Taehyung non era forte come un alpha, o indipendente come un beta...
No, questo no... Taehyung, dopotutto, era un semplice omega.
Ma, invece, aveva qualcosa che in molti non avevano: La bellezza.
E diamine se era bello.
Bastava un battito di cigl...
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«I-Io non credo sia una buona idea! Insomma, sai quanto sono influenti i Jeon» Jimin gli trottava intorno, intanto che l'omega camminava con decisione verso il luogo dove sapeva che 'lui' sarebbe stato. «E cosa possono farmi? Cosa c'è peggio della mia situazione?» sbottò Taehyung in risposta, prendendo il vicolo che portava alla porta anteriore della palestra.
Era già sera e i due ragazzi, avrebbero preferito essere ovunque tranne che lì, visto il puzzo di sudore e le urla di tifoseria. Ma Taehyung aveva chiesto un favore ad un amico. E questo, gli aveva detto che se avesse voluto ciò che aveva chiesto, avrebbe dovuto raggiungerlo lì.
«Credi che Hobi-Hyung uscirà mai da questo tipo di giri? Ha già perso un anno... non vorrei che lo cacciassero» Jimin prese la maniglia della porta in ferro, tirandola per far entrare l'omega in palestra.
«Beh, se cacciano lui... allora devono cacciare mezza università» rispose Taehyung, fermandosi davanti all'ammasso di tifoseria che si ritrovò davanti.
Si trattava di uno degli incontri stagionali di Boxe delle università dei distretti. Quel mese si tenevano nella loro sede, quindi la palestra era stata addobbata di tutt'appunto.
Un grande ring in corde bianche e oro si ergeva al centro della palestra, mentre tutto intorno vi erano le sedute per gli spettatori, che arrivavano fino alle basi degli spalti. C'era il pienone di persone, tanto che Taehyung a malapena riusciva a vedere il ring.
Non che avesse particolare importanza, visto che la persona che gli interessava se ne stava sempre ai margini, circondato da persone che sbraitavano.
«Si... peccato che mezza università non fa l'allibratore come lui» borbottò Jimin, fermandoglisi accanto per soffermarsi a guardare il beta dai capelli neri.
Jung Hoseok non era considerato come un vero e proprio delinquente, visto l'aria allegra e amichevole che aveva. E, in tutta verità, Taehyung lo riteneva davvero un grand amico. Un amico con agganci un po' loschi.
Ma questo era uno stupido dettaglio, Taehyung ci si trovava bene e, in più, gli veniva molto utile in determinati momenti.
«Guarda, Guarda... se non è Kim Taehyung...» uno degli alpha dello stupido gruppetto di Jungkook, notandolo, era sceso da una delle scale degli spalti, raggiungendolo «Sei venuto qui per farti notare di nuovo da Jungkookie» ghignò, tagliandogli la strada quando l'omega provò a passargli oltre. Dietro di lui altri due idioti.
«Il tuo "mini boss" - mimò la parola con particolare disprezzo- non è tra le mie priorità, Jun...» sbuffò stancamente Taehyung, portando una mano in avanti per fermare l'alpha dal portarsi troppo vicino «Quindi perché non ti levi dai piedi?» «Strano perché ieri, a pranzo, non mi sembrava affatto che non ti interessasse» Si avvicinò ancora, ghignando in maniera viscida «Ma se non sei qui per lui, allora posso sperare di divertimi io con te»
Taehyung assunse un'espressione schifata. Di quelle attenzioni non richieste ne subiva una quantità innumerevole ogni giorno, ma da quando era incinto la cosa gli faceva salire il vomito. Comunque, non ci fu bisogno che rispondesse. Visto che Jimin, ancora accanto a lui, sprigionò tutti i suoi ormoni, illuminando gli occhietti di rubino «I moscerini, non dovrebbero essere in grado di parlare...» ringhiò.