Cap. 30 [pt.2]
Una mancanza di soluzioni giuste, sbagliate, sensate o assurde
Come uno spaventato bambino, Jelkins si rannicchiò impaurito dando le spalle al leone mostruoso, che gli si avvicinava goloso della sua tenera carne.
Aspettò in quella pietosa posizione l'avvicinarsi dell'enorme fiera e quando questa fu a portata di morso, girandosi in modo repentino e improvviso, urlò -Buh!-
Il possente leone si bloccò di colpo, tremò per un attimo, dunque con gli occhi sbarrati cadde di lato morto.
-Che fifone!- esclamò Jelkins contento di averci preso, mentre fissava scuotendo la testa l'uomo di latta senza cuore.
-Hei, mi dici perché cavalchi quel bestione e non giri per la palude a piedi?- chiese Jelkins avvicinandosi minaccioso verso l'essere di metallo.
-Come dici? È per non bagnarti?- fece abbassandosi i pantaloni.
-Dovresti davvero farti una doccia dopo questo- disse, prima di iniziare a urinare sul nudo metallo del povero uomo di latta.
Questo si girò di tutta fretta e cercò di scappare, tuttavia l'urina di Jelkins (che la tratteneva da quando era sbarcato su CampoGorvo) ebbe un effetto istantaneo e il povero essere si arrugginì completamente nel girò di qualche secondo.
Sconfitti i due avversari, l'oscurità si diradò da ogni punto della caverna, mostrandone ogni suo più nascosto antro.
Jelkins raccolse le sue pistole una ad una (ad eccezione di quelle sbranate selvaggiamente dal leone), controllò quale fossero quelle cariche e quali quelle scariche e si diresse verso il luogo da cui era provenuta l'arcaica voce.
Giunse così dalla strega Gorva o almeno a quello che rimaneva di lei, poiché il passare di tutti quegli eoni aveva mutato il suo bellissimo e fantastico corpo, trasformandolo in una massa informe di carne pallida, coperta da un vestito nero trasparente.
-Non posso crederci: hai vinto... io Gorva la strega sono stata sconfitta... ma aspetta... cosa è quel fuoco che brucia... il fuoco che divampa dentro di te... dimmi, hai per caso incontrato mia madre?- domandò Gorva stupita.
Jelkins fece per rispondere dicendo qualcosa di ganzo tipo "Be', in realtà tu sei la prima massa di carne informe che ho il piacere di conoscere" ma la sua sagace battuta fu interrotto da un immediato ripensamento della strega.
-Nha, mia madre non andrebbe mai a letto con qualcuno con una faccia brutta come la tua- fece Gorva e Jelkins si sentì davvero solo e triste in quel momento.
-Il tuo fuoco deve provenire da qualcos'altro, ho visto tanti fuochi nella mia vita, eppure il tuo è così strano...- confessò Gorva.
-Senti, smettila di offendermi, io posso avere anche il fuoco interiore strano, ma tu hai tutto il tuo corpo singolare e schifoso- fece Jelkins collerico, aveva appena compiuto una super impresa, si aspettava degli elogi, non degli insulti (su Jelkins non disperarti, sei stato bravissimo: hai sconfitto una strega! ...una strega debole, morente, priva di potere e già sconfitta da una sua sorella rivale, ma pur sempre una strega, vanne fiero!!!)
-Hei quanto sei permaloso, io almeno ho azzeccato il tuo sesso!- protestò Gorva indispettita.
-Però fammi capire una cosa, come hai fatto a capire che io e mia sorella ci sfidammo in un campagna di guerra a tema del mago di Oz?- domandò la strega, sbalordita da quell'incredibile intuizione.
-Facile, avevo già capito che gli spaventapasseri erano stupidi, mi è bastato riflettere poco per capire il resto- fece Jelkins crogiolandosi nel suo trionfo.
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Ragnarok Love Mambo
Science FictionRagnarok Love Mambo è essenzialmente una storia d'amore a tema piratesco e ambientazione galattica. Tutto comincia con una banale domanda "Cosa è l'amore?", domanda a cui le più brillanti menti della nostra specie provano a dare risposta, cimentando...