Taehyung non era forte come un alpha, o indipendente come un beta...
No, questo no... Taehyung, dopotutto, era un semplice omega.
Ma, invece, aveva qualcosa che in molti non avevano: La bellezza.
E diamine se era bello.
Bastava un battito di cigl...
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«Io lo ammazzo!» il grido agitato di Taehyung riecheggiò per tutta la piccola casetta Kim, nonostante se ne stesse con le porte della camera ben chiuse.
Jimin, Namjoon e Seokjin, seduti al piccolo tavolino del soggiorno, fingevano di guardare ognuno il proprio telefono o di sorseggiare un tè, intanto che sentivano l'instabile omega rovesciare le dozzine di buste con vestitini da bebè che aveva preparato da far vedere alla sua metà.
«Beh, se lo senti, digli che deve avere una scusa più che plausibile per questa sua dannata scomparsa! Oppure fa prima a trasferirsi all'estero! Sono stato chiaro, Min Yoongi?!» quell'ultimo sbraito, fu accompagnato dalla porta della cameretta che si riapriva, mostrando un irritato ragazzo dai capelli blu, stretto in un babydoll rosso, succinto e semitrasparente, che non lo copriva a dovere «Complimenti Jimin, il tuo ragazzo si è perso quell'imbecille della mia metà!» sbottò porgendo il telefono contro la quale aveva urlato fino a quel momento al suo migliore amico.
Jimin sospirò e, afferrando l'oggetto, fece per portarselo all'orecchio e salutare Yoongi. A malincuore, scoprì che l'omega aveva già riagganciato.
«Sono sicuro che ha in mente qualcosa. Diamogli fino a domani, ok?» Seokjin aveva un tono rassicurante, ma gli altri due potevano vedere chiaramente la vena che pompava lungo il suo collo.
«Aveva promesso che ci saremmo sentiti! Volevo fargli vedere i vestiti per le gemelle! E anche gli appartamenti che ho trovato negli ultimi giorni!» rispose l'altro imbronciato, colpendo poi il ripiano della cucina contro la quale si stava poggiando ora «E mi aveva promesso del sesso telefonico! Quel brutto bastar- huff!» la sua espressione mutò dalla rabbia al pallore, mentre una lieve fitta lo colpiva alla pancia e gli toglieva le parole dalla bocca.
«Tata, tutto bene?» scattò subito Seokjin, alzandosi per affiancarlo. L'omega gli fece segno di sì, inarcando poi la schiena all'indietro per sollevare un poco la pancia «Non ti fa bene agitarti in questo modo, perché non provi a riposarti un poco?» Namjoon parlò raggiungendo Seokjin, passò un braccio attorno alle sue spalle, così da provare a calmarlo un poco «Va a dormire, riposa. Domani, se ancora non si sarà fatto vivo, cercheremo un'altra soluzione»
Taehyung lo guardò per qualche istante, prima di sospirare pesantemente «E... se ci avesse creduto? Se avesse creduto a quei titoli di giornale? S-se avesse visto malizia in quelle foto?» si lasciò sfuggire, la voce ora flebile sotto quei dubbi che gli avevano attanagliato la mente sin dal momento in cui le foto con Hoseok erano uscite su tutti i giornali.
Jimin sbuffò una risata, era lieve ma sincera «Siete marchiati, Tata! Solo un idiota sarebbe potuto cascarci, ti pare?» lo raggiunse, prendendogli le mani per stringerle nelle sue «E lo so che di norma non facciamo che ripetere che è un completo imbecille, ma sono sicuro che a questo possa arrivarci anche da solo» finse un sorriso, vedendo il suo migliore amico un poco rincuorato.
«Voglio ucciderlo ugualmente... Non deve azzardarsi a sparire in questo modo...» sbuffò allargando le braccia per stringere l'alpha in un abbraccio «Avevo davvero bisogno di vederlo...» ammise immergendo il viso nel petto caldo di Jimin, che lo strinse con forza «Mi dispiace tanto Tata...»