Cap.17 Una mancanza di...[pt.1]

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Cap.17[pt.1]

Una mancanza di logicità e razionalità che, tramite meticolosi ragionamenti, riesce a formulare elaborati pensieri di senso compiuto





L'Hazzard Collisions (come ogni lettore avrà già capito e immaginato) era un vastissimo campo di asteroidi, che si estendeva come un illimitato manto a pois sulle spalle di un imperatore ciccione. I pois non erano però statici e immobili ma ruotavano, si cambiavano di posto, si scontravano e in generale si muovevano nel modo più casualmente caotico possibile. Come se non bastasse, lo spazio tra queste mastodontiche e mortali rocce volanti era davvero infinitesimale, così ristretto da non permettere il passaggio nemmeno di un elefante rimpicciolito a dimensioni microscopiche, figuriamoci poi quello di una nave grande e lenta come la Sogno d'Estate.

Però, nonostante tutti questi fattori di possibile fallimento, la navigazione avvenne nel più tranquillo dei modi e nemmeno una volta l'imbarcazione fu sul punto di essere neppure lontanamente sfiorata da alcuna roccia galattica.

Tutto ciò fu ovviamente possibile grazie a Trollux e Ada che, dopo qualche breve calcolo, accompagnato da qualche ponderazione casualistica, riuscirono, grazie a un lavoro meticoloso e sinergico (ma non troppo impegnativo), a tracciare una rotta sicura e completamente priva di pericoli...o quasi...

Gli imprevisti infatti sono sempre dietro l'angolo (specialmente in questa storia) e un protagonista non può rilassarsi che...ZAC! plot twist, cliffhanger e personaggi che cambiano sesso.

Per fortuna per ora nessuno cambia sesso, ma la tranquilla navigazione della Sogno d'Estate, attraverso il pericoloso mare di rocce, fu comunque turbata da un incontro singolare.

Il primo a notare quell'oggetto fu AAAHHH! che si affrettò a chiamare a raccolta il capitano e il suo vice (cioè in realtà lei non chiamò Jelkins, fu Jelkins a seguire meccanicamente il capitano).

-Per tutte le sirene puttane che si fingono trichechi vergini! Quella è una nave!- esclamò Romeo.

-Capitano, crede che quella sia la Miagolio Nero?- chiese AAAHHH! curiosa.

Il capitano però non le rispose poiché era troppo occupato a sgridare gli osservatori dei radar (Helsinki, Kansas e Brand) per la loro incompetenza, che non gli aveva permesso di individuare l'oggetto finché non era giunto a portata della vista di AAAHHH! (vista che in condizioni normali era davvero molto, molto limitata).

-Si, quella è la Miagolio Nero. Riesco da qui a vedere le sue stellate vele nere...- disse Jelkins mentre si sforzava di aguzzare la vista.

-È vero! Guarda come brillano quelle decorazioni stellate sulle vele, sembrano stelle vere!- confermò il Comandante d'Arrembaggio.

-Oh aspetta! Ora che siamo più vicini vedo anche la bandiera a zampa di gatto e ...- fece Jelkins, ma una manata del capitano lo tramortì a terra, impedendogli di continuare la descrizione.

-Eresie! Blasfemie! Cazzate sciolte ripiene di merda sputate a raffica! Quella non ci assomiglia nemmeno lontanamente alla Miagolio Nero, ignorante! E se vi sembra che le stelle sulle vele brillino, è solo perché sono vere stelle che spuntano tra gli squarci delle vele strappate e sciupate!- sgridò Romeo correggendo la svista dei sottoposti.

-Capitano, capitano, ecco il binocoloculare- fece Helsinki salendo sul ponte e porgendo il sofisticato oggetto al capitano.

-Grazie Helsinki- (anche se forse era Kansas visto che Helsinki era solo un medico e non ne capiva niente di strumenti ottici) disse Romeo prendendo il binocoloculare e puntandolo verso l'oggetto in lontananza.

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