Cap. 5 Una mancanza di convergenza di opinioni [pt.1]

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Erano tutti riuniti sul ponte della nave, in attesa che la porta si aprisse, pronti a scatenare la guerra. Armati e pronti, erano stati disposti in quella formazione a conchiglia dal più esperto tra loro, che aveva ritenuto quella disposizione la più valida per coprire ogni via di fuga del nemico. Non restava che aspettare l'apertura della porta per dare il via a quella letale imboscata.

Trollux stava provando invano di farli ragionare, spiegando che quello che stavano per fare andava contro ogni professionalità scientifica, ma nessuno voleva dargli ascolto.

-Uomini!- richiamò Badpiece, pronto a fare il discorso di incoraggiamento alle sue truppe, con in mano una pericolosissima vaschetta piena di polpette al sugo -Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore. Ci sarà un giorno in cui i terroristi avranno la meglio sulle persone civili. In quel giorno l'impero della nostra razza cadrà e l'era degli uomini arriverà al crollo...Ma non è questo il giorno! Questo è il giorno in cui noi puniremo l'abuso subito! Il trasgressore verrà imbrattato completamente dal cibo della giustizia, in modo da lavare l'onta della sua sporca viltà! Oggi combattiamo!- incitò davanti alla nera porta il generale.

Curval, Marie-Antoniette e Hydrogeno risposero in coro, ognuno alzando al cielo le proprie vaschette di sugo e bignè al cioccolato -Combattiamo!-

-Andiamo non deve finire nel sangue e nel sugo, magari soffre di qualche disturbo di trascurazione relazionale, non possiamo fargliene una colpa- cercò di appacificare di nuovo la situazione Trollux, tuttavia nessuna parola da lui detta avrebbe potuto fermare la macchina della guerra che ormai strideva reclamando cioccolato e morte.

Attesero quindi immersi nell'angoscia tipica di chi sta per prendere parte ad un epico conflitto, pronti e vigli, sul procinto di scatenare ad ogni momento una pioggia di roba imbrattante sul nemico, appena questo avrebbe attraversato la soglia della porta.

Finalmente, dopo qualche minuto, la porta si iniziò a sollevare, ma nessuno entrò dentro.

Badpiece alzò una mano segnalando ai suoi uomini di aspettare. Una strana calma pervase il ponte, poi ci fu l'esplosione.

-Fumogeniiiiiii!- urlò Badpiece arretrando -Ritirata, ora!- ordinò tattico.

Hydrogeno e Marie-Antoniette retrocedettero prontamente, ma Curval e Trollux, che stava prendendo parte a quella colossale guerra contro la sua volontà, rimasero immobili.

-Fermi tutti o gli faccio mangiare 24 gessetti colorati fosforescenti super-aderenti- minacciò Ada, una volta che la polvere del gessetto esploso si dissolse, tenendo Trollux in ostaggio.

-Curval colpisci!- gridò di tutta risposta Badpiece.

La polvere infatti aveva concesso al valoroso soldato un vantaggio di invisibilità tattico, tanto che ora era riuscito a posizionarsi alle spalle della terrorista.

Curval, sorpreso dalla sua stupefacente posizione, generata dal suo immobilizzarsi terrorizzato, sollevò il braccio pronto a lanciare un mortale bignè al cioccolato sulla nuca dell'obiettivo; ma lei fu più veloce, poiché con una rapida rotazione del bacino, sollevando la gamba, abbattete con un calcio l'Eterno.

-Ho detto fermi tutti, ho un'intera scatola di gessetti colorati, deponete le armi o gli entra nell'esofago- intimò Ada avvicinando minacciosamente la scatolina alle labbra dell'ostaggio inerme.

I guerrieri rimasti si guardarono confusi pensando a come uscire da quella situazione critica, poi si resero conto che quello era Trollux e non ci ripensarono due volte a lanciare il loro letale armamentario.

-Cazzo, ti pareva che dovevo prendere proprio lo sfigato il cui destino non importa a nessuno?- protestò la matematica, riparandosi dietro l'ostaggio che ora era diventato scudo umano.

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