Cap. 29 [pt.1]
Una mancanza di eroi
-Hei non urlare così! Se non vuoi darmi niente da mangiare non fa niente, però non urlarmi contro con tutta questa cattiveria- fece l'essere, tappandosi con i suoi arti fogliosi delle ipotetiche orecchie ai lati della sua testa-zucca.
Esso infatti non era tanto diverso da una zucca, solo che, a differenza di qualsiasi altra normale zucca, aveva degli erbosi arti che gli consentivano di muoversi (cosa che nessuna zucca può ovviamente fare).
-Oh no, scusa. Non volevo essere scortese- chiese perdono Jelkins rammaricato per l'impetuoso gesto -È solo che sei troppo tenero e la cosa mi ha stupito e meravigliato troppo- spiegò.
Il testa-zucca ridacchiò, contento del dolce complimento -Lo credo bene, sono certo che difficilmente troverai in tutte le galassie qualcosa di dolce e puccioso come un Gorvonano-
-Un Gorvonano?- chiese Jelkins stupito, non aveva mai sentito dell'esistenza di nulla del genere.
-Esatto mio caro compagno di specie, CampoGorvo è la patria natale dei Gorvonani, il popolo più delizioso e amabile di tutto il cosmo! È stata una vera fortuna incontrarli al mio arrivo, grazie a loro sono riuscita a lenire un po' la mia solitudine- spiegò Heidi.
-Intendi forse dire che ce ne sono altri?- domandò Jelkins con sgomento.
-Ovviamente, noi siamo uno dei popoli più prolifici dell'universo, su questo pianeta ci sono infiniti miliardi di miei compatrioti!- rispose l'esserino con fierezza.
-Abbiamo abitato CampoGorvo fin dalla sua nascita, quando era ancora una massa informe di magma incandescente, e siamo di certo noi i suoi veri abitanti- spiegò il Gorvonano tutto fiero di quel primato.
-Per gli dei, voglio di certo visitare la vostra città!- fece Jelkins con gli occhi che gli brillavano di meraviglia.
-Impossibile, è una città per Gorvonani e solo i Gorvonani possono accedervi!- si oppose con decisione l'altro -Tuttavia... se sei amico di Heidi... possiamo fare un'eccezione- acconsentì poi con dolcezza.
-Davvero?! Grazie, grazie, buon abitante di CampoGorvo!!!- esultò Jelkins accarezzando il Gorvonano, come se fosse un allegro e giocoso cane da salotto. E come proprio un giocherelloso cagnolino, il docile esserino si mise a fare le fusa, felice di quelle coccole.
-A loro piace molto quando fai così- rivelò Heidi sorridendo -Stai attento però, una volta che si abituano ne vogliono sempre di più, specialmente Grassoburro- avvertì scherzosamente.
-Seh, come se noi Gorvonani avessimo bisogno di qualcuno o di qualcosa- protestò il Gorvonano, che a quanto pare si chiamava Grassoburro, in sua difesa.
-Grassoburro? Non è un nome molto fiero, mi deludi- osservò Jelkins con ironia.
-Non toccare questo tasto straniero, per questo stupido nome devi ringraziare solo e solamente quella bella ragazza dal grembiule sporco- fece indicando minaccioso Heidi -È stata lei a dare un nome a tutti noi Gorvonani, nonché a definirci Gorvonani stessi e per quanto sia una ragazza amabile, carina e simpatica, ammetto che di nomi non ci capisce niente-
-Oh e sarei io a non capirci niente?- fece Heidi con sgomento -Dici al nostro dolce ospite come volevi che ti chiamassi-
Il Gorvonano esitò -Ganzo, volevo chiamarmi Ganzo- rispose con vergogna -Però era stata solo una vaga proposta, mi sono subito reso conto che chiamarsi Ganzo non ha nulla di ganzo- aggiunse in sua difesa il tenero esserino e tutti scoppiarono a ridere.
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Ragnarok Love Mambo
Science FictionRagnarok Love Mambo è essenzialmente una storia d'amore a tema piratesco e ambientazione galattica. Tutto comincia con una banale domanda "Cosa è l'amore?", domanda a cui le più brillanti menti della nostra specie provano a dare risposta, cimentando...