Cap.15 Una mancanza di...[pt.1]

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Cap.15 [pt.1]

Una mancanza di verginità











Ohgga non era una persona timida, tutt'altro, era esattamente quello che si può definire "un personaggio con le palle" (in senso metaforico si intende, la donna aveva attributi femminili come c'era da aspettarsi).

Gestiva il "Pagate in contanti" completamente da sola, col solo ausilio di un cuoco e un occasionale cameriere. Il locale era però solo una copertura per i suoi più segreti e loschi affari, essendo la donna non altri che il più famoso e importante ricettatore di tutta Rattville. Non succedeva nulla senza che lei lo sapesse, aveva le mani in pasta in ogni business del pianeta ed era insomma un'autorità totalitaria, la cui parola poteva significare vita o morte. Inoltre era di stazza grossa e quando le cose diventavano troppo scottanti, non disdegnava di sistemare la situazione con l'uso delle sue manone, lanciandosi in brutali e feroci combattimenti.

Tutte queste caratteristiche fanno capire che Ohgga non soffriva di complessi di inibizione o altre problematiche di introversione simili. Ma nonostante ciò, nel suo animo non riusciva a trovare la forza per dire a Romeo quello che provava.

I sentimenti sono un connubio di sensazioni e combinazioni sensoriali regolate da reazioni chimiche e impulsi nervosi: spiegare qualcosa del genere con le parole non risulta essere la cosa più semplice del mondo.

Molti per esprimerli scelgono per questo una via artistica, scrivendo lunghissimi ed elaborati racconti pieni di ampollose parole, solamente per esprimere un semplice "ti amo e lo farò per sempre" (correndo spesso il rischio che la persona a cui è indirizzata tutto quel disperato lavoro non lo legga mai).

Ohgga però non aveva mai coltivato le sue abilità artistiche e di certo non aveva tempo di creare opere contorte e sentimentali, poiché di lì a poco avrebbe perso il suo Romeo per sempre. Decise quindi di usare una tecnica più immediata e di pura prepotenza fisica: "il bacio rivelatore".

Questa elaborata tecnica consiste nell'accorciare la distanza spaziale con il proprio obiettivo, fino a portare le proprie labbra ad una distanza infinitesimale da quelle dell'altro, quindi gli si dà un azzardato e deciso bacio.

In questo modo si risparmia tutto l'imbarazzo dovuto al dover esprimere i propri sentimenti con le parole sentendosi immancabilmente stupidi e inadeguati ad esistere. D'altro canto però, questa tecnica è una soluzione definitiva, poiché se fallisce, annullerà ogni altra possibilità di conquista, andando a volte a rendere impossibile qualsiasi altro rapporto con la persona in questione. Ad ogni modo Ohgga non aveva nulla da perdere, non poteva permettere che Romeo si allontanasse da lei per sempre: non le restava di tentare il tutto per tutto, mettendo alla prova sé stessa in quell'ultima disperata mossa.

Naturalmente quando si decide di intraprendersi nella tecnica del "bacio rivelatore" non si può andare semplicemente vicino all'altro e baciarlo: sarebbe una follia! Si mancherebbe in questo modo di tatto, eleganza e si perderebbe anche inevitabilmente il diritto alla vita.

Prima del bacio, bisogna necessariamente creare la situazione di intesa con piccoli sguardi, allusioni e trovare l'esatto momento romantico per passare all'attacco. Insomma, bisogna prima fondare una sorta di complicità amorosa con l'altro, se no il tentativo risulta una mossa miserabile, banale e soprattutto imbarazzante.

Ohgga aveva già pianificato da tempo cosa dire per abbassare le difese di Romeo e sferrare la sua stoccata, quindi quando iniziò a parlare ogni sua parola era precisa e calcolata.

-Hai mai visto il cielo Romeo?- chiese iniziando il suo lungo e retorico discorso. Gli dava le spalle per non guardarlo negli occhi, altrimenti parlargli sarebbe stato impossibile.

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