✾ Lucky- Unlucky pills 3✾

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Era notte fonda, a casa Jeon

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Era notte fonda, a casa Jeon. Tutti gli abitanti, ben avvolti dalle proprie coperte, erano caduti sereni nelle mani di Orfeo.

Beh, tutti tranne Taehyung.

L'omega fissava l'orologio elettronico sul suo comodino, lo sguardo fisso sul display con quei numeri bianchi che sembravano mutare ogni dieci ore.

Ma, finalmente, era arrivato. Il numero del display segnava le 23.59 già da un po'. Quando i numeri mutarono di nuovo, arrivando alla mezzanotte, Taehyung si sporse oltre l'orologio, accendendo l'abatjour lì accanto e illuminando tutta la camera «Jungkook, ci siamo!»

L'alpha sgranò subito gli occhi, scattò seduto e già nel panico «E-eh?! C-cosa?! Le- le-le acque?!»

«No, non si sono rotte. Ma ci siamo» sbottò nervoso l'omega, scansando le coperte per provare a scendere dal letto «È scaduto il tempo, andiamo!»

Jungkook lo osservò sbigottito, il suo cervello ancora faticava a carburare «M-Ma di che stai parlando? D-dove stai andando?»

«Vado in ospedale a tirare fuori queste due marmocchie! Muovi il culo» si alzò in piedi, maledicendo quel dannato pancione per avergli quasi fatto perdere l'equilibrio «In piedi stupido prime!»

L'alpha, finalmente, riuscì a reagire «Amore mio, non possiamo andare in ospedale se non ti si sono rotte le acque» si alzò a sua volta, raggiungendolo «Ci rimanderebbero a casa e avrai fatto una fatica inutile...»

Taehyung lo guardò col broncio, gli occhi lucidi dall'esasperazione «È scaduto il tempo! I gemelli non dovrebbero uscire prima?! Perché le tue figlie devono fare come pare a loro?!»

Jungkook sorrise comprensivo, quegli ultimi tre mesi erano stati davvero duri per Taehyung, lo sapeva bene. Il trasferimento, la separazione da Minmin, l'interruzione dell'università e la costrizione a letto... quest'ultima in particolare, per l'omega, era stata una vera e propria tortura.

Gli prese il viso a coppa, baciandogli poi la fronte una e ancora una volta «Non manca molto, resisti ancora qualche giorno»

Taehyung tirò su con il naso, ormai era sull'orlo di una crisi di nervi «Sono così stanco... non ce la faccio più» sbuffò tornando a sedersi su quel dannato lato del letto dove ormai credeva ci fosse stampata la perfetta forma del suo culone «Lo so, amore mio... hai ragione.» si sedé accanto a lui, le mani intrecciate alle sue e gli ormoni pacati e pazienti a cercare di trasmettergli tranquillità «che ne dici se vado a prendere un po' di gelato, hm? Ci mettiamo qui, guardiamo un film e ce lo mangiamo tutto quanto»

Taehyung scosse il capo «Più sto fermo e più sento che non usciranno mai.»

«Principessa... s-siamo in piena notte, non vorrai andare a fare una passeggiat-» L'omega liberò una mano dalle sue, portandola veloce al cavallo del pantalone del pigiama che indossava. Jungkook la guardò a lungo quella mano. Ormai erano tre mesi che non lo toccava, tre mesi che Taehyung lo stuzzicava in ogni modo e lui si mordeva la lingua per non montargli addosso e farne un disastro.

𝕄𝕪 𝕓𝕝𝕖𝕤𝕤𝕚𝕟𝕘 𝕞𝕚𝕤𝕗𝕠𝕣𝕥𝕦𝕟𝕖 ||TkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora