata prima, era stato perché lui era riuscito a tenere stretta la fascia da un milione di punti mentre quel ragazzo delle esplosioni aveva afferrato tutte le altre fascie che aveva intorno al collo.
La sua postura era dritta. Teso in attesa di qualsiasi rimprovero avrebbe ricevuto, e la sua testa era bassa per non essere percepito come provocatorio o irrispettoso.
Se avesse semplicemente aspettato che finisse, sarebbe potuto tornare dai suoi compagni di classe. Non che fosse davvero amico di qualcuno di loro, ma si sentiva in qualche modo al sicuro in loro presenza. La probabilità che Endeavour gli urlasse contro, o, non sia mai, che lo colpisse di fronte a così tanti studenti giovani e impressionabili, era prossima allo zero e questo dava a Shoto un senso di conforto.
"La tua prestazione nell'ultimo round è stata tutt'altro che soddisfacente. Se la smettessi con questa ribellione infantile e usassi il tuo-"
"No."
Nel momento in cui la parola uscì dalla sua bocca, sussultò. Non aveva avuto intenzione di interrompere suo padre; era solo che non poteva sopportare di sentire di nuovo tutto questo. Non poteva sopportare di ascoltare suo padre sminuire di nuovo lui o il quirk di sua madre.
Se ne pentì ancora di più quando sentì una nuova ondata di calore colpirlo e la presenza di suo padre avvicinarsi a lui. D'istinto il corpo del ragazzo si raggomitolò su se stesso nel tentativo di farlo sembrare più piccolo e di proteggersi, ma Shoto spinse indietro le spalle e sollevò la testa, rifiutandosi di mostrare questa debolezza.
"Cosa mi hai detto?"
"Ho detto di no. Ne abbiamo già discusso in precedenza e penso di essermi spiegato abbastanza chiaramente. Mi rifiuto di essere il tuo strumento." Le sue parole erano dure, ma le sue mani tremavano mentre fissava suo padre. Ci volle ogni grammo di forza per impedire alla sua voce di vacillare, di rivelare quanto fosse terrorizzato alla presenza autoritaria di suo padre.
Gli occhi di Endeavour lampeggiarono mentre fissava suo figlio. "Starei attento a come mi parli ragazzo. Ho investito troppo su di te per farti buttare via tutto. Vincerai, supererai l'eroe numero uno e lo farai usando il fuoco che ti ho dato! Io sono tuo padre e-"
Shoto rise, interrompendo Endeavour. "Puoi aver avuto un ruolo nel darmi la vita, ma non ho alcun obbligo nei confronti della tua insignificante faida con l'eroe numero uno."
"Sei mio figlio e ascolterai quello che ho da dire!"
"Non mi interessa cos'altro hai da dire!" Shoto prese fiato. Non aveva avuto intenzione di agitarsi così tanto e gridare, ma non aveva potuto farne a meno. Quando si trattava di suo padre, qualcosa scattava dentro di lui. "Non fraintendere, vincerò, ma lo farò senza il tuo aiuto e senza il tuo potere. Puoi andare ora; è contro le regole per chiunque tranne il personale e gli studenti della UA stare qui durante il festival."
Endeavour fissò suo figlio ancora per un momento prima di andarsene senza dire una parola.
Shoto osservò suo padre allontanarsi e non appena fu fuori di vista, il ragazzo crollò contro il muro. La sua schiena scivolò verso il basso finché non fu seduto sul pavimento ansimando per il respiro che aveva trattenuto.
Il ragazzo stava cercando di calmarsi abbastanza da tornare indietro e unirsi a tutti gli altri, quando un movimento attirò la sua attenzione con la coda dell'occhio. La sua testa scattò verso qualunque cosa fosse e, mentre guardava, un ragazzo dall'aria familiare con i capelli verdi e ricci disordinati si bloccò sotto il suo sguardo.
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Desperately Departing || My Hero Academia
Fanfic[ TRADUZIONE ] storia di saavaage su Ao3 Izuku Midoriya si è sentito ripetere per tutta la vita che è inutile e che il mondo sarebbe stato un posto migliore senza di lui. Quando senti qualcosa per così tanto tempo, inizi a crederci. Dopo che Izuku r...