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Seokjin se ne era andato già da un po', lasciandolo da solo con Sunmin in quell'enorme magione

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Seokjin se ne era andato già da un po', lasciandolo da solo con Sunmin in quell'enorme magione.

Taehyung odiava doverlo ammettere, ma quella dannata casa era immensamente bella.

Durante il piccolo tour che una rinnovata Sunsun (così gli aveva detto di chiamarla), l'omega si era ritrovato più volte con la bava alla bocca.

Al piano inferiore, un amplio vetrata, opaca fino a metà busto, separava il piccolo ingresso dalla sala da pranzo, dall'altra parte vi era invece un muro decorato da appendi abiti e ripiani dove poggiarvi le scarpe.

Subito di seguito vi era la cucina ad angolo, era uno spazio amplio e ben arieggiato, visto che lateralmente aveva un'amplia porta finestra che dava su un giardino esterno, ovviamente ben tenuto. Al centro della cucina vi era la penisola, sulla quale pendevano tre lucernari in argento.

Proprio davanti la cucina, invece c'era la sala da pranzo.

Il tavolo al centro della sala, rigorosamente in bianco, Taehyung l'aveva trovato esageratamente grande, ma supponeva che fosse per eventuali cene di famiglia, chissà.

Le pareti, bianche anch'esse, erano fornite di librerie in muratura, ricche di libri e oggettini eleganti che decoravano il tutto.

C'era anche un divano angolare a sei posti, di lato alla seconda porta finestra, stavolta più grande, questo era però in pelle grigia, in pantane con la cucina e le tende che decoravano le finestre laterali della sala da pranzo.

Al piano inferiore, una volta salito il piano in scale di marmo grigio scuro, c'era un amplio corridoio. Le mura erano decorate da un'elegante muratura in grigio chiaro, che contrastava con il bianco delle pareti. A destra, vi era da subito l'ampio soggiorno che si affacciava sugli enormi finestroni, proprio come aveva pensato inizialmente Taehyung. Vi erano altri sofà, stavolta due e uno dalla parte opposta all'altro sopra dei grandi tappeti pelosi in panna chiaro. Il tutto proprio difronte le vetrate. Al centro, invece, una Tv degna di un cinema. L'omega si era ripromesso di non entrare in quel soggiorno solo per l'ansia di scivolare e rompere quel coso, non gli sarebbe bastata tutta la vita per ripagarlo.

Poi, erano passati alla camera di Sunmin, dove il rosa confetto e il rosso rimediavano alla mancanza di colore di tutto il resto della casa.

Aveva un enorme letto a baldacchino e Taehyung l'aveva indiata come pochi. Sin da bambino, infatti, ne aveva voluto uno da decorare con delle tendine bianche semi trasparenti, ma per ovvie ragioni aveva sempre dovuto accontentarsi del suo letto singolo che, tra l'altro oramai gli andava anche un po' stretto.

«E quella?» aveva chiesto infine, quando erano passati oltre una delle altre porte senza aprirla. Sunmin si era fermata «Quella è di Oppa, ma ci fa entrare solo la sua amica e, ogni tanto, anche Yoon Oppa» aveva spiegato lei continuando a camminare anche quando Taehyung si era fermato a fissare la grande porta a due ante in legno scuro e manici argentei.

𝕄𝕪 𝕓𝕝𝕖𝕤𝕤𝕚𝕟𝕘 𝕞𝕚𝕤𝕗𝕠𝕣𝕥𝕦𝕟𝕖 ||TkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora