Cap.26 Una mancanza di...[pt.2]

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Cap.26 [pt.2]

Una mancanza di speculazioni attendibili

}ovveroNero che ruba la scena{



...una vaga nube di polvere di tenebra nera.

Volpe e Gattino guardarono quello spettacolo con profondo disgusto; quel genocidio non era divertente, era avvenuto troppo in fretta e con troppa semplicità, ma soprattutto non c'erano stati né smembramenti né esplosioni, tutto era stato semplicemente divorato dalle fiamme: non c'era nulla di spassoso in questo!

-Per gli dei! Che razza di mostruosa magia è quella?! Quello non è fuoco normale, il fuoco non può generarsi nel vuoto dello spazio e di certo le sue fiamme non bruciano e non si agitano in quel modo!- urlò Jelkins con ribrezzo.

-Acuta osservazione Jelkins, quei bastardi capitalisti devono aver creato qualcosa di estremamente profano e pericoloso- confermò Romeo -Però non è questo il momento di pensarci, inutile vice!!!- aggiunse, amputando con rapidità le braccia di due soldati, un attimo prima che potessero scagliare un mortale fendete sulla testa del distratto sottoposto.

-Io so cosa è!- proruppe Diavolo con sgomento -Ho letto di una fiamma con queste caratteristiche in numerose testimonianze storiche, esso è il fuoco che usa come combustibile la passione e i sentimenti delle sue vittime, la brace magica che lascia solo polvere di tenebra al suo passaggio: la temibile fiamma nera!!! Tuttavia, ero convinto che non esistesse più nessuno capace di controllare il suo incredibile impeto!-

-Non vorrei essere puntigliosa, ma quel fuoco è verde non nero- obiettò Gattino con grande spirito di osservazione cromatica.

-Vero...e ciò può solo significare che per ricrearla devono aver fatto qualcosa di estremamente sacrilego e indegno verso la natura umana stessa!!!- commentò il mariachi rabbrividendo dalla nausea.

E il musicista ci aveva davvero preso con questa sua ipotesi: la creazione dell'Arma Segreta Definitiva era il risultato di una lunga serie di criminosi e orribili indescrivibili esperimenti sull'animo di milioni di cavie umane!

A portare avanti questo sacrilego progetto super segreto, conosciuto col nome in codice di "Progetto Bacco", erano stati i tre otakù (e Lollipoppa), che avevano ricevuto per l'occasione l'autorizzazione governativa di poter usare qualsiasi metodologia di sperimentazione e una disponibilità più che illimitata di cavie. Tutto era permesso, a patto di riuscire infine a ricreare la mortale fiamma che aveva raso al suolo la Città Bianca e trasformato il satellite una volta chiamato Luna in quello che ora era chiamato Black Planet.

Dopo una serie di test, tentativi ed esami, ognuno incredibilmente empio e blasfemo, i tre brillanti scienziati (e la loro valida assistente segretaria) erano riusciti nell'impresa e l'avevano creato.

Quell'essere, nato dallo stupro di innumerevoli frammenti di animo umano, incanalati e compressi nel corpo di una bestiale scimmia, era dotato di un potere antico e mortale, tuttavia quella fu la prima volta che lo usò per uccidere qualcuno.

Quell'azione gli pesò così tanto sulla coscienza che, disperato per aver tradito la sua moralità, iniziò a versare commosse lacrime di pentimento, mentre contemplava l'orrore che aveva appena commesso.

-Non fare l'idiota, il tuo dovere è fare quello che ti diciamo, ASD. I sentimenti non sono ammessi- lo richiamò Exo-S vedendo l'immaturo gesto.

-Ma un conto è distruggere qualche asteroide per favorire la navigazione, un altro è uccidere degli innocenti!- protestò ASD, asciugandosi le lacrime col mantello rosso del cosplay di Kidd che stava indossando (quel vestito, primo ed unico abito da lui mai posseduto, gli era stato regalato dallo stesso Exo-S, poco prima della partenza, come incentivo di obbedienza).

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