Cap. 19 Una mancanza di... [pt.2]

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Cap.19 [pt.2]

Una mancanza di relazione geologica tra sassi, rocce e pietre



...iniziò la sua singolare lettura.

-L'uomo non è fatto né di sassi, né di pietre, né di rocce. Per questo ogni essere umano, indipendente dalla razza, dal sesso, dalla religione, dalle sue ideologie politiche e dal suo dolce preferito, non può franare. Ciò può sembrare banale, ma deve essere sempre ricordato quando si parla di argomenti di natura geologica.

La mancanza di immedesimazione con questi materiali ha allontanato sempre di più la nostra razza dalla comprensione, soprattutto quella di carattere emotivo ed erotico, di questi incredibili elementi della natura. Oggi, a causa di questo persistente atteggiamento, che pone le sue radici in epoche antichissime, dove la scienza considerava addirittura rocce, pietre e sassi "prive di sentimenti", la voragine dell'incomprensione è più grande che mai e può capitare che anche persone esperte nelle materie archeologiche e conoscitive, continuino a rimanere su posizioni vaghe ed incerte, non riconoscendo a pieno la natura estensiva ed intensiva di questi oggetti.

Lo scopo di questa opera è di chiarire, senza ambiguità, questa questione e far comprendere che un uomo può amare un sasso, una pietra o una roccia allo stesso modo con cui può amare ogni altro essere umano-

Indy girò la pagina con occhi lucidi di pianto: era davvero un capolavoro assoluto, molto più di quanto non ricordasse. Fece per continuare la sua lettura ma si arrestò di colpo, era uno stolto: cosa diamine stava facendo?!

Quello era il suo lavoro, aveva un diritto di proprietà su ogni singola parola, non poteva permettersi che qualcuno se ne appropiasse copiandolo per intero o anche solo in parte. Sembravano tutti annoiati e disattenti, tuttavia quella poteva essere solo un'astuta simulazione per celare le loro reali oscure intenzioni.

Lui era un professore e come tale riusciva sempre a capire quando i suoi studenti copiavano ai test, e in quel frangente sentiva che qualcuno stava copiando la sua opera. Forse in qualche modo mai usato prima, sapeva che i copisti inventavano continuamente nuovi metodi per eludere la sorveglianza e non si sarebbe meravigliato se fosse stata la stessa aria che stava respirando in quel momento il vettore con cui trasmettevano l'informazione. No ciò era sciocco, tuttavia trattenne il respiro per precauzione.

Romeo vedendolo vittima di quella stranezza improvvisa, temendo un altro attacco ai servizi igienici della nave, poggiò la mano sull'elsa di Fedele pronto alla battaglia. La situazione si fece molto tesa poiché anche Jelkins e Helsinki misero mano alle loro rispettive armi (un'immaginaria pistola per l'uno, una letale siringa per l'altra) e quando proprio sembrò che l'infermeria si sarebbe trasformata nel palcoscenico di una sanguinosa battaglia, Indy ricominciò a parlare.

-C'era una volta, tanto, tanto tempo fa, un sasso il cui nome era Sassofilio. Egli viveva su uno dei tanti asteroidi vaganti del cosmo, ma a differenza di tutti gli altri sassi della sua età, credeva ancora nell'amore. Un amore puro, professato tanti e tanti eoni fa dal Santo Scoglio, che era morto in frana per la salvezza di ogni geolita.

Le tre specie geolitiche, ovvero sassi, rocce e pietre, non erano andati mai d'accordo tra loro e più di una volta questi tre popoli non avevano mai perso l'occasione di farsi guerra e franarsi a vicenda. Si combattevano con tale selvaggio furore che furono più volte sulla via dell'estinzione. Infine si giunse ad un accordo: l'asteroide fu diviso in tre parti uguali e fu varato l'atto di non-relazione.

Per ere e ere geologiche i tre popoli, divisi in tre regni, vissero in pace ignorandosi a vicenda; finché un giorno, uno Scoglio magico, dallo spazio profondo, giunse sull'asteroide.

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