Cap.31 Una mancanza di...[pt.Singola]

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Cap.31 [pt.Singola]

Una mancanza di orgasmi privi di vuotezza



Curval poggiò la mano sulla porta ed esitò. Era davvero giusto aprirla? Come si sarebbe sentito dopo aver fatto una cosa del genere?

Aveva seguito la scia di penne fin lì con innocenza e senza peccato rimaneva finché restava fuori da quella stanza.

Certo, il bacio che aveva dato ad Ada era una delle cose più orribili che avesse mai fatto, tuttavia come biasimarlo, chiunque vorrebbe baciare un proprio amore perduto, è inutile negarlo.

Però, se quel gesto poteva essere in qualche modo compreso e perdonato, il suo ingresso in quella stanza avrebbe definitivamente sancito il suo tradimento e la fine della sua integrità morale.

Era sicuro che una volta entrato, non avrebbe potuto in alcun modo resistere al carisma di Ada e sarebbe di certo rimasto vittima dei suoi perversi giochi mentali, che l'avrebbero costretto a prostrarsi inerme ai piedi di quella malvagia donna.

E l'ultima cosa che voleva era abbandonarsi ad atti di tenerezza verso quel diabolico individuo che gli aveva portato via la sua amata.

Eppure, per quanto fosse fermo e risoluto nel suo odio, non riusciva in alcun modo a girarsi e andarsene. Rimaneva invece con la mano poggiata sulla porta, indugiando nel compiere un'azione che di certo non avrebbe mai voluto commettere.

Non aveva davvero alcun motivo per entrare in quella stanza e accettare l'invito di quella puttana bastarda, non c'era alcuna ragione per cui doveva essere anche solo lontanamente tentato di aprire quella porta e di certo non esisteva per nulla al mondo il più minimo pretesto per fargli tradire l'amore che provava per la sua defunta amata... se non per salvare il cosmo.

Esatto, lui stava indugiando in quello stato non perché voleva, ma perché doveva; era l'unico a conoscenza dalla pericolosità di Ada e doveva impedire che questa potesse mietere altre vittime.

Se non l'avesse fermata, altre povere anime, preda dei suoi modi letali e lasciavi, sarebbero morte: doveva farlo per Hy... cavolo come si chiamava... insomma, doveva farlo per l'umanità intera! Fu solo quindi per questi nobili ed eroici motivi che spinse la mano contro la porta aprendola.

La prima che vide fu Ada, la quale, stesa a gambe spalancate (più spalancate della porta stessa), aveva su tutto il suo corpo perfetto, ovviamente completamente nudo e scoperto, un cumulo infinito di penne di ogni tipo e di ogni colore. I suoi stessi orifizi erano riempiti di penne e con una penna si accarezzava con delicatezza il clitoride in mezzo alle gambe.

Dopo essersi fermato ad osservarla, provando sentimenti contrastanti, che spaziavano tra affettuosa attrazione a repellente odio, mosse il suo sguardo verso destra e sinistra, individuando le povere vittime di quella scellerata.

Le due sangue moca rimanevano in piedi ai lati del letto, completamente nude (mi sembra stupido dire che erano nude, perché di certo non erano nella camera di Ada per giocare a carte o per tagliare pane), con in mano due penne, che schiacciate con delicatezza contro i loro capezzoli, emettevano quel sublime TIC di pura e semplice estasi sensoriale.

Udendolo, Curval provò una focosa sensazione che lo fece fremere tutto. Preda di quella ribollente passione, rimase sulla soglia per un po' senza muoversi e fu solo dopo alcuni minuti che riuscì finalmente a riprendere controllo di sé ed avanzare.

-Hai smesso di terrorizzare l'umanità, mostro!- esclamò procedendo nella stanza, con un dito accusatore alzato in direzione di Ada.

La donna sputò le penne che aveva in bocca, quindi, senza interrompere i suoi giochi sessuali, rispose tutta contenta -Curval! Che piacere vederti, vedo che hai finalmente deciso di comportarti come un essere di senso compiuto-

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 08, 2022 ⏰

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