Cap. 10 Una mancanza di fede nei sogni[pt.2]

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-Oh amico è come cadere in un caffè bollente senza zucchero- metaforizzò un uomo alla sua destra per poi lanciarsi in una ghignate risata.

-Come sempre non fa ridere- disse con freddezza critica il Signore del Nulla mentre dava da mangiare del pregiato formaggio ad un grosso ratto nero pieno di pustole.

-A Romeo fa ridere, perché lui è un SUPERPIRATASTRATOSFERICO!- protestò Kidd difendendo la sua arte comica, per poi lanciarsi in bocca un chicco d'uva preso dalla cornucopia sul tavolo.

-Certo che lo è! Ma credo che ricevere come saluto di benvenuto una frase senza senso da parte del primo pirata della storia è un onore di cui avrebbe fatto tranquillamente a meno, vero Romeo?- chiese "Babbilà delle mille bandane".

-L'umorismo delle donne si sa che è più basso di quello degli uomini, per questo noi facciamo più rumore quando ridiamo- obiettò Kidd ghignando.

-Oh ancora con queste battute sessiste. Cavolo, ora non solo non fai ridere, ma fai anche piangere- gli rivelò Babbilà.

-E fidati, ci staremo già sbrodolando piagnucolose, se non fossimo delle piratesse troppo fighe per farlo- spiegò "Wallaka corda appesa" per poi lanciarsi insieme all'amica in una sonora risata che confutò la teoria di Kidd.

-Siete tutti dei manghi acerbi- protestò un uomo alla sinistra di Romeo con un filo di voce che non poteva essere altri che Flink sussurra morte.

-Amico lo sappiamo, non ti sforzare per dire cose inutili- fece il grassoccio "Bubbu" mentre si accarezzava il piercing all'ombelico come era sempre solito fare.

-Cosa sta succedendo?- chiese Romeo guardandosi intorno.

Si trovava in una grande sala le cui pareti e ogni singolo oggetto presente in essa era completamente fatto d'oro. Davanti a lui c'era un tavolo imbandito che gli suggeriva di trovarsi a qualche sorta di banchetto per festeggiare qualcosa. La cosa che più lo colpiva erano però le persone.

Ne erano migliaia, tutte sedute lungo il tavolo, ed erano tutti pirati più o meno famosi, ma tutti incredibilmente valorosi. Vicino a lui sedevano Kidd e Flink e davanti aveva il Signore del Nulla ai cui lati c'erano i capitani Babbilà e Wallaka (naturalmente so che al lettore non importa dove sedeva Bubbu, a nessuno importa di Bubbu). Osservando con maggiore attenzione riconobbe anche: Occhio di Lince col suo possente spadone, Grufus che impugnava la sua doppietta, Aras che si sventolava coi suoi letali ventagli e tanti, tanti altri.

-Be' siamo ad un funerale- gli disse Kidd assumendo una triste espressione -Il morto è un certo Romeo, era un fixer-

-Ma sono io...- rivelò Romeo con voce tremante, metabolizzando l'immagine della sua stessa morte.

-Oh no, non dire panzanate, tu sei "Romeo il SUPERPIRATASTRATOSFERICO"!- lo corresse Kidd offrendogli un bicchiere di vodka e veleno per zanzare.

-Ma io non sono un pirata, la pirateria è...- ma non riuscì a finire la frase poiché Babbilà gli mise un imbuto in bocca e Wallaka, strappato il bicchiere da mano di Kidd, lo versò dentro obbligandolo a bere.

-Ti fai troppi problemi e ciò ti provoca crisi emotive. Devi essere più spontaneo, per questo io sono sempre nudo- gli spiegò Bubbu mentre Romeo tossiva come se avesse ingerito belladonna (in realtà Kidd aveva omesso apposta che lì la vodka la mischiavano anche con quel letale veleno, che burlone).

-No quello è fare schifo!- lo corresse Babbilà che sedeva alla sua sinistra e quindi era costantemente esposta alla visione delle sue nudità.

-Non è vero...- piagnucolò l'omone che fu ben presto zittito da un agguatò di Wallaka che, bloccatolo da dietro con la sua fidata corda, lo sbattette a terra, dove gli ficcò un grosso imbuto in bocca, mentre la sua complice Babbilà ci versava dentro un barile intero di vodka.

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