Cap. 3 Una mancanza di sabbia [pt.2]

28 12 0
                                    

Un assordante rumore squarciò il vuoto silenzio della stanza. Era un suono composto da più unità sonore tutte incredibilmente disturbanti e frastornanti, una cacosonia magistralmente composta per un unico scopo: essere la sveglia definitiva.

Il terribile rumore si ripetette più volte, finché la donna addormentata nella vuota stanza di metallo non aprì gli occhi. Nonostante quel sonno inizialmente le era stato imposto, ora non voleva più svegliarsi. Richiuse gli occhi cercando di ritornare allo stato precedente, spingendosi a forza nel sogno che aveva lasciato. Si abbandonò così a vacue immagini di ricordo onirico, ma fu per poco. Il terribile suono infatti ricominciò a pervadere la stanza e fu costretta a riaprire gli occhi ridestandosi per farlo smettere.

-Che senso ha dormire se alla fin fine bisogna comunque svegliarsi? Che senso ha sognare se al risveglio si scopre sempre che ogni sogno è menzogna?- si chiese mettendosi seduta.

Notò con piacere che era nuda e rimase lì per qualche secondo ad ammirare il suo corpo. La tentazione di toccarlo era troppo forte; fece quindi scorrere le dita dal collo sulle tette e pian piano giù fino ad arrivare al monte di venere e la vagina, per poi passare alle cosce e finire con le punte delle dita dei piedi. Il suo corpo era sempre bellissimo ed era sempre una gioia toccarlo. Si passò una mano tra i lunghi capelli neri per vedere se avessero sempre la stessa morbidezza, così si diceva, ma in realtà era semplicemente troppo innamorata di sé stessa e amava follemente toccarsi.

-Per quanto sia bello riavere il possesso del proprio corpo, devo ammettere che l'intangibilità onirica del sonno risulta sempre più allettante- si disse alzandosi.

-Ecco, ora sono in piedi, venite a me, avete l'erotismo davanti non siate timidi- invitò tendendo la mano ad immaginari spettatori.

Si sentì un ronzio e su un lato della stanza si aprì una porta, dalla quale entrarono due saggi con barba bianca e sguardo pacato (classici membri del consiglio dei Nuei), accompagnati dal pelato nasone costrutto della torre. I tre fecero per parlare per spiegare la situazione, ma la donna con un urlo si scagliò su di loro, li prese a calci e li scacciò fuori dalla stanza.

-Vi sembra normale che, dopo che uno si è svegliato da un sonno infinito, debba essere infastidito in questo modo dal ronzio della porta che si apre? Ma costava tanto montare porte silenziose? Il gesso in tutti questi anni vi ha impastato completamente il cervello!- urlò furiosa.

-Ma no signorina LoveAce, non faccia così...-cercò di spiegare il costrutto avvicinandosi alla donna, ma non riuscì a proseguire la frase, poiché questa lo abbattete con un calcio.

-Dio ma che voce orribile!!! Che bisogno c'è che tu debba parlare? Taci schifo ripugnante!- aggiunse continuando a prendere a calci la povera creatura.

-Si fermi, si fermi, lo ucciderà!- supplicavano i due saggi, tuttavia non osavano avvicinarsi per paura di cosa la donna avesse potuto fare.

-Non vedo proprio perché dovrei farlo, una creatura con un così brutto naso non merita di vivere- rispose cinica Ada continuando nell'omicidio.

-Gna...Gna...- gemeva la creatura sofferente -basta...basta...- supplicava tra un colpo e un altro.

-La prego signorina ci scusi- implorarono i saggi, prostrandosi a terra sottomessi tra lacrime di paura e pietà per la creatura.

La donna arrestò i suoi mortali colpì, era affannata: non faceva né l'amore né la guerra da molto più di un secolo ormai, tutta quell'attività fisica l'aveva sfiancata.

-Guardate se uno deve essere sottoposto a queste prove fisiche appena svegliatosi, ineccepibilmente incomprensibile- criticò.

-Dove è il vecchio bastardo? Gli avevo detto che quando mi avrebbe svegliato sarei stata nervosa, lo sono sempre quando mi sveglio. Se questo coso muore è solamente colpa sua- chiese Ada chinandosi sull'ometto immerso nel sangue per costatare se respirava ancora (solamente per vedere se era ancora capace di uccidere e non aveva perso il suo tocco di erotismo letale, sia chiaro, non gli fregava nulla del costrutto).

Ragnarok Love MamboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora