Cap.16 [pt.1]
Una mancanza di disgusto che possa provocare conati di vomito
Quando Marie-Antoniette venne a conoscenza della sorte toccata ad Hydrogeno, si procurò subito degli affilati coltelli dalla cucina, quindi si recò dalla matematica, decisa a fare giustizia.
La dama e la chimica non erano super-migliori-amiche-per-sempre, ma nonostante ciò, nel corso delle loro ricerche come eterne, avevano maturato una sorta di "attaccamento professionale".
Questo tipo di rapporto in realtà non le legava con alcun tipo di affetto emotivo, la loro relazione era allo stesso livello di quella appena instaurata tra due vecchiette vedove, che si incontrano per la prima volta al un supermercato (tanto in comune di cui parlare e una mancanza completa di voglia di farlo).
Il bisogno di fare giustizia non fu quindi generato da un genuino senso di vendetta dovuto alla perdita di una cara compagna, ma dalla pressante voglia fine a sé stessa di uccidere Ada, semplicemente perché le stava antipatica e la morte di Hydrogeno fu solo il perfetto pretesto, che avrebbe legittimato ogni azione nociva nei suoi confronti.
Non le avrebbe concesso una morte veloce però: le avrebbe fatto pagare tutto! Ogni singola antipatica lasciva e acida frase, ogni singolo numero calcolato a sacrificio di un verso poetico, ogni singolo bacio rubato a poveri amanti inesperti: oh per quanto tempo e con quanta brutalità l'avrebbe torturata, tagliuzzando e infilzando ogni singola fibra del suo corpo.
Fece irruzione nella camera con questi pensieri, calciando con prepotenza la porta che cigolò bestemmiando l'inutilità di quella violenza, poiché era sempre stata aperta, come le gambe della padrona ad una indifesa preda.
-Tu hai ucciso la mia migliore amica!- accusò furiosa Marie-Antoniette con falsa enfasi dolorosa. Ma se questo fu quello che disse, ben altro fu quello che fece, giacché appena varcata la soglia, impietrì arrestandosi intimorita.
Ada era seduta al centro del letto a gambe incrociate completamente nuda (non si era ancora vestita dal suo precedente incontro con Curval, tuttavia si era messa il rossetto), aveva lo sguardò fisso sulla porta e un leggero sorriso sulle labbra. A parlarne potrebbe sembrare che non ci sia in realtà nulla da temere, ma a vederla... posso garantire che l'essenza che traspirava in quel momento avrebbe fatto vacillare il più risoluto tra gli esseri umani, facendolo sentire inadatto ad esistere.
Sentendo quelle false accuse, fu tentata in un primo momento di ripetere il discorso fatto a Curval, spiegando che in amore si deve essere disposti a morire e ad uccidere bla, bla, bla; poi però, rendendosi conto che quella donna l'avrebbe capita ancora meno di Curval, optò per un semplice -Si- seguito da un segno affermativo del capo.
-Sei un mostro! Lei non aveva fatto assolutamente nulla di male ed era così innocente. L'hai prima ingannata con le tue esche sessuali e una volta conquistata la sua fiducia, hai compiuto il tuo criminoso atto!- l'accusò Marie-Antoniette, ma non ebbe la forza di avvicinarsi ad Ada né per ucciderla né per tramortirla.
-Esatto- confermò lei, dato che affermare il contrario sarebbe stato inutile -E ora che vuoi fare?- chiese alzandosi dal letto e incamminandosi verso Marie-Antoniette che retrocedette esitante.
Non si aspettava che Ada da nuda avesse quell'aria di così alta superiorità erotica, ma soprattutto non si aspettava che la donna avrebbe ammesso i suoi criminosi atti.
-Secondo te?- fece Marie-Antoniette in tono di sfida puntandole contro un grosso coltello.
-Tagliarmi il pane? Prendilo allora, si trova nel cassetto del comodino- invitò Ada indicando il punto in cui sosteneva di avere quell'indispensabile alimento creato da genuini ingredienti.
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Ragnarok Love Mambo
Science FictionRagnarok Love Mambo è essenzialmente una storia d'amore a tema piratesco e ambientazione galattica. Tutto comincia con una banale domanda "Cosa è l'amore?", domanda a cui le più brillanti menti della nostra specie provano a dare risposta, cimentando...